Il percorso inizia dal 1839, anno dei primi dagherrotipi, e approda alle immagini digitali e ai fotocellulari dei giorni nostri. E' un itinerario di grande fascino che attraversa l'epoca dei pionieri, il mondo nuovo dell'immagine tecnicamente riproducibile che rivoluziona le possibilita' di conoscere e vedere, gli anni del boom, dei progressi tecnologici incalzanti. La mostra "Vu d'Italie 1841-1941" presenta grandi maestri della fotografia italiana.
Un grande itinerario in 7 spettacolari sezioni, un'area mostre con un ricco
programma e un percorso dedicato ai ciechi. Realizzato dalla Fondazione del famoso
atelier Alinari, si inaugura il 28 ottobre
Firenze - Mancava all'Italia un museo nazionale della fotografia. Adesso c'a'.
Nasce a Firenze ed a' legato al nome della Fratelli Alinari, l'atelier fiorentino
di fama internazionale. Si chiamera' infatti MNAF, Museo Nazionale Alinari della
Fotografia, e sara' inaugurato il 28 ottobre. Sede in piazza Santa Maria Novella
nello storico complesso delle Leopoldine, strutturato in 7 sezioni ricche di rare
immagini, strumenti e preziosi oggetti d'epoca, conterra' anche una novita'
scientifica assoluta: le foto che i ciechi possono vedere. Con l'inaugurazione
debuttera' Vu d'Italie 1841-1941. I grandi Maestri della fotografia italiana nelle
collezioni Alinari, la prima delle mostre a tema che animeranno periodicamente la
vita del museo.
L'iniziativa, destinata a fare di Firenze una delle capitali mondiali della
fotografia e a lanciare un nuovo filone di turismo culturale, a' stata presentata
stamani in Palazzo Vecchio dai rappresentanti dei tre enti promotori, per il Comune
(proprietario delle Leopoldine) il sindaco Leonardo Domenici, per la Fondazione
Alinari e per l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze i rispettivi presidenti Claudio
de Polo ed Edoardo Speranza. Al professor Italio Zannier, noto storico della
fotografia, il compito di illustrarne i contenuti.
Il progetto a' dell'architetto Armando Biondo (Studio Arktre), l'allestimento
dell'architetto Luigi Cupellini, l'ideazione scenografica del regista premio
Oscar Giuseppe Tornatore. Due le aree espositive: la prima per le mostre temporanee
(e' gia' pronto un importante calendario); l'altra, per le esposizione permanenti,
a' ideata come percorso storico-contemporaneo e realizzata con criteri scientifici e
didattici attingendo alle ricchissime collezioni Alinari.
Il percorso inizia dal 1839, anno dei primi dagherrotipi, e approda alle immagini
digitali e ai fotocellulari dei giorni nostri. E' un itinerario di grande fascino
che attraversa l'epoca dei pionieri, il mondo nuovo dell'immagine tecnicamente
riproducibile che rivoluziona le possibilita' di conoscere e vedere, gli anni del
boom, dei progressi tecnologici incalzanti che creano un mercato accessibile a
tutti, della fotografia che raffina il suo linguaggio fino a diventare arte, dei
gadget infiniti. Centinaia le fotografie rare, gli oggetti vintage, le
apparecchiature del passato e quelle piu' moderne.
Uno dei fiori all'occhiello del MNAF e' il percorso per non vedenti, museo nel
Museo dedicato a una collezione di 20 immagini ricreate in rilievo per essere viste
dai ciechi attraverso il tatto. E' un esperimento realizzato per la prima volta al
mondo, in collaborazione con la Stamperia Braille della Regione Toscana.
Con il presidente de Polo fa parte dello staff di vertice del MNAF la direttrice
scientifica Monica Maffioli, affiancata nella curatela delle sette sezioni da un
comitato composto da alcuni dei maggiori esperti internazionali (tra gli altri Italo
Zannier, Charles-Henri Favrod, Guido Cecere, Maurizio Rebuzzini, Ferruccio
Malandrini, Luigi Tomassini, Maria Possenti).
Il MNAF, ha detto il sindaco Domenici, e' un nuovo tesoro di Firenze, un
museo della modernita' di eccezionale valore culturale. Consente peraltro alla
citta' di riscattare nel migliore dei modi da un pericoloso degrado lo storico
complesso delle Leopoldine. Il quale, una volta del tutto restaurato, ospitera'
anche il Museo del Novecento dedicato all'arte contemporanea italiana
Si realizza finalmente un sogno che abbiamo coltivato per anni, ha aggiunto de
Polo, Un'azienda storica d'eccellenza fiorentina come la Fratelli Alinari,
nota in tutto il mondo, e' orgogliosa di dare finalmente all'Italia il suo museo
nazionale della fotografia
Un grande museo dedicato alla piu' giovane tra le arti figurative, l'arte della
fotografia, non poteva che nascere nella citta' forse piu' famosa per i beni
culturali, ha concluso Speranza, Con Claudio de Polo ci siamo impegnati a
coprire un vuoto. Oggi festeggiamo il successo.
