Lividi. Paesaggi in divenire, spazi implosivi, ambienti tra caos e futuro. Donne giovani e belle che lottano, resistono, combattono. Ragazze su tacchi alti che si dimostrano il vero 'sesso forte'. Questo l'immaginario dell'artista, che presenta una ventina di opere recenti. A cura di Gianluca Marziani.
Lividi
a cura di Gianluca Marziani
Paesaggi in divenire, spazi implosivi, ambienti tra caos e futuro
Donne giovani e belle che lottano, resistono, combattono
Ragazze su tacchi alti che si dimostrano il vero “sesso forte”
Luisa Raffaelli ci trasferisce in un giorno di ordinaria follia, tra camere da pura nevrosi dickiana, strade dal pathos montante, città apocalittiche che pulsano per tasso adrenalinico. A dominare ogni scena sempre una singola donna, sottolineando coi suoi gesti il punto di tensione emotiva e il climax carico degli eventi. Ragazze con il loro corpo esibito, il loro erotismo involontario ma consapevole, con gli abiti e accessori da vera femmina: tutto per ribaltare l’archetipo sessuale e mostrarci una “cattiveria” necessaria dentro un mondo ormai impazzito. E’ un viaggio attorno alla “divisa” d’ordinanza del gender, ultima epidermide artificiale con cui la donna alimenta il proprio “ruolo” sociale nonchè la sua ambizione ulteriore, il suo scatto di dominio consapevole.
Un percorso fotodigitale nella città del futuro ma anche nelle realtà ormai catalizzanti del presente. Pensiamo a Libano, Israele e Palestina, ai luoghi in cui civiltà e conflitto convivono dentro una ricerca spasmodica di normalità. Pensiamo ancora una volta al potere immaginifico e veggente degli artisti, unico radar che visualizza l’eccesso di realismo dentro le fluide dinamiche del quotidiano. Luisa Raffaelli immagina un mondo conflittuale e definitivo, un posto difficile dove solo alcuni resistono e lottano. Una realtà instabile e mai risolta, una sorta di sismografo abitabile dove gli occhi e i muscoli non possono fermarsi mai.
La galleria Contemporanea presenta oltre venti opere che appartengono alla nuova fase visuale dell’artista. Immagini dal raffinato bianconero che si accendono di colore soltanto in alcuni frammenti, proprio come fece Steven Spielberg nel suo drammatico “Schindler’s List”. Un fuoco, una chioma di capelli, una televisione, una macchina, un cielo… elementi che catalizzano l’attenzione, determinando spostamenti del senso narrativo, inserendo indizi, creando nuove angolazioni dello sguardo.
Inaugurazione 21 aprile 2007
Galleria d'Arte Contemporanea
via Tommasi, 27 - Pescara
Ingresso libero