Oscar Capriotti presenta un progetto in cui rielabora, attraverso la performance e l'installazione, 2 episodi della propria infanzia. Fabio Giorgi Alberti crea invece un intervento site-specific, dove l'esperienza dell'opera e' consequenziale al movimento dello spettatore. A cura di Gabriele Gaspari.
Oscar Capriotti e Fabio Giorgi Alberti
a cura di Gabriele Gaspari
Lunedì 2 aprile Officina14 galleria d'arte contemporanea inaugura il
terzo appuntamento del ciclo dal titolo Hai visto mai, che si
protrarrà fino a maggio.
Curatori: Cecilia Casorati, Sabrina Vedovotto, Gabriele Gaspari,
Lorenzo Benedetti, Manuela Cuccuru
Artisti: Mauro Romito, Alessandra Troisi, Francesca De Rubeis,
Valentino Diego, Oscar Capriotti, Fabio Giorgi Alberti, Marco Fedele
di Catrano, Giuliano Lombardo, Paolo Ferro, Lorenzo Lupano
Il titolo della mostra, volutamente enigmatico, apre una riflessione
rispetto alle possibilità/probabilità di successo, dove la parola
successo assume un peso specifico diverso dal comune e,
contemporaneamente, sollecita la curiosità nei confronti degli artisti
scelti, alcuni dei quali esordienti.
Hai visto mai non è una domanda, manca infatti il punto interrogativo,
piuttosto è un'affermazione che lascia ampio margine a propositi di
riflessione. Un tentativo di comprendere cosa può accadere,
considerando le variabili del caso.
Il ciclo è composto di cinque incontri dai quali partiranno spunti per
un eventuale approfondimento su alcuni degli argomenti più frequentati
dai giovani artisti.
Ogni appuntamento vede un curatore diverso, che invita due artisti a
realizzare piccole mostre personali, molte delle quali saranno site
specific.
Il terzo appuntamento del ciclo, a cura di Gabriele Gaspari, vede
protagonisti Oscar Capriotti e Fabio Giorgi Alberti.
Oscar Capriotti presenta Da solo ti sfido, un progetto inedito nel
quale rielabora, attraverso la performance e l'installazione, due
episodi della propria infanzia. L'artista costruisce una sorta di
meta-testo che si attua in una costruzione sintattica di oggetti che
entrano nella realtà dello spettatore invitandolo ad una relazione non
passiva; insistendo sull'idea che il lavoro debba avere "una propria
autonomia, paragonabile a quella di una poesia o di un racconto,
qualità necessaria affinché abbia un senso rispetto alla spropositata
quantità di immagini che vediamo ogni giorno".
Fabio Giorgi Alberti crea invece un intervento site-specific, dove
l'esperienza dell'opera e il suo "farsi" sono direttamente
consequenziali alla presenza e al movimento dello spettatore
all'interno del suo spazio. Gli elementi dell'opera vanno a
predisporre un circuito nel quale è lo spettatore che crea un
significato, piuttosto che comprendere qualcosa: più che
un'affermazione, l'artista sembra voler porre una domanda (seppure non
senza ambiguità) alla quale l'atteggiamento di chi frequenta lo
spazio, attraverso una relazione forzata, dà una risposta.
Inaugurazione: lunedì 2 aprile 2007 dalle ore 18,30
Galleria Officina14
via Chiana, 40 - Roma
Dal martedì al venerdì 11-13 e 16-19
Ingresso libero