Alex Abbasciano
Marino Mannarini
Simone Scortecci
Lorenzo Martelli
Patrizio Romano Dell’Anna
Simonetta Gasparini
Simone Scortecci
Fotografia come ipotesi interpretativa di eventi e di luoghi. In mostra sei artisti ciascuno con un proprio sentire, ognuno con una personalissima visione della citta': dinamica, romantica, silenziosa e ordinata, notturna e profumata.
6 fotografi
I colori e le luci, le prospettive, le forme e le figure, gli odori, i luoghi sono i suoni di una città, ne sono l’anima. Città che viviamo e che vivono in noi con la fretta consuetudinaria, con i silenzi e con il tempo che scorre. Suoni dall’urbe è tutto questo, è una città elevata nella sua essenza e elegantemente colta dall’arte del fotografare che si fa ipotesi interpretativa di eventi e di luoghi.
In mostra sei artisti ciascuno con un proprio sentire, ognuno con una personalissima visione della città: dinamica, romantica, silenziosa e ordinata, notturna e profumata, ricolma di gente e di vita. Alex Abbasciano si destreggia tra eterni bianchi e neri, con cui si riescono ad ascoltare i suoni della città nel suo scorrere continuo e quotidiano. Il suono si colora esclusivamente di vita.
Patrizio Romano Dell’Anna, sorprende, sempre, con le simmetrie, con i contrasti, la premura e l’indiscutibile acume di chi vede e osserva l’anima della città. E’ testimone segreto dell’immagine rapita alla realtà, è custode di mondi che trattiene e immortala con i suoi scatti.
Simonetta Gasparini gioca con riflessi e con delicata maestria incanta e racconta, in un’armonia perfetta, l’euritmia sorprendente di luci e sfumature che solo la sensibilità fotografica di una grande artista sa cogliere.E’ geniale Marino Mannarini. E’ un ‘pro’ nel suo interpretare e vivere la città. Un’armonia inversa lo anima. Nei suoi scatti i suoni sono i dettagli, i particolari che rendono esclusive le sua realtà urbane.
Lorenzo Martelli affascina con gli scatti di una città che intende raccontare con preziosa efficacia. Suoni di una metropoli fermata nel suo essere centro del mondo. Fotografie che comunicano, con sincera emozione, una città che si sta svegliando.
Sono freddi i colori con cui Simone Scortecci delinea scene esattamente ordinate. E’ un perfezionista e con scatti puri, essenziali, coglie magistralmente atmosfere notturne sorde in cui si immaginano, si ricordano ed echeggiano suoni quotidianamente vitali. Città narrate e vissute nei suoni. Ritmi che sono storie. Storie di memorie, di architetture, storie del tempo e degli uomini: storie di storie, storie di tutti.
Centro Culturale Zerouno
Via Cialdini, 8 - Barletta (BA)
Ingresso libero