Lia Rumma (vecchio spazio)
Milano
via Solferino, 44
02 29000101 FAX 02 29003805
WEB
Shirin Neshat
dal 2/4/2000 al 3/5/2000

Segnalato da

Lia Rumma



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Shirin Neshat



 
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2/4/2000

Shirin Neshat

Lia Rumma (vecchio spazio), Milano

Shirin Neshat è nata nel 1957 a Qazvin, in Iran. Vive e lavora a New York dal 1975, ma ha sempre mantenuto un forte legame col suo paese di origine. Con il suo lavoro, essenzialmente fotografico e video, affronta il tema della complessità, culturale e sociale di una società basata sulla separazione tra i generi.


comunicato stampa

Shirin Neshat è nata nel 1957 a Qazvin, in Iran. Vive e lavora a New York dal 1975, ma ha sempre mantenuto un forte legame col suo paese di origine. Con il suo lavoro, essenzialmente fotografico e video, affronta il tema della complessità, culturale e sociale di una società basata sulla separazione tra i generi. Del ruolo femminile nella cultura islamica sonda le implicazioni politiche e psicologiche, in un’indagine di ampio respiro capace di assumere un valore universale.

Nella sede milanese della Galleria Lia Rumma verrà presentata una serie di fotografie inedite, per la prima volta a colori, scattate dall’artista durante le riprese del suo recente film, "Rapture", girato in Marocco ad Essaouira. Neshat ha sempre considerato la fotografia come opera autonoma, il video non essendone che un’estensione. La riduzione dei colori all’azzurro del cielo, all’oro della sabbia, al nero dello chador corrisponde all’essenzialità delle inquadrature e rafforza l’impatto emotivo delle foto, che assurgono a una qualità epica. In una trama poetica il cui esito è destinato a restare misterioso e irrisolto, eludendo ogni particolare aneddotico, con un rigore che esclude sia la polemica che la nostalgia e il fascino dell’esotico, Neshat giustappone foto di gruppi maschili e femminili per raccontare la paradossale situazione delle donne in Iran, sottomesse al principio dell’harem ma soggette, al pari dell’uomo, al dovere di imbracciare le armi in tempo di guerra. Sotto il velo di queste donne si nasconde una femminilità che una forza primordiale rende invulnerabile. Una femminilità in cui si fondono il dolore della segregazione, l’orgoglio per le proprie radici culturali, una dignità silenziosa e una determinazione che permette loro, come in queste foto, di abbandonare senza esitazioni la riva a bordo di una barca di legno, alla volta di mete ignote, in una sorta di ribellione silenziosa.

Grazie al suo sguardo, equidistante dalla cultura islamica di provenienza e da quella occidentale di approdo, Shirin Neshat avverte la necessità di superare gli stereotipi e le semplificazioni attraverso i quali gli occidentali riduttivamente interpretano la cultura musulmana e i suoi codici sociali e religiosi. Shirin Neshat ha ricevuto il Leone d'Oro alla Biennale di Venezia del 1999. Esposizioni personali le sono state dedicate alla Serpentine Gallery, Londra (2000), alla Kunsthalle di Vienna (2000), all’Art Institute di Chicago (1999). Sue opere sono state presentate, al The Carnegie International Show, Carnegie Museum of Art, Pittsburgh (1999), e al Site Santa Fe, Santa Fee, Mexico (1999). Attualmente il video "Rapture", del 1999 è in mostra al P.S.1 Contemporary Art Center, nell’ambito della manifestazione Greater New York, organizzata in collaborazione col MoMa, e un nuovo film è in preparazione per la Whitney Biennal, Whitney Museum of American Art, New York (2000).

L’artista sarà presente la sera dell’inaugurazione.

3 aprile 2000, ore 19.30 Galleria Lia Rumma Milano, Via Solferino, 44
tel. 02-29000101, fax 02-29003805
La Galleria è aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 11.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.30

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