«Ho fotografato il transito delle persone, i loro movimenti, le loro attese, il loro linguaggio del corpo. Ho osservato le fotografie ed ho scoperto che erano popolate da tanti piccoli "alieni", presenze di minor rilievo che si aggirano indisturbate e non notate nei secondi e terzi piani..." (Marina Giannobi).
«Ho fotografato il transito delle persone, i loro movimenti, le loro attese, il
loro linguaggio del corpo. Ho osservato le fotografie ed ho scoperto che erano
popolate da tanti piccoli "alieni", presenze di minor rilievo che si aggirano
indisturbate e non notate nei secondi e terzi piani. Questi minuscoli personaggi
sono pressoché invisibili, li bypassiamo concentrando l'attenzione sui soggetti
di primo piano. Esaminando come al microscopio la realtà , o l'illusione che
abbiamo di essa, opero un taglio per escludere tutto quello che distoglie lo
sguardo da chi voglio mettere in luce, studiare, indagare, conoscere.
Ingrandisco questi frammenti di fotografie fino ad 1 metro per 1 metro, senza
eseguire alcuna elaborazione o ritocco. Porto in superficie le immagini
subliminali della realtà che altrimenti si perderebbero nell'affollamento di
"frame" del nostro cervello. Rubo tutto questo in luoghi pubblici, bar,
ristoranti, gallerie, a manifestazioni e performance. Cerco di conoscere meglio
gli abitanti del mio (nostro) spazio, cerco di catturare la realtà con le sue
distorsioni naturali. Vorrei fermare l'influsso che il nostro passaggio lascia
dietro di noi, le particelle che muoviamo cambiano e tutto questo rimane. La
nostra assenza è».
Marina Giannobi.
A cura di Linda Kaiser e Francesco Masnata
Inaugurazione sabato 5 maggio 2001 ore 18.00
Kaiman Art and New Trends
via del Molo 5 r. (vicino a Porta Siberia), Genova
tel. 03472684946