Mind the gap. Videoinstallazioni e sculture. Il lavoro dell'artista ritrova i propri temi fondanti, l’attraversamento, il mutamento, l’energia, indagati in una riflessione sulla condizione di perenne migrazione dell’individuo contemporaneo.
Mind the gap
Giovedi' 5 ottobre la Galleria Ciocca inaugurera' per la prima volta una personale
dell’artista napoletana Marisa Albanese dal titolo “Mind the gap".
Acrobati Erranti accoglie il visitatore gia' dal suo ingresso in galleria: una linea
rossa corre lungo tutto il perimetro delle pareti dello spazio espositivo disegnando
un cammino tortuoso che una moltitudine di piccole sculture in argilla sta
percorrendo con movimenti acrobatici. Gli Acrobati sono uomini erranti, costretti a
peregrinare per la terra al fine di sfuggire alle fratture (Gap) del mondo
contemporaneo, le quali privano l’uomo del legame archetipico che lo lega al luogo,
precludendogli cosi' la possibilita' di avere un punto di riferimento nel quale
identificarsi, nel quale poter leggere, scrivere e vivere la propria identita'. La
condizione contemporanea e' quindi avvertita dall’artista come un continuo errare da
un luogo verso un altro, oppure quale infinito attendere in un luogo che la
spaccatura si colmi.
Gli Acrobati viaggiano sulla terra, si muovono a contatto con essa, le sono
inscindibilmente legati; e' da questo forte legame che deriva la scelta di un
materiale, insolito per l’artista, come l’argilla dalla quale nascono piccole
sculture, diverse nell’apparenza, nella forma, ma simili nella sostanza, proprio
come l’umanita'.
Il cammino prosegue nell’opera dal titolo The White Home,
una scultura composta da un parallelepipedo di mattoni bianchi con la faccia interna
dipinta di rosso, al cui margine superiore sono poste delle piccole figure che ne
circoscrivono il perimetro.
Il tema del viaggio ritorna nella video installazione Mind the Gap: su tre schermi
sono proiettate le immagini di giovani viaggiatori con i loro bagagli, le cui linee
dei corpi passano da uno schermo all’altro galleggiando su di uno sfondo bianco.
Conclude la mostra la video installazione N.E.W.S.: quattro televisori posti in
corrispondenza dei quattro punti cardinali; su ciascuno schermo e' proiettata in
maniera asincronica la medesima sequenza di immagini di corpi migranti intervallata
da frame rossi che come fratture mutano il tempo dell’immagine.
Pacato ed essenziale, il lavoro di Marisa Albanese ritrova i propri temi fondanti,
l’attraversamento, il mutamento, l’energia indagati qui in una riflessione sulla
condizione di perenne migrazione dell’individuo contemporaneo. L’artista affronta
una tematica per certi versi angosciante con la consueta rinuncia a clamori
espressionistici, la drammaticita' della condizione individuale e collettiva
postmoderna e' filtrata dal suo sguardo razionalizzante. Tutto si risolve in
equilibrio, in leggerezza. Un percorso narrativo ci guida nella presa di coscienza
di una condizione perennemente instabile, ma cio' non genera disperazione, ne' e' solo
una constatazione, ma chiede allo sguardo lo sforzo di una rinnovata percezione e
con essa una nuova produzione di senso.
Inaugurazione giovedi' 5 ottobre ore 18,30
Ciocca Arte Contemporanea
via Lecco 15 - Milano