Museo Nazionale di Palazzo Venezia
Roma
via del Plebiscito, 118
06 699941, 06 6780131
WEB
Gianni Galassi
dal 30/1/2007 al 24/2/2007
ore 10-19

Segnalato da

Ufficio Stampa L'Articolo




 
calendario eventi  :: 




30/1/2007

Gianni Galassi

Museo Nazionale di Palazzo Venezia, Roma

ExtraLight. Fotografie 2002-2006. "E’ evidente come Galassi manifesti una certa predilezione per le complicate articolazioni geometriche, affinche' finalmente l’ombra, fenomeno naturale e astratto per eccellenza, giunga, tagliente e materica come mai, determinando l’impeccabilita' di quello scatto". Miriam Castelnuovo.


comunicato stampa

ExtraLight. Fotografie 2002-2006

a cura di Miriam Castelnuovo

Dal 31 gennaio al 25 febbraio 2007 si terra' a Roma, presso Palazzo Venezia, la mostra personale “Gianni Galassi, ExtraLight, Fotografie 2002-2006" a cura di Miriam Castelnuovo e di Ufficio Stampa l’Articolo e con la supervisione di Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano. L’allestimento della Mostra prevede 60 immagini a colori e in bianco e nero formato 60x90, stampate su carta fine-art Epson con tecnologie e inchiostri Epson.

“Gianni Galassi: oltre i confini dei luoghi comuni.

(…) L’esperienza soggettiva dell’autore si unisce alle sollecitazioni che provengono dall’esterno e che si mescolano vicendevolmente man mano che il lavoro prosegue, alla ricerca di qualcosa di definitivo. Difficile stabilire un fermo immagine, quando ti accorgi che cio' che stai inquadrando e' in continua evoluzione formale, tanto piu' se riferita ad una propria spazialita' prospettica, che ne determina il movimento attraverso la luce. E’ questo elemento con i suoi riflessi sulle superfici metalliche o su quelle di cemento armato e molti altri materiali, a dare la tensione a queste costruzioni, mentre lo spazio, quando e' altro e vive autonomo oltre l’immagine inquadrata, gioca con un influenza particolare sulle strutture che circonda. Nei paesaggi, il volontario collocarsi dell’opera in un determinato spazio, gia' prestabilito da Galassi e' il risultato di un continuo indagare sulle funzioni del vuoto e della sua leggerezza, che superando la consistenza dei materiali, da' vita ad inaspettate gradazioni ritmiche, giocate sui toni dei chiari e degli scuri delle ombre.

I vuoti entrano a far parte di un’inquadratura come fossero i silenzi, le pause del suo respiro, in attesa che qualcosa muti sotto lo sguardo attento e avido di cambiamenti inaspettati. Con le sue fotografie Gianni Galassi riesce meravigliosamente a dare animo ad immagini da cui emergono molteplicita' di ritmi sensibili: cosi' come nella pittura seriale degli Anni Sessanta, quando il segno acquistava la strutturalita' dinamica della forma, fino ad occupare secondo ritmi accelerati e sequenze scalari l’intera superficie del quadro, anche nelle immagini di Galassi si riscontra il ripetersi di moduli. Esso pero' non e' il frutto di una ricerca personale volta alla rivalutazione di preconcetti storico culturali, ma piuttosto scaturisce da cio' che titolerei quale il Valore Aggiunto che rende le sue fotografie delle vere opere d’arte.
E’ evidente come Galassi manifesti una certa predilezione per le complicate articolazioni geometriche, fortemente personalizzate da quelle lunghe ma impagabili attese, affinche' finalmente l’ombra, fenomeno naturale e astratto per eccellenza, giunga invece e solo in quel dato istante, tagliente e materica come mai, determinando l’impeccabilita' di quello scatto. Diversamente, quando egli punta l’obiettivo sui paesaggi isolati, genera una nuova idea di purezza, quale risultato di quella semplicita' d’espressione che caratterizza ogni sua opera, nuovamente liberata dall’idea iniziale.

La passione che l’autore dimostra continuamente per la ricerca non vuole certamente assimilarsi all’idea di uno sterile sperimentalismo o della superficiale esaltazione di luoghi e di forme. Il vero non puo' fare alcuna concessione al superfluo: da qui la scelta di Gianni Galassi di rivelarci in questa mostra le sue nobili e ancor piu' preziose intuizioni, superando i confini dei luoghi comuni. Miriam Castelnuovo"

Biografia

Gianni Galassi nasce a Milano nel 1954. A cinque anni riceve dal padre, appassionato di fotografia, la prima fotocamera. A dodici apprende i primi rudimenti di camera oscura. Prende corpo in quel momento la predilezione per il bianco e nero. A sedici anni concilia gli studi con l'attivita' di assistente fotografo specializzato in riprese industriali. Nel contempo da' inizio a una ricerca personale nel campo della fotografia fine-art, che proseguira' anche dopo l'avvio dell'attivita' in proprio che lo vede specializzarsi nello still-life e nell'arredamento, con l'impiego di apparecchi a banco ottico. Gli anni successivi si riveleranno cruciali per la sua formazione estetica. Le fotografie di Herve', di Robert Frank, di Mario Giacomelli e di Berndt e Hilla Becher sono i suoi riferimenti artistici.

A soli ventiquattro anni espone i suoi lavori alla Galleria "Il Diaframma" di Milano, diretta da Lanfranco Colombo. In seguito realizza per il regista Marco Tullio Giordana i sopralluoghi fotografici del film "Maledetti vi amero'". Ed e' la produzione di un documentario sulla grande manifestazione dedicata dalla Biennale di Venezia proprio alla fotografia, ad allargare i suoi orizzonti creativi. Seguiranno altri documentari, insieme a numerosi spot per aziende italiane e straniere. Dopo varie esperienze come sceneggiatore e aiuto regista, si specializza nel campo della post-produzione, dando vita insieme a tre soci ad uno studio specializzato in montaggio video e in doppiaggio e sonorizzazione di film e telefilm. In seguito all'adozione del digitale Galassi inizia ad esprimersi anche col colore, che grazie alle nuove tecnologie e' divenuto flessibile quanto il bianco e nero. Le sue opere trovano collezionisti in Italia e all’estero.

Sito web: http://www.giannigalassi.com
e-mail: box@giannigalassi.com

Sponsor: Epson

Con il Patrocinio del Comune di Roma

Vernissage e inaugurazione ore 18.30 presso l’Antico Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia

Palazzo Venezia
Sala del Refettorio
Via del Plebiscito, 118 - Roma

IN ARCHIVIO [117]
Tesori della Cina Imperiale
dal 15/7/2015 al 27/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede