Ku.ra Ufficio Stampa Rosi Fontana
New York 9/11. La mostra e' composta da 13 opere pittoriche di grandi dimensioni che ripropongono, con tutta la loro drammaticita', i tragici momenti dell’attacco alle Torri Gemelle e rappresentano il particolare omaggio che l’artista ha voluto rendere alle vittime dell’attentato.
New York 9/11
a cura di Carla
Romanelli
La Reale Accademia di Spagna ha il piacere di
presentare il prossimo 29 gennaio 2007, presso la propria sede, la mostra
New York 9/11 della pittrice spagnola Sofia Gandarias, curata da Carla
Romanelli. La rassegna e' composta da tredici opere di grandi dimensioni che
ripropongono con tutta la loro drammaticita' i tragici momenti dell’attacco
alle Torri Gemelle e rappresentano il particolare omaggio che l’artista ha
voluto rendere alle vittime dell’attentato.
In occasione della mostra si e' preparato un ciclo di conferenze, in
collaborazione con i dipartimenti di Studi storici, geografici,
antropologici e di Studi internazionali dell’Universita' Roma Tre, sul tema
della mostra. Ad aprire il 29 gennaio 2007, giorno dell’inaugurazione, sara'
il prestigioso sociologo ed eurodeputato francese Sami Nair con un
intervento dal titolo Le nuove immagini del nemico.
La rassegna sara' accompagnata da un catalogo con i contributi di personalita'
prestigiose in ambito politico e culturale. Fra questi: Jose' Saramago,
scrittore, Edward Malefakis, Professore di Storia Europea, Columbia
University, New York, Gianfranco De Bosio, regista, Yehudi Menuhi,
violinista e direttore d’orchestra ampiamente impegnato in campo umanitario
e Simone Veil, prima donna presidente del Parlamento europeo.
Sofia Gandarias e' una pittrice molto apprezzata a livello internazionale,
non solo per il suo valore artistico e per la sua qualita' tecnica ma, anche
per il suo impegno sociale. L'artista mette il suo talento a servizio
dell’umanita' e riflette sugli orrori del presente. I suoi quadri
interpretano l’odio contemporaneo: Guernica, paese natale dell’artista,
Auschwitz con la serie dedicata a Primo Levi, Sarajevo, gli attentati di New
York e Madrid. Gandarias, come dice Edward Malefakis nel suo testo in
catalogo ha cercato di catturare sia l’immensa tragedia che le future
possibili implicazioni dell’11 settembre, rivivendo cosi' un’antica
tradizione spagnola, dell’artista quale commentatore sociale e politico, che
ha in Goya e Picasso i suoi massimi esponenti. Basta pensare a Guernica,
opera-simbolo della denuncia contro la guerra, assunto ad emblema della pace
presso la sede ONU di New York.
Le tredici opere su tela creano un racconto visivo che immerge lo spettatore
nella sofferenza del mondo. Numerosi occhi si rivolgono allo spettatore,
mani bianche, nere e rosse sospese sulla tela ed orologi, alcuni dei quali
molli come quelli di Dali': simboli che la pittrice utilizza in modo
ossessivo insieme alle immagini di morte, sangue e distruzione.
Sofia Gandarias, nata a Guernica, e' molto nota anche per la ritrattistica,
tecnica in cui la figura e' caratterizzata dagli elementi che
contraddistinguono la sua cultura di appartenenza. Rientra, pertanto, nella
grande tradizione di Vela'zquez dove il ritratto e' segno di identita'.
Dal 29 al 31 gennaio 2007 si terra' un ciclo di conferenze dal titolo
“L'immagine del nemico" che si inserisce all’interno del seminario
permanente sulla guerra e la pace dell’Universita' degli Studi di Roma Tre e
dell’Accademia di Spagna a Roma.
Il giorno della inaugurazione, ore 18.30, presso la sede dell’Accademia, si
aprira' il ciclo con l'intervento di Sami Nair, sociologo ed ex delegato
interministeriale per lo sviluppo e le migrazioni internazionali del governo
di Jospin.
Le altre due giornate si terranno il 30 e il 31 gennaio, presso la Reale
Accademia e la Sala Capizzucchi dell’Universita' Roma Tre e vedranno il
coinvolgimento di studiosi italiani e spagnoli di rilevanza internazionale.
Inaugurazione lunedi' 29 gennaio 2007, ore 19.30
Reale Accademia di Spagna
San Pietro in Montorio, 3 - Roma
Orario: Dal martedi' alla domenica, ore 10-13 e 16-20
Ingresso libero