In mostra i lavori di tre artisti rappresentativi ognuno delle altrettante strade di ricerca della pittura di oggi: Dellacla', Alessandra Pennini e Matteo Tenardi. Lo scopo e' quello di creare un contenitore della situazione frammentaria del mondo dell'arte contemporanea.
I tre percorsi contemporanei della pittura figurativa in Italia. Dellaclà, Alessandra Pennini e Matteo Tenardi
a cura di Carolina Lio
Inaugura Sabato 10 Febbraio alle ore 17 presso la Galleria d'arte 911 la mostra “Cassetto Disordinato: i tre percorsi contemporanei della pittura figurativa in Italia” e resterà visitabile fino al 3 Marzo 2007. L'esposizione presenta al pubblico il lavoro di tre giovani artisti rappresentativi ognuno delle altrettante strade di ricerca della pittura di oggi: Dellaclà, Alessandra Pennini e Matteo Tenardi. Lo scopo è quello di creare un quadro contenitore di una situazione frammentaria, di almeno un “Cassetto Disordinato” tra i tanti del mondo dell'arte contemporanea.
Attraverso il fondersi dei tre artisti in un unico progetto in cui nessuno prende il sopravvento, si intende raffigurare come oggi queste tre fette sembrino perfettamente bilanciate e non concorrenziali sul mercato, e come riescano a dividersi un collezionismo abbastanza variegato da fare in modo che sopravvivano contemporaneamente tutte e tre le ricerche. Da qui l’idea di dare alla luce un nuovo gruppo in un’epoca in cui agli artisti piace lavorare da soli e che inoltre non si fa forza delle proprie somiglianze, ma delle sue diversità.
Alessandra Pennini lavora con un disegno a matita irreprensibile e può ricordare l’atmosfera di sospensione di Galliani, che però interpreta sostituendo la componente mistica a una visione autoritaria ed emancipata del femminile. Nelle sue protagoniste il romanticismo diviene solo un retrogusto su cui è distesa una personalità corposa e risoluta, fortificata e capace di imporsi, che si manifesta soprattutto con un'estetica statuaria, forse a sprazzi fredda e impostata.
Anche Matteo Tenardi lavora con uno stile che non si prende nessuna licenza, sfrutta colori e proporzioni naturali e si sviluppa su dei ritratti. Ma il suo classicismo è solo apparente perchè i suoi personaggi sono catturati sempre in momenti di transizione fisica, sbiechi, contorti, a volte con il viso nascosto, mentre appoggiandosi a degli oggetti o a se stessi cercano la fuga dal quadro stesso.
Infine, con Dellaclà il nostro progetto si sgancia dal realismo propiamente inteso per passare a colori acidi, intensi, brillanti, coinvolgenti e a soggetti post-moderni, praticamente autoritratti in cui l’artista usa la propria immagine come oggetto di rottura. La protagonista mostra con fierezza di appartenere ad una cultura sociale nuova e mostrando il proprio dito medio dimostra di non tenere in considerazione regole e consuetudini.
Inaugurazione: Sabato 10 Febbraio alle ore 17
Testo critico di Omar Galliani
Galleria d'arte 911
via del Torretto 48 – La Spezia
Orari: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.30