Si inaugura alle ore 18.30, presso lo Studio Tommaseo la mostra antologica di Carol Rama. L'esposizione ripercorre le tappe fondamentali della carriera artistica di questa protagonista indiscussa, audace e poetica, della storia dell'arte italiana del dopoguerra.
Si inaugura alle ore 18.30, presso lo Studio
Tommaseo di via del Monte 2/1 la mostra antologica di Carol Rama.
L' esposizione ripercorre le tappe fondamentali della carriera artistica di
questa protagonista indiscussa, audace e poetica, della storia dell'arte
italiana del dopoguerra.
Classe 1918, Carol Rama ha vissuto densamente il fascino delle avanguardie
e ha frequentato con amicizia i maggiori innovatori artistici
internazionali, in un arco che va da Man Ray a Warhol, passando, ad
esempio, per Louise Bourgeois con la quale ha esposto di recente in una
incredibile personale a due tenutasi in Svizzera.
Attiva fin dagli inizi degli anni '40, l'artista si distingue subito per
l'uso di un repertorio iconografico surreale e provocatorio, spesso scomodo
- come la dissacrante e intensa serie dei "Pissoires"- e per la versatilitÃ
con la quale assoggetta materiali e tecniche per dare corpo alle sue
visioni intime e oniriche. La partecipazione alla Biennale di Venezia del
'48 sancisce la sua comparsa sulla scena artistica italiana e
internazionale e a questo periodo risale l'inizio della tematica delle
"Parche", realizzata in personalissimi disegni e acqueforti nei quali giÃ
prepotentemente viene impostandosi il caratteristico segno scarno e
espressivo che contraddistingue i suoi lavori su carta e che riemerge, con
indiminuita intensità espressiva, nelle incisioni degli anni '90: ne è
esempio "Il Sogno di Keaton", un'acquaforte del 1993.
L'inizio degli anni '50 la vedono coinvolta nell'esperienza del MAC
assieme, tra gli altri, al critico e artista triestino Gillo Dorfles. Segue
un periodo di intensa sperimentazione di matrice prevalentemente astratta
con l'uso tecniche miste e di materiali industriali ("Visite Mattutine",
tecnica mista su tela del 1967, e "Smentire il Bianco", gomma su tela del
1973).
Con l'inizio degli anni '80 riemergono nel suo lavoro le visioni graffianti
e fantastiche dei primi anni ispirate tuttavia a temi e ansie del tutto
contemporanei, esemplificati nella mostra al Tommaseo dalle serie della
"Mucca Pazza" e delle "Seduzioni".
In tutto una ventina di opere, di eccezionale rarità , di vario formato e
tecnica, presenteranno per la prima volta a Trieste, provenendo dalle
collezioni Salzano e Masoero di Torino, il percorso della mitica artista
torinese, per la quale eccentricità e autobiografismo si sono sempre
intrecciati in una giocosa e scanzonata testimonianza che la capacità di
appropriarsi artisticamente di ogni esperienza ha sempre registrato nelle
opere, fino ai recentissimi lavori, con intatta vitalità e freschezza:
"genio magia poesia / indomabile energia" è ciò che Bruno Vasari, che
presenta la mostra, scopre nel mondo di questo affascinante personaggio.
La mostra si potrà visitare fino al 2 giugno (orario da martedì a sabato
17-20).
presentazione di Bruno Vasari
in collaborazione con la Galleria Salzano di Torino
inaugurazione: sabato 28 aprile ore 18.30
orario: da lunedì a sabato 17-20
ingresso libero
Prossimi appuntamenti
dal 16 giugno al 7 luglio 2001:
mostra personale di Anna Moro Lin
Studio Tommaseo,
Istituto per la documentazione e la diffusione delle arti,
34121 Trieste ,
via del Monte 2/1 ,
tel. 040 639187,
fax 040 367601