Alle 17.30, presso il Castello di Barolo, nelle Langhe cuneesi, si inaugura la personale di Ferruccio D'Angelo, uno degli esponenti piu' interessanti della generazione di artisti torinesi emersi tra la fine degli anni'80 ed i primi anni'90. La personale e' a cura del critico Edoardo Di Mauro.
Alle 17.30, presso il Castello di Barolo, nelle Langhe
cuneesi, si inaugura la personale di Ferruccio D'Angelo, uno degli esponenti più
interessanti della generazione di artisti torinesi emersi tra la fine degli
anni'80 ed i primi anni'90. La personale è a cura del critico Edoardo Di Mauro.
Catalogo con testi dello stesso Di Mauro, di Walter Accigliaro e Boris Brollo.
Ferruccio D'Angelo vanta un ricco curriculum, dove spiccano le personali presso
lo Studio Noacco di Chieri, le gallerie VSV di Torino, Pinta e Gualco di Genova,
Crossing di Portogruaro, Cavellini di Brescia, nonchè la partecipazione a varie
collettive, tra cui tutte le più importanti ricognizioni generazionali
realizzate, negli anni anni'90, da Renato Barilli e "Va'pensiero. Arte Italiana
1984/1996", a cura di Edoardo Di Mauro presso la GAM di Torino.Una sua opera è
da poco entrata nella collezione permanente del Museo d'Arte Urbana di Torino.
Nella ampia personale allestita presso le sale del Castello di Barolo,
intitolata "Porta d'Oriente" l'artista presenta la sua produzione recente, che
affianca quella tradizionale di installazioni dal sapore minimale.La produzione
pittorica di D'Angelo, artista eclettico, si pone in opposizione
all'insopportabile "international style" di cui sono colme le pareti di gallerie
e musei. Vi è, al contrario, una rivendicazione orgogliosa delle nostre radici
mediterranee. D'Angelo trae il suo repertorio di inquadrature da quel variegato
mondo che si pone al confine tra Occidente ed Oriente, oggi attraversato da
tensioni di molteplice natura. Da un lato il voler guardare alla cultura europea
di cui è stato padre, mantenendo al tempo stesso l'orgoglio della propria
tradizione e diversità . Dall'altro, come nel vicino Medio Oriente, essere
squassati da una violenza che da cinquant'anni non conosce sosta e costituisce
una delle pagine più vergognose della cultura e della politica occidentali. In
Ferruccio D'Angelo la sintesi, formale ed ideologica, di queste opposte
tensioni, si estrinseca in opere di grande fascino visivo e complessità , in
grado di scuotere positivamente la sensibilità del fruitore.
La mostra proseguirà fino al 7 ottobre 2001.
Informazioni : Castello di Barolo tel.0173/56277
orario : 10-12 / 15-18.30 ; chiuso il giovedì
edoardodimauro@tiscalinet.it