Iavaivoi. Esposte le immagini del reportage fotografico dell'artista dedicato ad una piccola comunita' multietnica che vive a Grancifuni, nell'entroterra siciliano.
Iavaivoi
Iavaivoi e' un reportage su una piccola comunita' multietnica che vive a Grancifuni, nell'entroterra siciliano. La globalizzazione ha indebolito la percezione del senso di appartenenza portando l’uomo a riconoscere la propria identita' in una mera affiliazione etnica o religiosa, negando una societa' fatta da individui in cui si sono stratificate diverse identita' simultanee.
A Grancifuni il bisogno di identita' si estrinseca nella naturale necessita' di relazione all interno della comunita' e porta a comuni appartenenze ad identita' collettive.Individui diversi, dalle diverse origini, a Grancifuni, in una terra di nessuno si riconoscono in una sola identita' :quella universalmente umana.
I luoghi lontani finiscono per diventare tali nel tempo e nella memoria. Grangifuni sembra uno di questi posti: lontani perche' li avevamo dimenticati. Non so se Anna e Davide avessero anch’essi simili memorie o se invece il loro presente, nel periodo in cui qui hanno vissuto, coincise con la memoria altrui.
Certo e' che adesso anche loro andranno via da Grangifuni: la casa svuotata di mobili, pacchi chiusi di un trasloco incompleto, una tovaglia di plastica copre ancora il tavolo sotto la veranda. Forse anche per loro, sia pure cosi' giovani, sta per aprirsi la stagione della memoria: la consapevolezza di avere vissuto un tempo irripetibile in un luogo inafferrabile. Come le luci e i guizzi di Franco Carlisi, declinati con l’obiettivo della nostalgia e sviluppati nell’alchimia dell’incanto.
Tratto da testo di Gaetano Savatteri
Inaugurazione Sabato 2 Dicembre ore 18:30. Alla presenza dell’autore
Officine Fotografiche Ass. Culturale
Via Casale de Merode 17a - Roma
Ingresso Libero
Dal Lun. al Ven. 16:00 - 19:30 - Sabato 10:00 -13:00