Serre di Villa Revoltella
Trieste
via de Marchesetti, 37
040 6754302
WEB
Garden Fashion
dal 31/5/2001 al 30/6/2001

Segnalato da

Lorenzo Michelli




 
calendario eventi  :: 




31/5/2001

Garden Fashion

Serre di Villa Revoltella, Trieste

Questa e' una mostra dalle molteplici implicazioni: chiama in causa innanzi tutto il rapporto arte-moda con i suoi sconfinamenti, le ambiguita' che lo caratterizzano. Comporta il discorso dell'artificio, dei nuovi materiali, plastici, polimeri" al posto di quelli tradizionali. A cura di Maria Campitelli.


comunicato stampa


vernice, drink, music, defilè...

Questa è una mostra dalle molteplici implicazioni: chiama in causa innanzi tutto il rapporto arte-moda con i suoi sconfinamenti, le ambiguità che lo caratterizzano. Comporta il discorso dell'artificio, dei nuovi materiali, plastici, polimeri" al posto di quelli tradizionali; l'alternanza quindi di vero e falso, di realtà e sogno; la spinta in superficie a scapito della sostanza, che può divenire esternazione di pensiero. Si chiama Garden Fashion perchè è ambientata nelle splendide Serre ristrutturate del Parco di Villa Revoltella, a Trieste, residenza estiva del munifico barone Revoltella che ha donato alla città l'omonimo palazzo/museo.

Vi partecipano nove artisti internazionali provenienti da Argentina, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Olanda, oltre che dall'Italia.
Il tema più frequentato è l'abito, ma vi compaiono pure accessori interpretati con assoluta libertà, soprattutto immagini ed installazioni che dietro l'apparenza celano metafore concettuali variamente significanti.
La mostra si completa, all'inaugurazione, di una fashion-performance con la presentazine dei modelli del giovane stilista Giuseppe Fanelli, vincitore del concorso Irene Brin 2000 (celebre giornalista impegnata sia nel campo della moda che nell'arte contemporanea), indetto dall'Accademia di Costume e di Moda di Roma.

La realizzazione di "Garden Fashion" è stata possibile grazie al sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste, delle Assicurazioni Generali S.p.A. e dell’Azienda di Promozione Turistica di Trieste.

La mostra è corredata da un catalogo bilingue italiano/inglese con contributi critici di Maria Campitelli, Gianluca Marziani, Luciano Panella, Sabrina Zannier.

GLI ARTISTI
Mariella Bettineschi, propone una gigantografia "Sophie", cioè l'abito per sottrazione.
L'abito "forma primordiale di architettura", nasce per proteggere e difendere il corpo. Ci riesce? La ragazza della foto, coperta solo dei pesanti calzari oggi di moda, lo smentisce.
Può aiutarci però a difenderci la "conoscenza/sophie", rappresentata dal libro che la ragazza legge.
Mimi Farina, accanita ricercatrice di nuovi materiali crea accessori, arredi, vestiti di plastica intrecciata; il suo abito "Growing Dress" è un inno all'artificialità, e nel contempo, nella smisurata gonna verde a pelo, come un prato, un richiamo alla natura (per quanto clonata) e alla sua potenzialità di crescita.
Susy Gómez presenta il suo famoso "Vestido" di metallo; scultura/corazza, simbolo di chiusure, inquietante contenitore di allusioni al difficile ruolo e percorso femminile nella società di ieri e di oggi.
Fabrice Langlade, ama i materiali teneri, malleabili e trasparenti, che invitano ad una revisione della percezione tattile; col silicone ha costruito questo vestito/fantasma compenetrato di luce ed aria.
Silvia Levenson, fa vestiti, corpetti, accessori di vetro. Lucidi e trasparenti gli indumenti si cristallizzano, schiacciando l'anima, e divengono metafore di durezza e violenza. Qui presenta "Debutto in società", che oltre il vetro svela una crinolina di filo spinato.
Con Micha Klein, l'olandese DJ oltre che artista, scivoliamo nella rappresentazione, tramite gigantografia elaborata al computer, di un mondo artificiale, dal glamour smaccato e surreale; un misto tra Koons e Mariko Mori, evocativo di un clima da haute couture e discoteca insieme, con ossessiva esibizione di nude look.
Alessia Parenti si sdoppia in due personalità distinte; l'una affronta la moda e si firma Stella Cirquelar, l'altra la pittura. Ora cerca di sovrapporre i due aspetti nel medesimo lavoro. Anna Pontel indaga il mondo della Barbie, in cui si riversa, nell'infinita varietà di modelli e costumi del suo guardaroba, la produzione dell'industria moda.
L'eco infantile si ingigantisce a dismisura, nei suoi set di carta e fil di ferro, sfociando nel paradosso. Qui "Pony-tail" propone un'installazione munita di parrucca United Aliens è un gruppo londinese di artisti, creatori di moda, modelle, video-makers, guidati dal coordinatore del tutto Roberto Henrichsen, ex fashion director di Missoni.
Producono pubblicità virtuale che reclamizza prodotti inesistenti, e si manifestano tramite foto da rivista patinata ruotando attorno all'universo fashion con mente e fantasia impregnate di tecnologie futuribili.

Inaugurazione venerdì 1° giugno 2001 ore 21.00

Per informazioni
tel 040 3728527 fax 040 3475839

Serre di Villa Revoltella, via Marchesetti 37, Trieste

Maria Campitelli (Gruppo 78), Via Monte Cengio 11, 34127 Trieste, Fax: +39-40-567136
E-mail: m.campitelli@iol.it

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