Ass. Culturale Futuro - Valeria Corti
Marco De Luca, Maurizio Borzi', Gian Luca Ranno guardano "di traverso" il mondo degli oggetti funzionali che ci circonda. Osservare, reinventare, ridisegnare, questo e' cio' che fanno, cercando di aprire varchi sulla superficie opaca della realta', con cui hanno scelto di confrontarsi. Parlano di esperienza, di memoria, di percezione ma anche di gioco e di immaginazione nei segni di un programmatico détournement. Insieme questi artisti condividono anche la scelta di utilizzare più strumenti linguistici, dalla fotografia alla scultura e all'installazione, dal video alla pittura. Fino a sconfinare nei territori del design... (Luisa Perlo)
INTERCITY da Torino
A cura di Luisa Perlo
Marco De Luca, Maurizio Borzì, Gian Luca Ranno guardano "di traverso" il mondo degli
oggetti funzionali che ci circonda. Osservare, reinventare, ridisegnare, questo è
ciò che fanno, cercando di aprire varchi sulla superficie opaca della realtà , con cui
hanno scelto di confrontarsi. Parlano di esperienza, di memoria, di percezione ma anche
di gioco e di immaginazione nei segni di un programmatico détournement.
Insieme questi artisti condividono anche la scelta di utilizzare più strumenti
linguistici, dalla fotografia alla scultura e all'installazione, dal video alla pittura.
Fino a sconfinare nei territori del design.
È il caso di Sistemi di adattamento, di Marco De Luca, da cui è stato preso a prestito
il titolo della mostra, uno zainetto multifunzione che ironizza sulla tecnologia come
veicolo di sicurezza. L'oggetto ha un carattere ludico, evidente anche nelle tavole di
progetto in cui De Luca "incrementa" le potenzialità di alcuni dispositivi appartenenti
al nostro orizzonte quotidiano. Le scale divengono suggerimenti per la costruzione di
architetture trasformabili, "macchine per giocare" e per tornare bambini. In Pic-nic
domestico, un divano nasconde un grande prato sintetico per amene scampagnate senza
uscire di casa.
Maurizio Borzì indaga nell'universo oggettuale i rapporti tra identità estetica e
funzionale. Le strategie di cui si avvale sono molteplici: una è l'investigazione
intorno a singoli oggetti che non sono dotati di specifica autonomia, come è il caso
dei corrimano, "protesi dell'architettura" fotografate tra il 1998 e il 2000. Alcuni
lavori recenti sondano i confini permeabili tra spazio pubblico e privato, tra
esperienza personale e collettiva. Tra questi Condominio è la maquette di una palazzina
popolare "sonorizzata" dalla registrazione di una settimana di vita dei suoi inquilini.
Gian Luca Ranno costruisce oggetti con cui stimolare derive sensoriali ed emotive
(dall'arca sonora alla tenda di defaticamento per ravers stanchi). Ad alto coefficiente
metaforico. The Imperfect Doll è la bambola cresciuta con noi, siede su di un passeggino
extra-size, con le sue isole ispezionabili sottopelle, dove si celano le nostre "cose
nascoste". The Alchemic Garden è invece un set da apprendista stregone, con tanto di
istruzioni di montaggio: a disposizione sopra un tavolo i semi, i bulbi e le piante che
servono a costruire da sé le diverse parti del giardino.
Inaugurazione Lunedì 28 Maggio 2001 h. 18,30
Futuro, P.za M. Fanti, 40 - 00185 Roma
tel. 0644702861 fax. 0649385854