L'esposizione propone un interessante corredo funerario rinvenuto nella tomba romana di Miralduolo di Torgiano scoperta nel 1973 nei terreni di una villa agricola romana. Oltre 30 i preziosi reperti che sveleranno segreti e curiosita' legati alla vanita' femminile dell'antica Roma.
Una mostra inedita al Museo dell'Olivo e dell'Olio di Torgiano
Un corredo da toeletta d'epoca romana, delicati unguentari per essenze
esotiche, gemme preziose e oggetti di ornamento quotidiano del I secolo
d.C. sono esposti per la prima volta al pubblico nelle sale del Museo
dell'Olivo e dell'Olio di Torgiano.
La mostra Gemme preziose e olii profumati. Vanita' e bellezza da un corredo
romano dell'ipogeo di Torgiano, organizzata dalla Fondazione Lungarotti e
dalla Soprintendenza Archeologica dell'Umbria in collaborazione con
Archeofestival, sara' aperta al pubblico fino al 30 aprile 2007.
L'esposizione propone un interessante corredo funerario rinvenuto nella
tomba romana di Miralduolo di Torgiano scoperta nel 1973 nei terreni di
una villa agricola romana la cui economia era basata sulla produzione
dell'olio e del vino.
Oltre 30 i preziosi reperti che sveleranno segreti e curiosita' legati alla
vanita' femminile dell'antica Roma: contenitori di balsami e unguenti in
vetro soffiato dalle iridescenze azzurre che testimoniano l'uso dell'olio
nella cosmesi, ornamenti in osso per le acconciature, amuleti dal grande
potere magico, quali lo scarabeo in turchese e il ciondolo in ambra rossa,
simboli del sole. Ed ancora: gemme a cammeo, realizzate cioe' a rilievo, e
gemme incise, usate come matrici per sigilli; e pietre dai diversi colori
che colpiscono per luminosita' e trasparenza. I soggetti richiamano figure
animali e personaggi mitologici, tra cui spiccano la Vittoria Alata ed
Eros e Psiche abbracciati, o le Nereidi, le bellissime ninfe figlie del
dio del mare, raffigurate in groppa a cavallucci marini o a delfini.
La tomba, a pianta rettangolare e in opera cementizia, e' caratterizzata da
un'ampia volta a botte e presentano tracce di intonaco dipinto. Gli
oggetti in essa contenuti lasciano supporre che il deposto fosse una
donna.
La mostra e' ospitata nelle sale del Museo dell'Olivo e dell'Olio, una tra
le piu' complete raccolte museali che documenta la presenza e l'importanza
dell'olio nella vita quotidiana attraverso i millenni: dall'illuminazione
all'alimentazione, dallo sport alla cosmesi, alla medicina. Del resto la
pianta dell'olivo e il prodotto derivato dal suo frutto nell'immaginario
popolare ha da sempre valenze simboliche, propiziatorie e curative, molte
delle quali sono ormai largamente confermate dalla scienza.
Il percorso
museale - che affianca la cultura classica a quella piu' moderna, attuale,
alternativa - inizia con la documentazione botanica e dei sistemi di
coltivazione dell'olivo, la storia delle macine e delle presse per
l'estrazione dell'olio, racconta e stupisce con manufatti rari. Il tutto
nel corso di dieci sale, in cui si possono scoprire non solo corredi
tecnici per l'olivicoltura e la lavorazione delle olive, ma anche
testimonianze archeologiche ed artistiche uniche ed introvabili.
Nella foto: Airone, gemma in pietra dura (corniola) probabile castone per
anello
Museo dell'Olivo e dell'Olio - Fondazione Lungarotti
via Garibaldi 10 - Torgiano (PG)
Ingresso: 4.00 euro, ridotto 2.50 euro (Mostra + Museo dell'Olivo e dell'Olio). 7.00 euro, ridotto 4.00 euro (Mostra + Museo dell'Olivo e dell'Olio + Museo del Vino)
Orari: dal lunedi' alla domenica 10.00-13.00/15.00-19.00