Di Luca Gemma. A cura di Roberto Daolio con un testo di Silvia Grandi. Come riusciamo a metterci in relazione con il buio, con l'oscurita', con il dark side di qualcosa o di noi stessi, se non accettiamo una qualche forma di deprivazione sensoriale, piu' o meno imposta o offerta, a scardinare e a spezzare certezze e abitudini? Occorre, forse, una condizione particolare. Un ambiente, un luogo reale e astratto al tempo stesso, in cui verificare, esperire il grado e il livello di un'assenza. Ebbene questo environment, questa architettura del buio, questa dimensione sospesa e invasiva, sono stati ideati da Luca Gemma come un percorso da "abitare". [dal testo di Roberto Daolio]
Di Luca Gemma. A cura di Roberto Daolio con un testo di Silvia Grandi
Come riusciamo a metterci in relazione con il buio, con l'oscurità , con il
dark side di qualcosa o di noi stessi, se non accettiamo una qualche forma
di deprivazione sensoriale, più o meno imposta o offerta, a scardinare e a
spezzare certezze e abitudini? Occorre, forse, una condizione particolare.
Un ambiente, un luogo reale e astratto al tempo stesso, in cui verificare,
esperire il grado e il livello di un'assenza.
Ebbene questo environment, questa architettura del buio, questa dimensione
sospesa e invasiva, sono stati ideati da Luca Gemma come un percorso da
"abitare".
Il rapporto con l'oscurità diventa "fisico" e tutto il corpo registra la
tensione provocata dalla totale mancanza di riferimenti e stimoli visivi.
La condizione percettiva alterata riesce ad elevare le soglie degli altri
sensi; in modo particolare il tatto e l'udito. E' per questo che Gemma ha
programmato un percorso guidato da stimoli sonori che si attivano al
passaggio.
All'interno della sua ricerca, sempre diretta a sollecitare una sorta di
travaso tra gli stati della materia (della sostanza del mondo) e quelli
energetici dell'evocazione e della memoria, Gemma appronta in questa nuova
installazione da agire, un'efficace dilatazione incrociata. Dove le
dimensioni reali e virtuali non solo si intrecciano e si combinano secondo
esclusivi riflessi individuali, ma si "raccolgono" in una centralitÃ
mediata dalla sosta e dalla sospensione. L'impianto e la struttura
consapevolmente "teatrali" coinvolgono e catturano l'attore-spettatore ben
oltre il "limite" di una volontà di "rappresentazione".
[dal testo di Roberto Daolio]
catalogo disponibile in galleria
inaugurazione venerdì 27 aprile 2001 ore 18.00
orario di apertura della galleria: mar_sab 16.00_20.00
Galleria neon,
via de'Bersaglieri 5/b,
I-40125 Bologna,
tel ++39 051 264008,
fax ++39 051 6562907