Jorge Garci'a Velayos
Tatiana Medal Francesc
Secundino Hernandez Sanz
Ana Mari'a Hernandez del Amo
Victoria Diehl Lopez
La produzione degli artisti in residenza durante il 2006. In mostra i lavori di pittura di Tatiana Medal Francesc e Ana Maria Hernandez del Amo, il video di Jorge Garcia Velayos e le fotografie di Victoria Diehl Lopez.
Jorge Garcia Velayos, Tatiana Medal Francesc, Secundino Hernandez Sanz,
Ana Mari'a Hernandez del Amo e Victoria Diehl Lopez
Come ogni anno l'Accademia di Spagna a Roma apre le porte per presentare
i piu' interessanti lavori della produzione degli artisti in residenza
durante il 2006. Dal prossimo 7 giugno, presso la sede dell'Accademia,
si potranno vedere i lavori di pittura di Tatiana Medal Francesc,
Secundino Hernandez Sanz e Ana Mari'a Hernandez del Amo, il video di
Jorge Garci'a Velayos e le straordinarie fotografie di Victoria Diehl
Lopez. Un piccolo assaggio della sperimentazione spagnola contemporanea
nel cuore di Roma per far conoscere al pubblico italiano le inquietudini
di questi giovani artisti. La Direttrice Rosario Otegui ha scelto Bruno
Matura, exdirettore della Galleria Nazionale d'Arte Moderno di Roma,
come curatore di questa edizione.
L'interesse della fotografa Victoria Diehl si concentra su figure
scolpite sulle quali interviene chirurgicamente, rianimandole con
inserti anche minimi di sezioni del corpo vivente: a volte chiome di
fanciulle, altre occhi veri o frammenti di pelle simili, in singolare
contrasto con la superficie levigata, e spesso, corrosa dei marmi.
Il lavoro della Diehl e' ispirato dalla pieta' per i defunti, da lei
identificati nelle immagini scolpite. Tale sentimento la spinge ad
operazioni di "resurrezione", inserendo frammenti di organismi viventi
nel tessuto freddo e funebre delle sculture.
Secundino Hernandez si rivela nei suoi lavori come un sincero ammiratore
di Picasso. "Senza titolo" e' un acquarello dalle grandi dimensioni, nel
quale l'artista rappresenta una figura umana costruita nel particolare
della testa con pennellate di color bruno dalla conformazione
vermicolare dal significato sfuggente ed inquietante.
L'opera e' composta da colori delicatamente modulati, che scatenano
ricordi surrealistici, risolvendosi in lotta profonda tra forma ideale e
affettuosa caricatura.
Ana Mari'a Hernandez del Olmo ha realizzato per la mostra opere di varie
dimensioni e versi di lettura. Si tratta di pitture tonali e gestuali
rinforzate concettualmente dal loro complesso assemblaggio sulla parete.
Una serie di cinque tele quadrate, coniugazione di gesto e tocco
leggero, di un giallo squillante, che sono intercalate da due opere dai
toni ragionatamente diversi; una tela grande percorsa anch'essa come le
altre da linee vibranti; e infine un'opera composta da dipinti di
formato ridotto, che unite, definiscono una struttura verticale.
Il lavoro di Tatiana Medal Francesc si ispira alla topografia di Roma.
La sua opera e' composta da un campo pittorico tutto bianco, linee
spezzate e pur ininterrotte, rosse, gialle, saettanti nell'arioso sfondo
che sciolgono dinamicamente l'intricato arabesco delle strade romane.
Piu' articolato e complesso e' il video di Jorge Garci'a Velayos. Una serie
di immagini, una sorta di narrazione di Roma, citta' che egli vede
avvolta da una immensa ragnatela. Il ragno e' portatore di ricchezza e
quindi non va ucciso. Nell'intenzione di Jorge, il ragno immobilizza la
citta' stendendo la sua rete: i fili aerei di alimentazione elettrica dei
mezzi di trasporto sono la sua rete, e i rami spogli degli alberi sono
le sue zampe. Roma, cosi' bloccata e prigionera, e' come impossibilitata
ad essere moderna, onde salvaguardare, forse, la sua straordinaria e
gloriosa antichita'. Il video fa scorrere immagini crepuscolari, ombre
che si proiettano anche su muri anonimi, creando cosi' situazioni
simboliche e cariche di allusioni.
Real Academia de Espana
Piazza San Pietro in Montorio, 3 - Roma
Orario: Martedi'-Domenica 10-13 e 16-20. Lunedi' chiuso
Ingresso libero