Diverse sedi
Bologna

Markus Schinwald
dal 22/11/2006 al 6/1/2007
WEB
Segnalato da

Giulia Pezzoli




 
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22/11/2006

Markus Schinwald

Diverse sedi, Bologna

Attingendo ai meccanismi della performance e della messa in scena teatrale e cinematografica, l'artista conferisce alle opere - dipinti, wallpapers, stampe, sculture semoventi e ampi tendaggi - una continua oscillazione semantica e formale, che entra in rapporto diretto con gli spazi espositivi per i quali i lavori sono stati specificamente creati. Esposte tassidermie ittiche a scarpe e borse modificate, oggetti "non sense" che sottolineano affinita' e contrasti tra momenti storici e modelli culturali differenti. A cura di Andrea Viliani


comunicato stampa

Personale

a cura di Andrea Viliani

Galleria d'Arte Moderna di Bologna e' lieta di presentare la prima personale italiana dell'artista austriaco Markus Schinwald (Salisburgo, 1973). Grazie alla collaborazione con la prestigiosa Alma Mater Studiorum - Universita' di Bologna, la GAM continua il suo programma Coming Soon MAMbo + Museo - Mostre, dedicato alla scena artistica emergente, inserendosi, per questa occasione, negli antichi spazi del Museo di Palazzo Poggi e della Biblioteca Universitaria. La serie di mostre monografiche Coming soon MAMbo sta accompagnando - interrogandosi sulle molteplici personalita' del museo contemporaneo - l'imminente spostamento della Galleria d'Arte Moderna nella nuova sede presso l'ex Forno del Pane, dove nel 2007 assumera' la nuova identity di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.

Quando furono inaugurate, nel 1712 all'interno dei locali di Palazzo Poggi, le collezioni dell'Istituto delle Scienze e delle Arti di Bologna non possedevano un carattere esclusivamente scientifico o artistico. I reperti antichi, le cere anatomiche dei ceroplasti Ercole Lelli e Morandi-Manzolini, gli strumenti chirurgici del medico Giovan Antonio Galli, il cinquecentesco "teatro della natura" del naturalista Ulisse Aldrovandi, le raccolte di mineralogia, botanica, zoologia e paleontologia, convivevano come strumenti di una ricerca multidisciplinare in costante evoluzione. La complessita' di queste collezioni, con il loro continuo sovrapporsi e integrarsi, rappresenta la piattaforma ideale per il progetto espositivo di Markus Schinwald. Specificatamente concepito per gli spazi del museo, esso vi assume l'aspetto di uno "scavo archeologico fittizio". Attingendo ai meccanismi della performance e della messa in scena teatrale e cinematografica, Schinwald conferisce alle opere esposte - dipinti, wallpapers, stampe, sculture semoventi e ampi tendaggi - una continua oscillazione semantica e formale. Tra le antiche vetrine dell'Istituto e nelle sale affrescate che oggi ospitano, oltre al museo, la Biblioteca universitaria di Bologna, queste opere si calano in modo quasi mimetico con l'ambiguita' di manufatti che potrebbero essere allo stesso tempo oggetti antichi e opere d'arte contemporanea: "non voglio entrare in conflitto con il carattere o l'atmosfera di un museo come questo. Al contrario, spero di incorporare il suo flusso nel formato della mostra, come se essa fosse una mostra 'in traduzione', come se qualcuno nel tentativo di realizzare qualcosa di contemporaneo parlasse un linguaggio arcaico o facesse ricorso a una sorta di antica fantascienza". (M. Schinwald)
Con sguardo lucido nei confronti dei cliche' e dei feticci della societa' dei consumi, l'artista accosta tassidermie ittiche a scarpe e borse da lui stesso modificate utilizzando quelle disponibili in commercio e creando oggetti "non sense" che sottolineano affinita' e contrasti tra momenti storici e modelli culturali differenti. Indagando l'evoluzione contraddittoria del sapere moderno nella sua costante dialettica fra scoperta ed errore, realta' e finzione, scienza e arte, questi de'tournements logici permettono a Schinwald di minare il criterio di specificita' del linguaggio artistico e l'ipotesi modernista che identifica contemporaneita' e avanguardia, suggerendo ed esplorando l'opportunita' di nuove narrazioni che ridefiniscano il concetto stesso di istituzione culturale contemporanea.

Markus Schinwald, nato a Salisburgo nel 1973, vive e lavora a Vienna.
La pratica artistica di Schinwald, uno dei piu' interessanti e affermati artisti della sua generazione, si muove tra performance, teatro, cinema, moda e arti visive. Attraverso riferimenti storici, artistici e filosofici le sue opere esplorano i confini tra dimensione pubblica e privata e le dinamiche conoscitive e comportamentali, con particolare riferimento alla gestualita' corporea.

Tra le mostre personali piu' importanti: CAC, Bretigny-Argos, Bruxelles (2006); Ausstellungshalle zeitgenossische Kunst Munster, Munster (2005-2006); tableau twain, Frankfurter Kunstverein, Francoforte (2004); dictio pii, Sprengel Museum, Hannover (2004) e Moderna Museet, Stoccolma (2001); Gap, Museum Fridericianum, Kassel (1999).
Tra le collettive: I still believe in miracles II, Musee' d'Art Moderne, Parigi (2005); Lebt und Arbeit in Wien II, Kunsthalle, Vienna (2005); 3' condensed information, Schirn Kunsthalle, Francoforte (2004). Ha inoltre partecipato a Manifesta 5, San Sebastian (2004), alla Biennale di Venezia (2003), alla Biennale di Berlino (2006; 1998).

Giulia Pezzoli - Ufficio Stampa GAM Bologna tel. +39 051 502859 - fax +39 051 371032 ufficiostampagam@comune.bologna.it Inaugurazione 23 novembre 2006 ore 18.30

Sedi:

Museo di Palazzo Poggi
Via Zamboni 33 - Bologna

Biblioteca Universitaria
Via Zamboni 35 - Bologna

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