Maurizio Deoriti
Vita D'Erchia
Gabriella Gherardi
Mauro Matteucci
Elena Montanari
Filippo Muzii
Silvia Parma
Zap&Ida
Il Graffitismo pittorico a Bologna. Nove amici e la loro arte. Maurizio Deoriti, Vita D'Erchia, Gabriella Gherardi, Mauro Matteucci, Elena Montanari, Filippo Muzii, Silvia Parma, Zap&Ida sono i protagonisti della rassegna ideata dal compositore e pittore Maurizio Deoriti.
Il Graffitismo pittorico a Bologna.
Nove amici e la loro arte: questo è alla base di "Graffity" la mostra dedicata al graffitismo pittorico bolognese che sabato 14 aprile animerà le Sale Eventi di artArt. Maurizio Deoriti, Vita D’Erchia, Gabriella Gherardi, Mauro Matteucci, Elena Montanari, Filippo Muzii, Silvia Parma, Zap&Ida saranno i protagonisti della rassegna ideata dal compositore e pittore Maurizio Deoriti, in arte IOP.
Scrive Gabriella Gherardi: "Tempo fa, Maurizio Deoriti fantasticava di Iopterapia, una pratica facile e immediata – diceva - per disegnare, pensare e creare: con solo dieci minuti al giorno di applicazione il segno di ognuno di noi può diventare naturale ed espressivo. Deoriti nel 1990 ha iniziato a disegnare una storia, per gioco, perché gli andava: quella storia ancora continua e si è fatta grande diventando molti quadri. Il personaggio principale lo ha chiamato IOP e rappresenta il nostro Io (IOP sono anche tre tasti vicini sulla tastiera del PC). A IOP che è anche principio maschile, si è aggiunta PRIMA, il principio femminile. Entrambi i personaggi cambiano atteggiamento con molta rapidità. (contenti, scontenti, arrabbiati, spaventati, perplessi…). Completa il tutto il Pesce Magico ovvero il principio ispirativo, il Pesce Magico vola come volano i nostri pensieri e le nostre intuizioni. IOP, PRIMA ed il Pesce Magico possono vivere in uno spazio immaginario e sospeso (di solito, in Deoriti, giallo) oppure questo spazio si può caratterizzare come paesaggio, naturale, di città, di casa. Tutto si può animare, gli alberi diventano antropomorfi ma anche le rocce, le nuvole e i palazzi possono avere un volto che sorride o esprime. Infine il bisogno dell’Assoluto può essere rappresentato, anche in maniera molto semplice. Tutto quanto parla, comunica e pensa insieme a noi. Crede Deoriti, che dentro la biblioteca della nostra fantasia ci sono tante creature che aspettano la nostra matita. Per ogni stato d’animo possiamo provare a disegnare, e il tempo e la pratica porteranno a rappresentazioni di quello che ci accade e ci aiuteranno a vedere la nostra emotività con ironia (…).
Così, nel pensare ad una mostra collettiva, Maurizio Deoriti ha voluto coinvolgere un gruppo di amici, alcuni già provetti in campo pittorico, altri "dilettanti", spinti però dalla voglia di provare.
E’ nato in questo modo il Graffitismo Pittorico Bolognese, che prende il nome da quel movimento sorto all’inizio degli anni Settanta, del quale fece parte lo statunitense Keith Haring (1958-1990).
Lontana da idee commerciali, la mostra "Graffity" vuole essere, più che altro, la dimostrazione plateale di un gioco fra amici, dal quale risulta (scrive Pierangela Ezzis per l’occasione): "(…)un interessante insieme di opere, alcune dai tratti semplici ed essenziali, altre più ambigue ed enigmatiche, dai colori sgargianti alle note poetiche". Opere in cui, continua la Ezzis: "(…) prevale una creatività istintiva, tipica di questa espressione artistica (…)". Sabrina Bagatta
Inaugurazione: sabato 14 aprile - ore 18,30.
Sale Eventi artArt
Via Casoni, 16/2 - Bologna
Orari della mostra: dal lun. al ven. dalle 8,00 alle 13,00, dalle 15,30 alle 19. Giovedì: 8,30-13. Chiuso domenica.
Ingresso libero.