Mostra e Concorso promossi dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 550 anni dalla morte dell'artista. Gli allievi di tutte le Accademie italiane sono stati sollecitati ad esprimersi in pittura e scultura sui temi dell'Angelico.
Mostra e Concorso nazionale
In occasione della ricorrenza dei 550 anni dalla morte del
Beato Angelico, il Comitato Nazionale per le celebrazioni - istituito dal Ministero
per i Beni e le Attività Culturali - in collaborazione con l'U.C.A.I., presentano la
mostra e concorso "Le Accademie per il Beato Angelico" che si svolgerà dal 6 al 22
febbraio presso la Galleria La Pigna di Roma.
L'iniziativa, rivolta alle Accademie d'Arte italiane, è tesa a commemorare il frate
domenicano, grande pittore e valente miniatore che fu una delle figure cruciali
della pittura italiana del quattrocento. Al concorso hanno aderito le Accademie di Belle Arti dell'Aquila, di Catanzaro, di
Carrara, di Firenze, di Genova, di Lecce, di Palermo, di Reggio Calabria, di Roma e
l'Albertina di Torino.
Gli allievi di tutte le prestigiose e storiche Accademie italiane sono stati
sollecitati ad esprimersi artisticamente sui temi del Beato Angelico. Le opere
realizzate, cinque per ogni Istituto, prodotte con tecnica pittorica o scultura e
opportunamente selezionate dalle Accademie stesse, saranno esposte negli spazi
espositivi della Galleria La Pigna.
L'incontro è l'occasione per un confronto fra le diverse espressioni che distinguono
le nuove generazioni di artisti delle Accademie d'Arte, le interpretazioni
contemporanee che intendono manifestare in merito ai sentimenti, alle espressioni e
allo stile di un grande artista del passato.
I lavori presentati saranno giudicati da una giuria qualificata e il più meritevole
sarà premiato con una medaglia commemorativa, coniata in argento in occasione della
ricorrenza dei 550 anni della morte dell'Angelico, ed una targa in argento. A tutti
i partecipanti sarà offerta una medaglia commemorativa in bronzo.
Tutti i lavori saranno riprodotti in un catalogo, al quale collaboreranno studiosi e
critici d'arte, che sarà opportunamente distribuito in tutta Italia e nelle
Accademie partecipanti.
Guido o Guidolino di Pietro, detto il "Beato Angelico", nacque a Vicchio di Mugello
intorno al 1387-1400. Morì a Roma e il suo corpo è sepolto nella Basilica di S.
Maria Sopra Minerva. Professò nell'Ordine dei Frati Predicatori nel convento San
Domenico di Fiesole, con il nome di religione di fra Giovanni. Dopo un soggiorno in
Umbria, decisivo per la sua formazione artistica, a Foligno e a Cortona, fra
Giovanni dal 1418-1420 si stabilì definitivamente nel convento domenicano di
Fiesole. Qui si svolse quasi tutta la sua vita e qui egli realizzò diverse opere
d'arte. La sua realizzazione più celebre sono gli affreschi nel convento domenicano
di San Marco a Firenze, ora Museo.
Nel 1445 l'Angelico è a Roma per affrescare in Vaticano la Cappella del Sacramento,
successivamente distrutta per la realizzazione della Sala Regia. Sempre in Vaticano
affrescò, con la collaborazione di Benozzo Gozzoli, la Cappella Niccolina, per il
pontefice Niccolò V.
Nel 1447, insieme allo stesso Benozzo Gozzoli, lavorò alle pitture della Cappella
della Madonna di San Brizio nel Duomo di Orvieto. Nel 1450 tornò a Fiesole, dove fu
rieletto Priore. Ritornò definitivamente a Roma, nel convento di Santa Maria Sopra
Minerva, dove morì il 18 febbraio 1455, all'età di sessantotto anni. Venne sepolto
nella chiesa omonima, nella cappella di S. Tommaso d'Aquino, dove si trova ancora il
suo sepolcro, riportato alla luce nel 1915. La fama della santità dell'Angelico fu
sempre congiunta a quella di sommo artista. Sebbene non venisse iniziato alcun
processo di beatificazione, nella coscienza popolare fra Giovanni, amato e
apprezzato da tutti venne ben presto indicato con l'aggettivo di " Beato Angelico".
Solo in epoca moderna, nel 1956, fu introdotta la causa ufficiale, presso la
Congregazione per il culto dei Santi, e per la prima volta nella storia si
allegarono, non gli scritti del Servo di Dio, ma le sue pitture, presentate quale
testimonianza della sua santità.
Nel 1982 Giovanni Paolo II ne approvava il culto liturgico nel giorno della sua
morte, il 18 febbraio. Il 18 febbraio 1984 lo stesso Pontefice lo proclamava Patrono
universale di tutti gli artisti. "Egli fu un religioso esemplare ed un grande
artista, un sacerdote-artista, che seppe tradurre in colori l'eloquenza della parola
di Dio. Egli rese vero nella propria vita il legame organico e costruttivo che c'era
tra il Cristianesimo e la cultura, fra l'uomo e il Vangelo. In lui la fede è
diventata cultura e la cultura è diventata fede vissuta" (Giovanni Paolo II, Omelia
del 18 febbraio 1984).
Le sue opere sono conservate nei maggiori musei di tutto il mondo, ma soprattutto
nel Museo di San Marco a Firenze (l'antico convento domenicano dove l'Angelico
visse) e a Roma, dove si conserva in Vaticano, la celebre Cappella Niccolina, uno
dei gioielli dell'arte del Rinascimento.
Inaugurazione: 6 febbraio 2007 - ore 18
Galleria La Pigna
Via della Pigna n. 13/A - Roma
Orari: dal lunedì al sabato dalle ore16,00 alle ore 20,00 - chiuso domenica
Ingresso: gratuito