Wassily Kandinsky
Cesare Androni
Carla Badiali
Ettore Bogliardi
Cordelia Cattaneo
Nicolay Diulgheroff
Lucio Fontana
Aldo Galli
Virginio Ghiringhelli
Osvaldo Licini
Alberto Magnelli
Galliano Mazzon
Fausto Melotti
Bruno Munari
Carla Prina
Mario Radice
Enrico Prampolini
Mauro Reggiani
Manlio Rho
Atanasio Soldati
Carla Accardi
Gianni Bertini
Enrico Bordoni
Ferdinando Chevrier
Nino Di Salvatore
Piero Dorazio
Gillo Dorfles
Augusto Garau
Mino Guerrini
Max Huber
Galliano Mazzon
Gianni Monnet
Bruno Munari
Enrico Prampolini
Mario Nigro
Gastone Novelli
Achille Perilli
Enrico Prampolini
Mauro Reggiani
Regina
Antonio Sanfilippo
Giuseppe Santomaso
Ettore Sottsass
Luigi Veronesi
Luciano Caramel
L'11 gennaio del 1947 si apriva a Palazzo Reale la prima grande mostra in Europa d'arte astratta dopo la fine della guerra, Kandinsky era uno dei maestri presenti accanto agli italiani Bassi, Bonini, Licini, Mazzon, Munari, Rho, Ettore Sottsass e Veronesi. Dopo 60 anni il Comune di Milano rende oggi omaggio all'artista russo e nello stesso tempo analizza e dimostra i suoi forti legami con l'arte astratta in Italia tra il 1930 e il 1950. Esposte circa 50 opere di Kandinsky, oli, acquarelli e pastelli, insieme a 100 opere di 30 artisti italiani. A cura di Luciano Caramel.
1930 – 1950
A cura di Luciano Caramel
Palazzo Reale presenta, dal 10 marzo al 24 giugno 2007, la mostra Kandinsky e l’astrattismo in Italia. 1930 – 1950, curata da Luciano Caramel. L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, è prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta. L’11 gennaio del 1947 si apriva sempre a Palazzo Reale di Milano la grande rassegna Arte italiana e concreta: la prima grande mostra in Europa di arte astratta dopo la fine della guerra, dove Kandinsky era uno dei maestri europei presenti, accanto agli italiani Bassi, Bonini, Licini, Mazzon, Munari, Rho, Ettore Sottsass e Veronesi. L’esposizione, di grande respiro, stimolò il dibattito sull’astrattismo, che si opponeva ai realismi allora largamente fortunati in Italia.
Dopo esattamente 60 anni il Comune di Milano vuole rendere omaggio con questa mostra al grande artista russo e nello stesso tempo analizzare e dimostrare i suoi forti legami con l’arte astratta in Italia tra il 1930 e il 1950. Wassily Kandinsky (Mosca 1866 - Neuilly-sur-Seine/Parigi 1944) è stato infatti un punto di riferimento fondamentale per l’arte astratta italiana degli anni Trenta (in particolare tra il 1934 e il 1935) e Quaranta (soprattutto tra il 1947 e il 1950), fino all’inizio degli anni Cinquanta, nonostante i suoi rapporti con l’Italia e l’arte italiana siano stati sporadici, così come i suoi viaggi. Per la prima volta una mostra ricostruisce questo legame attraverso uno straordinario nucleo di opere di Kandinsky (circa 50), molte delle quali oli su tela, oltre ad acquarelli e pastelli, realizzate negli anni del suo insegnamento al Bauhaus, fino alla sua chiusura nel 1933, e successivamente durante il periodo parigino, fino alla sua morte nel 1944.
Il curatore Luciano Caramel ha voluto incentrare il percorso espositivo puntando su due mostre che hanno segnato la storia della conoscenza dell’opera di Kandinsky in Italia negli anni trenta e quaranta: quella alla Galleria del Milione del 1934 a Milano (dove Kandinsky presenta, per la prima volta in Italia, 45 acquarelli e 30 disegni realizzati dal 1924 al 1933) e la retrospettiva alla Biennale del 1950, basata essenzialmente sulla collezione di Nina Kandinsky. La ricostruzione di queste due esposizioni, permette da una parte di chiarire le basi del "fenomeno Kandinsky" in Italia, dall'altra consente l'approccio a due momenti del percorso kandinskiano basilari, come il decennio Bauhaus e il successivo periodo parigino.
