Portraits. In mostra ritratti in bianco e nero realizzati dall'artista tra il 2004 e il 2006, in luoghi e contesti diversi tra loro. Dal nord della Russia (Arkhangelsk) alle campagne del confine tra Germania e Polonia (Beelitz), gli scatti di Krauss compongono una galleria di volti che creano momenti di forte intensita'.
Portraits
La galleria Suzy Shammah presenta la seconda mostra del fotografo tedesco Ingar Krauss (Berlino, GDR, 1965). In mostra saranno esposti ritratti in bianco e nero realizzati dall’artista tra il 2004 e il 2006, in luoghi e contesti diversi tra loro.
Dal nord della Russia (Arkhangelsk) alle campagne del confine tra Germania e Polonia (Beelitz), gli scatti di Krauss compongono una galleria di volti a cui e' difficile attribuire un’epoca o una provenienza precisa. Le immagini sono accomunate dall’intensita' dello sguardo dell’artista e dal dialogo sensibile che l’autore intesse con i suoi soggetti, un’intesa segreta in assenza di ogni linguaggio, con l'intento di creare un momento autentico di forte intensita' e concentrazione.
Vicino per educazione alla cultura dell’ ex-Urss, Krauss si e' recato piu' volte negli anni in Ucraina e in Russia, viaggiando fino ad Arkhangelsk, un’antica citta' fondata da monaci ortodossi all’estremo nord del Paese. Le persone che ha incontrato lo hanno catturato con la serenita' del loro sguardo e l’atteggiamento di calma speranza. La serie di Arkhangelsk rappresenta idealmente la conclusione dei precedenti lavori, in cui l’artista aveva ritratto giovani ragazzi e ragazze in orfanotrofi e riformatori; e' l’approdo di un viaggio alla ricerca di una pacificazione possibile.
Nel suo piu' recente progetto Krauss fotografa i lavoratori stagionali per la raccolta degli asparagi e del cetriolo in Germania. Sono ritratti alla fine della giornata di fronte alle baracche di fortuna in cui vivono.
I volti segnati di questi uomini assumono davanti all’obiettivo un tono quasi elegiaco. La situazione contingente sembra essere un residuo privo di valore e ciascuno esprime davanti all’obiettivo la pienezza della propria identita', in un gesto calmo e fiero. Gli scatti indagano la biografia di queste persone, le circostanze e il le strette della loro esistenza.
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Mostre Personali selezionate: In Persona, Fotoforum, Innsbruck; Storie Urbane, Settimana Europea della Fotografia, Reggio Emilia, 2006 - Why me?, Galleria Suzy Shammah, Milano; Von den Kindern weiss man nichts, Fotoforum, Innsbruck; In a Russian Juvenile Prison, Festival FotoGrafia, Palazzo della Calcografia, Roma; Marvelli Gallery, New York, 2004; Von den Kindern weiss man nichts, Kunsthalle Erfurt, 2003. Mostre collettive selezionate: Quasi l’infanzia. I bambini e lo sguardo dell’artista, Sala d’arme di Palazzo Vecchio, Firenze; Ecce Uomo, Spazio Oberdan, Milano, 2006 - Je t'envisage: La disparition du portrait, Muse'e de l'Elyse'e, Losanna; About Face. Photography and the Death of the Portrait, Hayward Gallery, Londra Festival Images - Fourth International Cinema and photographic Festival, Vevey, Svizzera; Adoleszenz, Fotogalerie, Vienna, 2004 - Moscow Photobiennale, Moscow House of Photography, Mosca; 10th John Kobal Photographic Portrait Award, National Portrait Gallery, Londra, 2002.
Galleria Suzy Shammah
via San Fermo (p.o. via Moscova 25) - Milano