La mostra antologica ripercorre attraverso cinquanta opere il suo iter creativo, a partire dagli anni Sessanta fino a oggi. Il percorso espositivo si articola seguendo le tematiche piu' care a Lotto, come i paesaggi.
Cinquanta opere dagli anni '60 a oggi
Dal 24 marzo all'8 aprile 2007, a Villa Fabris di Thiene (VI) è in programma
la mostra antologica dell'artista vicentino Romano Lotto (Dueville, 1932),
che ripercorre attraverso cinquanta opere il suo iter creativo, a partire
dagli anni Sessanta fino a oggi.
Il percorso espositivo si articola seguendo le tematiche più care a Romano
Lotto, come i paesaggi, sia quelli che appartengono alle suggestioni della
sua terra d'origine, con gli scorci dei colli vicentini e il fascino delle
marine veneziane, sia quelli della campagna romana, dove si trasferisce dal
1972, senza dimenticare il soggetto delle nature morte.
Romano Lotto ha dipinto i luoghi in cui è nato e ha vissuto, facendo sempre
attenzione a ritrarli con un occhio non convenzionale. Il pittore vicentino,
infatti, coglie una Venezia 'minore', lontana dai modelli del paesaggismo
classico di Canaletto, Bellotto, Guardi, Marco Ricci, preferendo invece
quella delle isole, di Marghera, del Lido, dove sono presenti i resti di una
Venezia ancora autentica, quella delle vecchie barche, dei vaporetti in
disuso, dei 'murazzi'.
Allo stesso modo, è attratto dalle periferie di Roma, da quelli che Lotto
chiama i 'campi archeologici', termine che usa per dare nome alle sue tele,
e che sono caratterizzate da grandi campiture materiche di colore che
ricordano le suggestioni della Scuola romana di Scipione, Mafai, Pirandello,
di cui è un appassionato cultore.
Fondamentale nell'evoluzione artistica di Lotto furono gli incontri con
Oskar Kokoschka nel 1960, di cui seguì i corsi alla Sommerakademie nella
Fortezza di Salisburgo, e con Emilio Vedova che lo incoraggiò a esplorare il
linguaggio astratto e informale.
Con la mostra di Lotto, Villa Fabris si candida ancora una volta come luogo
di dialogo della pittura contemporanea, dopo le mostre di Asveri e Bottoni,
come afferma il sindaco Attilio Schneck: "Con l'antologica delle opere di
Romano Lotto, Thiene torna a configurarsi come punto di riferimento per
qualificati appuntamenti destinati agli appassionati d'arte. Non solo per
l'organizzazione in un breve lasso di tempo della terza mostra con
personalità di rilievo, ma soprattutto perché con Lotto la città ritrova un
antico legame con uno dei più prestigiosi premi di pittura di un tempo.
Proprio a Tiene, infatti, venne istituito nel 1951 un concorso di pittura
che poi divenne premio nazionale denominato appunto "Città di Thiene". E
Romano Lotto partecipò per ben due volte alle prime edizioni: nel 1958, anno
in cui vinse il secondo premio-acquisto del valore di sessantamila lire
realizzando "en plein air" l'opera Chiesa del Santo Rosario (ora di
proprietà della Banca Popolare di Vicenza); e l'anno seguente in cui vinse
il quarto premio-acquisto Autunno '58".
La mostra organizzata dal Comune di Thiene, con il patrocinio della Regione
Veneto e della Provincia di Vicenza, sarà inaugurata sabato 24 marzo alle
ore 18.00 con la presentazione del Prof. Giuliano Menato.
Accompagna la mostra un catalogo (SilvanaEditoriale - Alberto Buffetti Arte)
con testi di Sandro Parmiggiani, di Giuliano Menato, di Silvio Lacasella, e
un'intervista a Romano Lotto di Francesca Franco.
Thiene (VI), gennaio 2007
Catalogo: Silvana Editoriale e Alberto Buffetti Arte (ed. bilingue:
italiano/inglese, pp. 136)
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Inaugurazione: sabato 24 marzo, ore 18.00
Villa Fabris - Thiene (VI)
Orari: lunedì-venerdì dalle 17.00 alle 21.00, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 22.00
Ingresso libero