Preview schiude le porte all’arte contemporanea, circostanzia l’attenzione su cinque giovani risorse e delinea la preziosita' della scultura e la ricercatezza dell’astrattismo.
Le anteprime di un evento teatrale, espositivo, cinematografico, musicale custodiscono sempre un’emozione che la successiva apertura al pubblico svela. L’anteprima di una esposizione e' spesso riservata ai giornali, alla stampa come categoria che traccia il percorso, ne anticipa i contenuti, custodisce le sorprese.
Preview schiude le porte all’arte contemporanea, circostanzia l’attenzione su cinque giovani risorse e delinea la preziosita' della scultura e la ricercatezza dell’astrattismo. Linee e segni ripercorrono trascorsi cogitati o improvvisati che si intrappolano nella materia di Stefan Arletti, si librano nella delicatezza di Francesco mestria, si intorpidiscono tra le nuance di Vincenzo Izzo per lasciarsi adagiare dall’eleganza cromatica di Eloise Ghioni e dalla passione rasserenante di Lucio Franchin.
Eloise Ghioni incide e tinge superfici di leggiadre nuance approdando a soluzioni imprigionanti. La delicatezza impulsiva approda in graffianti tracce in cui vive la sola gestualita' spinta dall’impulso dei sensi. Sospensioni disarmanti sono il risultato di pastelli tracciati delicatamente e graffi incisivi al punto di evidenziare l’anima lignea della superficie. Vincenzo Izzo inquadra nel vivacismo cromatico tratteggi scuri poco circoscritti che identificano attimi salienti di un trascorso cardinale.
Soluzioni maestose ma compite nelle quali districarsi alla ricerca di definizione. Un’astrazione complessa ed articolata celano le reti cromatiche Stefan Arletti in cui i pensieri e le realta' vengono imbrigliate con un minimalismo eccellente, bastevole per intrigare con l’entusiasmo dell’essere artistico. Lucio Franchin tratteggia l’eleganza dell’arte avvalendosi di cromatismi intensi che nella loro intensita' per pura alchimia divengono simbolo di raffinatezza estrema e si definiscono nella stesura minimalista del tratto. Narrare la sostanzialita' e' la mission primordiale.
Francesco Mestria staglia i suoi nivei esseri nella scena del presente ricercando nella materia reconditi sensi. Quasi sospesi, levigati dal tempo, le braccia dei suoi uomini tendono al presente e al passato, si adagiano su vetuste sedute o si detergono in antichi lavabo, meticolosita' espressiva che segna la contemporaneita' tracciando un binomio imprescindibile in cui il presente e il passato si intricano con la grazia che solo un grande sa adoperare.
Centro Culturale Zerouno
Via Cialdini, 8 - Barletta (BA)
Orario: tutti i giorni 10-12.30 e 18.30-22
Ingresso libero