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14/5/2001

Organisiert Dekor

Gabriele Senn Galerie, Wien

Di Marko Lulic

Al primo sguardo la mostra si presenta come un remake della modernitá occidentale. Attraverso il supporto informativo si comprende peró che ci troviamo di fronte a delle ricostruzioni artistiche allacciate al periodo di Tito - come anche il titolo evidenzia - presentate in uno spazio aperto.
Diverse piccole "sculture" ed una di grande dimensione che interpretano dei monumenti partigiani resi lucidi sulla superficie e semplificati nella forma tali da apparire arte minimalista, occidentale, degli anni 60.
L'interesse dell'artista consiste in una critica generale del modernismo sia sotto l'aspetto formale sia nell'indagare le costellazioni ideologiche che strumentalizzano la modernitá per la guerra fredda.

Marko Lulic, cresciuto come un bambino della c.d. seconda generazione, è impegnato a guardare la storia culturale, legata alla patria della sua famiglia di origine, la ex Jugoslavia . I suoi interrogativi girano attorno alla funzione estetica, di questo ex stato comunista multiculturale. Tramite quello stretto rapporto economico che viene dal turismo e dalla tendenza di creare un modello alternativo politico al comunismo sovietico, nella ex Jugoslavia era stato possibile un modernismo alla maniera occidentale.
Funzionalismo nell'architettura - astrazione e concretezza - nell'arte e nel design, divengono quasi un "ordine di marcia" estetico. Lulic si avvicina e commenta l'ideologia di questi prodotti con rispetto dell'operare estetico, senza nostalgia.
(Thomas Trummer, Katalog, Objekte. Skulptur nach 1945 in Österreich, Atelier Augarten)

Inaugurazione: 15. 05. 2001 ore 13.00 - 19.00

Apertura Galleria: Martedí - Venerdí ore 13.00 - 19.00, Sabato ore 11.00 - 15.00

Gabriele Senn Galerie, Schleimühlgasse 1 A, A - 1040 VIENNA, Tel. + 43 1 5852580, Fax +43 1 5852606

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