Antonio Cagianelli
Karim Rashid
Elsa Milani
Valentina GIovando
David Palterer
Maurizio Vetrugno
Stefano Rovai
Paola Colombari
L'esposizione e' incentrata sul tema della liberta' ed ospita lavori di artisti e designer. Le opere sono improntate ad un linguaggio astratto-materico, dove elementi frammentari diventano arredi-puzzle tra il serio ed il faceto.
Collettiva
a cura di Paola Colombari
S'inaugurerà presso la Edizioni Galleria Colombari il 18 aprile in occasione del
Salone del Mobile la mostra "REBEL " esposizione dal titolo sovversivo incentrato
sul tema della liberta; libertà dalle leggi della natura e dalle leggi della storia ,
attraverso la cristallizzazione contronatura dell'effimero e attraverso l'esaltazione
delle minoranze e delle differenze.
"Le minoranze sono sempre state oppresse e annullate dal potere costituito in tutte
le loro forme di espressione" asserisce Antonio Cagianelli, uno dei designer di
riferimento di questa nuova corrente-non corrente , si é parlato infatti spesso di
"sofferenza della differenza" nelle sue creazioni a proposito dei suoi vetri "eresie"
ed ora in questa collezione "The house of rebel spirit" mette in scena un altro
aspetto della ribellione storica: il tavolo Rock, la sedia ed il tappeto Rebel segnano
il nostro contemporaneo dei graffiti , ultima forma di espressione contestataria
dopo la contestazione di massa degli anni 70 in cui si aveva un fronte ben preciso
e compatto e un obiettivo a senso unico.
La mostra sottolinea una nuova forma espressiva attraverso il linguaggio astrattomaterico
caratterizzato dalla cultura HIP HOP , dove elementi di frammenti diventano
arredi-puzzle tra il serio ed il faceto, tra etica e realtà.
Anche il noto designer Karim Rashid affronta il tema con coraggio con la sedia
Aitali K2- Ikon ed alcune Prints per YaYo Design , nato al Cairo di sangue misto
egiziano-canadese, designer ed artista internazionale ha sempre dato ai suoi progetti
una forte valenza di sensibilità verso il tema " della democrazia " come segno
sociale atto a cambiare l'atto estetizzante, destinato a tutti e a nessuno, anche il
suo remake spesso ispirato agli anni '70 ne caratterizza l'uso verso un nuovo tentativo
di lettura informale per le masse.
Valentina Giovando presenterà l'opera T.1.9.5.0 Omaggio al tibet . Se all'esterno
dell'opera i segni e i simboli raccontano la bellezza e l'alterità di un luogo reale e
mitico al tempo stesso, all'interno gli oggetti , un ascolto, un immagine elaborata
dall'artista farà riflettere sul dolore dell'esilio e l'oppressione del popolo tibetano.
Elsa Milani presenterà un piatto HIP HOP che fa parte della sua ricerca sul
design primario, in particolare sulla luce, iniziata nel lontano 1985 a Domus
Academy , il prototipo rappresenta il suo concetto di design esibito qui in un’
ammiccamento ironico al design –arte,la perfetta metafora di tutto ciò che è vitale
e ribelle; vi sarà anche un'opera di video- arte dedicato alla trasgressione con
testimonianze storiche di personaggi della cultura post moderna come : Ettore
Sottsass, Alessandro Mendini Pierre Restany, Andrea Branzi.
L'artista Maurizio Vetrugno invece attraverso le sue opere d'arte di quadri tutti
ricamati , come
le opere in mostra Iggy Pop e Valladine Sane che si rifanno alle copertine dei
dischi a trentatrè giri,musica anni '50,'60,'70 suoni ed immagini in genere popolari
crea attraverso il linguaggio espressivo del ricamo la sua espressione salvifica, la
sua ricerca a sottindere con la sua opera-ricamo " proprio un'epoca,il passato,la
storia,e con essa le identità collettive, il gusto e la comunità che lo elabora e legittima,
o per lo meno la tensione ad esso, alla sua ricostruzione.
Come dire la tensione
al senso,al superamento della frammentazione,della diaspora dei soggetti.
David Palterer presenterà due opere uniche Verde e Adam le'adam Ze'ev
(L'uomo è la volpe dell'uomo) , in quest'iltima tratterà un tema che metterà a nudo
la drammacità dell'uomo che tratta il suo stesso genere umano con crudeltà
"Homo homini lupus est." Il disegno è un filo-fax contro la Guerra nella penisola
Balcanica, in particolare dedicato contro la guerra nella Serbia- Erzegovina.In
mostra ci sarà anche l'opera "La Condanna" una scultura in vetro impiccata al
muro in segno di ribellione contro la pena di morte.
L'artista - grafico Stefano Rovai con la sua opera "Affinchè chiunque lo avesse
incontrato non lo uccidesse" un Volume realizzato per il Comune di Firenze in
occasione dell'istituzione della festa regionale toscana contro la pena di morte;
risale infatti al 30 novembre 1786 l'abolizione della pena di morte inToscana per
volontà del Granduca Pietro Leopoldo.
Il Granducato fu il primo stato al mondo a indire l'abolizione, in mostra un Poster
autoprodotto sarà ispirato alla celebrazione.
La mostra "REBEL " si vuole connotare come una mostra - ricerca verso l 'ultima
forma di reazione all' "horror vacui" e all' impotenza del cambiamento : popolare
il vuoto di segni ,di espressioni che riescano per un momento a creare un 'esistenza
e un 'identità alla marginalità.
Come dice Antonio Cagianelli "É una contraddizione tra un 'illusione di libertà e
una prigionia effettiva che esclude in genere le minoranze dalla partecipazione
sociale e che le confina in una sorta di prigionia"esterna","all 'aria aperta",cioé ai
margini della città e della storia".
inaugurazione 18 aprile 2007
Edizioni Galleria Colombari
via Maroncelli, 10 - Milano
Ingresso libero