L’oro dei mosaici veneziani e i lavoratori di Porto Marghera: a metterli insieme all’inizio del Novecento era stata una ipotesi di sviluppo economico, nel terzo millennio e' invece la ricerca figurativa di Baroldi.
Work in Progress
A cura di Tiziana Agostini
L’oro dei mosaici veneziani e i lavoratori di Porto Marghera: a metterli
insieme all’inizio del Novecento era stata una ipotesi di sviluppo
economico, nel terzo millennio e' invece la ricerca figurativa di Baroldi,
proposta dalla mostra Work in progress. La tonalita' calda e avvolgente del
prezioso metallo e' infatti lo scenario su cui il pittore colloca i suoi
soggetti, isolati come i fotogrammi di una realta' che continuamente si
trasforma, ma di cui fatichiamo a cogliere i nessi logici. Meglio dunque
rappresentare il tempo nel suo incessante divenire, con le sue continue
trasformazioni delle condizioni di vita, delle condizioni di lavoro, della
societa', attraverso illuminazioni e flash istantanei, attraverso i suoi
solitari e coraggiosi testimoni che non rinunciano alla vita, che non
rinunciano all’estetica.
Cosi' Baroldi colloca i suoi lavoratori, i suoi grandi animali dentro a una
cornice costituita da volute decorative, tessere colorate quale contesto
ideale dei suoi soggetti, intensamente reali per la precisione con cui sono
raffigurati e intensamente surreali per la i colori innaturali, bruciati
chimicamente. Reali e allo stesso tempo capaci di trasportarci in una
dimensione onirica. Il richiamo a Klimt (negli elementi che contornano le
tele come ricami in forma di disegno) e' consapevole e corrisponde a una
scelta precisa: credere nell’arte come valore supremo anche in un’epoca di
fine civilta'. La carrellata di operai, tornitori, saldatori, espressione di
una realta' industriale che sta scomparendo e che dialetticamente si alterna
alle grandi tele che hanno quali protagonisti animali solitari, felici nel
loro iperuranio di colori, ci mostra una pittura decisa, elegantemente
coraggiosa. La mostra Work in progress, vero e proprio lavoro in divenire, e'
una ricerca figurativa che lievita nello sguardo dello spettatore,
parallelamente all’interesse che sta suscitando l’autore.
PIERGIORGIO BAROLDI
apprezzato professionista, vive nell’estuario di Venezia, dove svolge
principalmente la sua attivita', occupandosi con passione di cultura
turistica ed ambientale. L’attenzione al territorio, alle persone ed agli
animali che lo vivono, ha determinato in lui un progressivo interesse per la
ricerca espressiva. Dall’attivita' fotografica ha desunto l’abitudine ad
isolare ed astrarre soggetti e situazioni, che sono diventati ora motivo di
una appassionata ricerca figurativa.
Inaugurazione: sabato 29 luglio, ore 18.30
Libreria Mondadori
piazza San Marco, 1345 - Venezia