Il linguaggio formale sviluppato da Kandinsky all'inizio degli anni Venti attraverso l'uso delle forme geometriche che sostituiscono gli elementi ricorrenti durante il periodo del Blaue Reiter (cavalli e cavalieri, barche, troike, montagne e Kreml), è infatti il perno della ricezione dell'artista in Italia, non meno della sua lezione appassionata sul colore, sviluppata nello Spirituale nell'arte.
L’arte astratta italiana del ventennio tra il 1930 e il 1950 è testimoniata in mostra da circa 100 opere di 30 artisti divisi in due nuclei principali:
- Gli anni Trenta/primi anni Quaranta: Cesare Androni, Carla Badiali, Ettore Bogliardi, Cordelia Cattaneo, Nicolay Diulgheroff, Lucio Fontana, Aldo Galli, Virginio Ghiringhelli, Osvaldo Licini, Alberto Magnelli, Galliano Mazzon, Fausto Melotti, Bruno Munari, Carla Prina, Mario Radice, Enrico Prampolini, Mauro Reggiani, Manlio Rho, Atanasio Soldati, Luigi Veronesi.
- La seconda metà anni Quaranta:
Carla Accardi, Gianni Bertini, Enrico Bordoni, Ferdinando Chevrier, Nino Di Salvatore, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Augusto Garau, Mino Guerrini, Max Huber, Galliano Mazzon, Gianni Monnet, Bruno Munari, Enrico Prampolini, Mario Nigro, Gastone Novelli, Achille Perilli, Enrico Prampolini, Mauro Reggiani, Regina, Antonio Sanfilippo, Giuseppe Santomaso, Atanasio Soldati,Ettore Sottsass, Luigi Veronesi.
Una sezione della mostra richiamerà infine il razionalismo in architettura con opere di Terragni e Cattaneo, i più direttamente legati agli astrattisti, a Como, attraverso Radice, Rho, Badiali, Cordelia Cattaneo, sorella di Cesare Cattaneo; ma anche di altri a Milano e a Torino, qui attraverso Diulgheroff e la stessa moglie di Sartoris, Carla Prina.
Catalogo edito da Mazzotta con testi di Luciano Caramel, Christian Derouet, Ada Masoero
Uffici stampa:
- Comune di Milano
Galleria Vittorio Emanuele, 11/12 – 20121 Milano
tel. +39 02 884.50150, fax +39 02 884 50568
http://www.comune.milano.it
- Alessandra Pozzi, Edizioni Gabriele Mazzotta
tel. 02.8055803, fax. 02 8693046
ufficiostampa@mazzotta.it
Infoline della mostra: Infoline 24h/24 e prenotazioni Tel. 02.54913, informazioni@mazzotta.it
Sezione didattica: Fondazione Antonio Mazzotta: tel. 02.86912297, segreteria@mazzotta.it
Conferenza stampa di presentazione: martedì 27 febbraio ore 11.30, Sala 8 Colonne, Palazzo Reale (piazza Duomo 12, Milano)
Inaugurazione su invito 9 marzo 2007 ore 18
Palazzo Reale
piazza Duomo 12 Milano
Orario: 9.30 – 19.30; giovedì 9.30-22,30; lunedì 14.30-19.30, chiuso lunedì mattina. Aperta: Domenica 8 aprile, lunedì 9 aprile 2006, mercoledì 25 aprile, martedì 1 maggio, sabato 2 giugno 2007
Biglietto d’ingresso: € 9,00 intero; ridotti: € 7.50 e € 4,50. La biglietteria chiude un’ora prima. Prevendite: circuito Ticket.it. Prevendita internet: www.ticket.it Tel. 02.54913. L'elenco completo dei luoghi in cui acquistare in prevendita il biglietto: http://www.ticket.it/elenco_punti_vendita.htm. Il Diritto di Prevendita è di € 1.50 per qualunque ordine di prezzo