Simboli, miti, nuove religioni. Tra i numerosi reperti esposti: un torso bronzeo di leonessa, una statuetta di Ercole del tipo detto "di Cipro", le statue di Iside e Osiride.
Simboli, miti, nuove religioni
Dopo la riapertura di Villa Peyron, a Fiesole prosegue il ricco calendario di
appuntamenti con l'arte e la cultura: prossima tappa nel carnet degli attesi
opening è l'inaugurazione della mostra "Fiesole etrusca e romana: simboli, miti,
nuove religioni". Nello stesso momento sarà possibile visitare il nuovo percoro
dell'area archeologica agibile ai portatori di handicap fisico, ai non vedenti e
agli ipovedenti: si tratta di un'esperienza rara e particolare che prevede mezzi e
tecnologie capaci di rendere fruibile il patrimonio archeologico di Fiesole a chi
fin'ora non è stato nelle condizioni fisiche di poterlo fare.
La mostra del Museo Civico Archeologico dal titolo "Fiesole etrusca e romana:
simboli, miti, nuove religioni" riprende il tema dei "Fuori dalla polvere" dello
scorso anno riferendolo però non tanto o non soltanto agli oggetti conservati nei
depositi quanto semmai a reperti di particolare qualità del patrimonio museale
fiesolano che si intende promuovere e valorizzare nell'esposizione al pubblico ,
sottolineando anche la necessità di un aggiornamento del loro studio.
Gli oggetti prescelti al centro della esposizione 2007 nella sala Costantini sono
tre, di altissima qualità e importanza nella storia di Fiesole antica.
Il primo è il torso bronzeo di leonessa, di grande bellezza ma ancora oggi non
adeguatamente studiato, uno straordinario reperto forse visibile ancora nel Medioevo
ma poi scomparso per essere poi casualmente ritrovato nel 1882, nel quale è da
riconoscere senza dubbio uno dei caratteri originali di Fiesole antica e
dell'archeologia fiesolana.
Il secondo oggetto è la statuetta di Ercole del tipo detto "di Cipro" con accanto
tre tra i vasi più belli della collezione Costantini decorati con scene del mito di
Ercole riferibili al ciclo delle XII fatiche.
Gli ultimi due pezzi sono le statue, una delle quali conservata solo in piccola ma
significativa parte di Iside e Osiride che ci portano la storia di due veterani
fiesolani alle guerre d'Oriente al tempo dell'imperatore Settimio Severo: furono
offerte da Gargennio Massimo in onore del fratello Gargennio Macrino.
Il culto di Iside era già conosciuto in Italia a partire da Silla ma sicuramente il
trovarsi nei luoghi in cui il mito era nato e si era svolto doveva avere aperto una
breccia ancora maggiore in quei soldati che da molti anni combattevano lontani da
casa.
Il percorso archeologico invece ha subito un importante intervento di restauro:
negli anni tra il 1997 e il 2000 si realizzarono, all'interno dell'Area
archeologica, alcuni interventi determinati da problematiche particolarmente
urgenti: il rifacimento della tettoia di protezione dei forni e della vasca del
laconicum, la chiusura al pubblico del calidarium in seguito all'estrema fragilità
del pavimento in cocciopesto, il rialzamento di alcune delle recinzioni poste lungo
il percorso di visita, la messa in luce e pulizia della strada romana in prossimità
del teatro oltre a piccoli consolidamenti sulle strutture dell'area.
In seguito all'aumentare del deterioramento, che assunse in questi anni punte di
particolare intensità nel teatro e nel tempio, l'Amministrazione Comunale prese
l'iniziativa di promuovere e coordinare un progetto di restauro complessivo di tutta
l'Area archeologica che, ottenuti i necessari finanziamenti, ha preso il via nel
2004.
Il progetto, curato dall'architetto Sabelli, ha individuato in particolare, per
quanto riguarda il teatro, tra gli elementi di priorità, la regimazione delle acque,
il restauro della cavea, delle volte ai lati dell'orchestra e del proscenio con il
risanamento delle volte di sostruzione della cavea note già fin dal Medioevo.
E' stata affrontata anche la questione della messa in sicurezza di tutto l'edificio,
in particolare della cavea, delle parodoi, (nella muratura delle volte dove si
notano, peraltro, interventi effettuati anche in anni recenti con malta cementizia e
cemento) e del vano a ferro di cavallo a lato del palcoscenico dove era collocato il
meccanismo che permetteva il movimento del sipario.
Allo stesso tempo è cominciato anche il recupero, l'inventariazione e la schedatura
dei numerosi frammenti architettonici in pietra (capitelli, basi, rocchi di colonne,
architravi) di provenienza incerta ma in gran parte sicuramente dal teatro e dalla
contigua zona dei cosiddetti altari, con una loro nuova collocazione ed esposizione
al pubblico. Nel caso delle terme, dopo aver provveduto a regimare le acque con
l'eventuale ripristino di tutta la rete delle antiche fognature e canalette, è stato
affrontato in modo risolutivo il restauro del calidarium, in particolare del suo
pavimento in cocciopesto studiando le diverse possibilità con la progettazione di
una sua protezione, copertura o altro e, infine, l'individuazione delle migliori
procedure di intervento per bloccare il processo di sfaldamento dei blocchi di
pietra negli archi del frigidarium.
Con questo progetto si è affrontato non solo il
problema del restauro dei singoli edifici (un intervento che non era del resto
ulteriormente procrastinabile) ma si è anche inciso nel tessuto dell'area tornando
ad evidenziare allineamenti e percorrenze antiche, naturalmente nella consapevolezza
di dovere prima di tutto assicurare la conservazione di questo importante frammento
della memoria storica fiesolana.
Ma la grande peculiarità di questo intervento di restauro è stata la serie di
interventi strutturali e logistici che lo ha reso agibile ai portatori di handicap
fisico, non vedenti e ipovedenti. Un intervento estremamente raro ed originale, che
grazie ad una serie di supporti come pannelli scritti in alfabeto braille, percorsi
tattili, ascensori e mezzi motorizzati a disposizione dei portatori di handicap
rende finalmente fruibile il grande patrimonio archeologico fiesolano a chi fino ad
oggi non ne ha potuto godere.
Inaugurazione 4 aprile 2007
Nell'occasione sarà inaugurato il nuovo percorso di visita dell'Area Archeologica, agibile ai portatori di handicap fisico, non vedenti e ipovedenti.
Area Archeologica - Museo Civico Archeologico
Via Portigiani, 1 - Fiesole
Orario di apertura: tutti i giorni 9.30/19
Ingresso euro 10 biglietto cumulativo per tutti i musei fiesolani; ridotto euro 8; tutti i week end ingresso gratuito per i residenti a Fiesole; ingresso gratuito tutti i giorni per gli over 65 residenti a Fiesole.