I codici della ricerca scientifica e l'immaginario loro associato. Un biancore igienista domina le installazioni: illuminato da una lampada, un vaso di fiori rotto accidentalmente viene imballato sotto vuoto.
Personale
E’ proprio necessario avere le unghie nere quando si é scultori ? Mathieu Dagorn risponde con dei guanti chirurgici in lattice, prendendo le distanze dalla mitologia che identifica il fatto a mano con l’esperienza « intima » dell’autore. Nella sua pratica, senza dubbio nutrita da una formazione in biochimica, il gesto é generico, con la precisione di un laboratorio.
Egli utilizza allo stesso tempo i codici della ricerca scientifica e l’immaginario loro associato. Un biancore igienista sembra dominare le sue installazioni : posato su di una tavola piastrellata, illuminato da una lampada, un vaso di fiori rotto accidentalmente viene immediatamente imballato sotto vuoto.
Le piante sono diventate delle sculture da interno, smontabili, e funzionano sulla falsariga della musica d’arredamento di Satie : messa sotto vetro, una rete di canali costituita dall’imbutitura di micropipette, ospita una serie di mini- diffusori acustici che diffonono un delicato suono di fondo. Un’ecologia del controllo che non puó che attendere il disastro. O, come una pelle sviluppa un neo, per poi più tardi (o più in là) sviluppare un melanoma maligno.
Pedro Morais
Galerie du Tableau
37, rue Sylvabelle - Marseille
Orario: da lunedi a venerdi, 10 - 12; 15 - 19. Sabato: 10 -12; 15 - 18.
Ingresso libero