Dragomil Bole
Crtomir Frelih
Mario Petric
Vinko Zeleznikar
Stefanija Kosir-Petric
Alenka Vidrgar
Sinclair Ravazzolo
Diego Collovini
Opere del fotografo Dragomil Bole, dei pittori Crtomir Frelih, Mario Petric, Vinko Zeleznikar e delle scultrici Stefanija Kosir-Petric e Alenka Vidrgar. La mostra si mostra articolata e ricca di occasioni artistiche che delineano l'attuale panorama dell'arte slovena. Catalogo con testi di Sinclair Ravazzolo e Diego Collovini.
Opere del fotografo Dragomil Bole, dei pittori Crtomir Frelih, Mario Petric, Vinko
Zeleznikar e delle scultrici Stefanija Kosir-Petric e Alenka Vidrgar.
La mostra è realizzata in occasione del gemellaggio tra la locale sezione del
Rotary club e quella di Domzale in Slovenia. L'esposizione, per certi versi, si
mostra articolata e ricca di occasioni artistiche che delineano l'attuale
panorama dell'arte slovena.
Il linguaggio della fotografia, offertaci Dragomil Bole (1948), assume un ampio
campo di azione nella dialettica creativo-percettiva. Il gioco di luci e di
riflessi realizzato dall'artista trasfigura questa forma espressiva in un
intrigante gioco di ombre e riverberi.
L'opera di Crtomir Frelih (1960) risente di una costruzione figurale immediata
quasi espressionista, costruita con energici segni e impeto pittorico. È dunque
il segno, che nella sua immediatezza, ma anche nel suo vigoroso movimento, si fa
protagonista e nello stesso tempo interprete.
La pittura di Mario Petric (1925) sottolinea il fare ludico ed immaginifico
della pittura, dove è il colore ad assumere il ruolo più importante e decisivo.
Ed è proprio attraverso la duttilità rappresentativa del colore, in quegli ampi
spazi apparenti della profondità illusoria segnata dai colori freddi, che
fantasmagoriche figure vanno perdendosi nell'infinità dello spazio.
L'impostazione formale che Vinko Zeleznikar (1954) dà alle sue opere si riflette
tutta sulla superficie. In essa l'artista alterna azioni pittoriche a
stratificazioni materiche, con suddivisioni spaziali che rendono il luogo della
pittura un alternarsi di momenti espressivi che, se da un lato ne mettono in
evidenza la fase razionale propria della composizione, dall'altra ne esaltano
gli illusori amalgami propri del colore.
Stefanija Kosir-Petric (1926) avvolge le sue sculture in una quieta luce
costante, dove la forma si definisce nella sua corposità , emergendo dalla
progettualità . Le sue modulazioni sulla superficie mettono in evidenza soggetti
che nascono proprio dalla diversità tonale della luce, ma anche dalla materia,
che ne raccoglie gli effetti propri della luminosità .
Alenka Vidrgar (1958) con le sue sculture plastiche (quasi delle figure
danzanti), indaga lo spazio tridimensionale realizzando delle forme, delle quali
se ne registra una fragrante e svincolata fluidità . Sono anche delle forme dove
la luce, nella dialettica del pieno e del vuoto, si rincorre.
Inaugurazione sabato 16 giugno ore 18.
Catalogo con testi di Sinclair Ravazzolo e Diego Collovini.
Orari:
martedì, mercoledì e sabato 17.00 - 19.30
giovedì e festivi 10.00 - 12.30 e 17.00 - 19.30
http://www.provincia.venezia.it/comune.portogruaro/cultura/
AI MOLINI
Galleria Comunale Arte Contemporanea
Portogruaro (Venezia)