L'arte incontra il gioco, si riprende la liberta' di stravolgere le regole del sistema sociale e la logica del pensiero razionale. Nelle opere esposte si accendono porzioni di mondi paralleli tenuti in vita da fantastiche sostanze artificiali.
Quando l'arte entra in gioco
A cura di Antonietta Campilongo
L’arte incontra il gioco, si riprende la liberta' di stravolgere le regole del sistema sociale e la logica del pensiero razionale. Casualita', stupore, meraviglia e proiezioni fantastiche convivono e si armonizzano in una dimensione “altra", apparentemente dissonante, che costituisce il territorio dell’espressione artistica svincolata dal concetto di mimesi.
L’arte, come il gioco, non accetta imposizioni, non conosce obblighi, per definizione e' un atto libero.
Libera di rappresentare, alludere, ricostruire o distruggere, delineando trame e intessendo storie, dal finale a sorpresa.
L’elemento ludico irrompe nell’arte come trasposizione di una imprevedibile dimensione spirituale e irrazionale, manifestandosi in nuove forme che dalle avanguardie storiche del ‘900 portano all'happening e alle performance dei primi anni '60, al graffitismo, al video e alle manipolazioni digitali.
Gioco libero, quindi, ironica rivoluzione espressiva, sotto il segno della decostruzione di linguaggi, convenzioni e comportamenti prestabiliti.
Nelle opere esposte, come finestre, si accendono porzioni di mondi paralleli tenuti in vita da fantastiche sostanze artificiali, dissacranti e tenaci, brucianti come il desiderio.
Anche stavolta, la fantasia “andra' al potere" con la forza dirompente dei sogni, sospendendo ogni giudizio, con o senza violenza, sicuramente senza peccato.
Inaugurazione: Sabato 2 dicembre ore 18.30
Neoartgallery
via Urbana,122 - Roma
Orari: dal martedi' al sabato 15.30/19.30
Ingresso Libero