In compartecipazione con: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Camera di Commercio
di Firenze.
Sponsor tecnici: Axa Art, Eurostand (Gruppo Fiera di Milano)FC Cornici,HP Invent,
iGUZZINI, Maire Engineering (Gruppo Maire Tecnimont).
Media sponsor: Gruppo Editoriale l'Espresso, la Repubblica, Opus Proclama,
Viacom-Outdoor.
Sostenitori: Apt Firenze, Ataf, Firenze Parcheggi, Grandi Stazioni.
Per il restauro delle opere ha contributo Viva Hotels.
Vu d'Italie 1841-1941
I grandi Maestri della fotografia italiana nelle collezioni Alinari
Curatori: Anne Cartier-Bresson, Monica Maffioli
La prima mostra fotografica realizzata dalla Fratelli Alinari - Fondazione per la Storia della Fotografia di Firenze in collaborazione con l’Atelier de Restauration et de Conservation des Photographies de la Ville de Paris ed il Pavillon des Arts di Parigi, dedicata a cento anni di storia della fotografia italiana. L’esposizione inaugura la sezione espositiva del nuovo MNAF - Museo Nazionale Alinari della Fotografia.
Le opere esposte, provenienti dalle collezioni del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari (stampe fotografiche d’epoca, dagherrotipi, calotipi, autochrome), sono presentate in un inedito viaggio storico estetico d’autore attraverso la fotografia italiana dal 1841 al 1941: a partire dai primi nomi della dagherrotipia in Italia, come Amici e Duroni, passando alle metafisiche immagini tradotte con la tecnica del negativo su carta da calotipisti noti e meno noti fino ad oggi, come il fiorentino Veraci, per giungere al momento d’oro della fotografia realizzata dai piu' importanti stabilimenti fotografici italiani con sede nelle maggiori citta' della nostra penisola, visitate dai turisti del Grand Tour: Venezia, dove eccelsero le produzioni di Bresolin, Ponti, Perini, Firenze, con i noti stabilimenti dei Fratelli Alinari, Brogi, o ancora Roma, con i fotografi della seconda meta' degli anni ’50 del XIX secolo come Caneva, James Anderson, Macpherson e molti altri ancora. Ed infine, la produzione ottocentesca svolta nel Sud Italia, in particolare a Napoli, dove lavorarono per molti decenni grandi maestri come Giorgio Sommer e Robert Rive, dalle origini straniere, ma che stabilirono e lavorarono tutta la loro vita nella citta' partenopea.
Come momento simbolico e altamente significativo del passaggio dell’Italia nel XX secolo e' stato scelto il dramma del terremoto che devasto' nel 1908 Messina e Reggio, documentato da tutti i piu' importanti fotografi dell’epoca, e qui raffigurato dalle drammatiche immagini riportate da Luca Comerio e da von Gloeden, quest’ultimo in particolare autore di grande rilievo nella storia della fotografia a cavallo tra i due secoli. Il primo Novecento italiano e' celebrato con alcuni tra i piu' noti autori esponenti di quelle correnti artistiche di ricerca, come il Pittorialismo, con Guido Rey, Peretti Griva, e di avanguardia, come il Futurismo, con Paladini, Wanda Wulz, Castagneri, Parisio fino alle estetiche surrealiste di Mollino e ai primi sguardi neorealisti di Alberto Lattuada.
Catalogo edito da Alinari
Mostra organizzata e promossa da: Pavillon des Arts e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia
in collaborazione con: ARCP - Ville de Paris - Comune di Firenze - Assessorato alla Cultura
Sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali - Ministero delle Comunicazioni
Con il sostegno di Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Sponsor tecnico: FC Cornici
Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia:
Largo Alinari 15, Firenze, 055.23951, fax 055.2382857 info@alinarifondazione.it
Inaugurazione: 28 ottobre 2006
MNAF
piazza S. M. Novella 14a r - Firenze
Orario: tutti i giorni compresi festivi dalle 9,30 alle 19,30 - sabato chiusura alle 23,30 - chiuso il mercoledi'
Costo biglietto
Intero 9,00 Euro (comprendente mostra + Museo).
Ridotto 7,50 Euro (Gruppi min. 10 persone, convenzioni, militari, ragazzi/studenti, over 65 anni, universitari, residenti a Firenze, famiglie, fruitori di audioguide)
Ridotto extra 6,00 Euro (Convenzioni speciali, portatori di handicap, il lunedi')
Gratis: Bambini fino a 5 anni, titolari membership card
Ingresso + didattica con le Chiavi della Citta': Euro 5,00 a bambino
Ingresso scuole: Euro 4,00 cad.
Biglietto: l’ingresso al Museo e' comprensivo della visita alla mostra