La mostra di Luca Diffuse, Daniel Egneuse e Mariella Tesse inaugura lo spazio espositivo. La street art piu' poetica e nascosta incontra la ricerca creativa in architettura. Spazi pubblici, edifici e stanze della metropoli contemporanea raccontano nuovi comportamenti, stili di vita e sogni ad occhi aperti attraverso cui le persone interpretano i media, la moda e l'intrattenimento digitale.
La città di Palermo
e
la galleria EXPA di Palermo (sede Off della Triennale di Milano)
inaugurano:
PaLab
con la mostra
LA CITTA’ INTIMA
LUCA DIFFUSE - DANIEL EGNÉUS - MARIELLA TESSE
La street art più poetica e nascosta incontra la ricerca creativa in architettura. La Città Intima percorre spazi pubblici, edifici e stanze della metropoli contemporanea raccontando nuovi comportamenti, stili di vita, i sogni ad occhi aperti attraverso cui le persone interpretano i media, la moda e l’intrattenimento digitale esibendosi nella vita di tutti i giorni.
GLI AUTORI:
Luca Diffuse, definito il Wu Ming dell’architettura italiana. Tecnologie digitali, nuovi comportamenti, linguaggi artistici sono i temi della sua ricerca.
Daniel Egnéus, artista svedese. Ha creato lo stile "quotidiano-straordinario". I suoi lavori guadagnano crescente attenzione da parte di pubblico e collezionisti, da Tokyo a New York, Berlino, Londra, Stoccolma.
Mariella Tesse, architetto. Premiata in numerosi concorsi. Cool hunting e cantiere avvicinano la pratica architettonica ad una bellezza contemporanea.
SERIE ESPOSTE:
NIDI (nesting the city), 2006.
Lo spazio pubblico non ha più le prestazioni adeguate ad essere ancora il luogo dell’incontro e del confronto. Sorpassato in questo da tecnologie semplici e disponibili come l’inevitabile dotazione personale di blog + myspace + flickr + del.icio.us + YouTube, che consente la ricostruzione e la comunicazione di una propria identità e di una propria struttura di relazioni. Le traiettorie della comunicazione sono sufficienti a definire le possibilità ed il concetto di spazio pubblico. Questa fascia di spazi a bassa manutenzione, non codificati, interstiziali ma fertili in termini di uso offre i luoghi in cui si svolgono prove e messe in scena di comportamenti ed ambizioni visive personali. L’immagine più adeguata ad esprimere il potenziale dei comportamenti delle persone verso gli spazi pubblici è quella del volo poetico ed assurdo del 19enne Mathias Rust. Il pilota dilettante partito nel 1987 (ultimi anni della guerra fredda) da Helsinki per atterrare con il suo Cesna sulla piazza rossa di Mosca. Su Maporama fanno 1127 chilometri passati ad evitare i mig sovietici.
IL MUSEO INTIMO (the intimate museum, a behaviour building), 2007.
Un edificio speciale, dove le ragazze possono registrare i propri comportamenti privati e muoversi tra quelli lasciati dagli altri. Kazuyo Sejima aveva già offerto un behaviour building con l’allestimento del padiglione giapponese alla Biennale di Architettura di Venezia del 2000. Raccogliendo i lavori di Kosuke Tsumura, Hellen van Meene, Yayoi Deki, La città delle ragazze aveva fermato in un istante la cultura visiva contemporanea giapponese. Una architettura che possiede l’inclinazione femminile a dialogare con la bellezza, è questo il format che ci interessa. Questa tipologia architettonica è necessaria alla città così come le scuole o le stazioni dei pompieri. Ogni nuova edizione di Sim City dovrebbe offrirla tra le dotazioni di partenza.
IN A ROOM, 2007, di Daniel Egnéus.
Nella contrattazione tra l’intimità della propria abitazione e l’anonimato appena più esposto consentito dagli spazi pubblici si costruiscono nuovi stili di vita. La casa attrae e l’intrattenimento rivela la sua etimologia da bondage: ci si lega/collega per subire il piacere, le persone migrano nei videogiochi. L'intimità con i pc e con l'intrattenimento digitale possono costruire atteggiamenti ossessivi e termini come geek, nerd hanno ora connotazioni positive. La morbosa capacità di concentrazione mediata dalla tecnologia diventa fashionable. Attualmente in Giappone oltre 900.000 giovani vivono periodi di autoreclusione nella propria stanza che durano da qualche mese ad alcuni anni. Post-adolescenti che dormono di giorno e sono legati di notte all’intrattenimento digitale di ps2/xbox/pc; semisepolti dal packaging del cibo spazzatura e dai portacenere colmi; l’immaginario erotico indirizzato verso pornostars virtuali o verso comunicazioni 160*120 pixel da mms o webcam. Pubblicato solo in Giappone, attualmente il videogioco per ps2 più diffuso è RoomMania. La trama è semplice: il giocatore controlla un personaggio che passa il tempo esclusivamente nella propria stanza ed in tempo reale. In alto ed al centro della schermata il numero di giorni di isolamento del tutto corrispondenti ai giorni passati a giocare. Daniel Egnéus disegna una contemporaneità tanto cutting edge quanto emarginata nelle sue ambizioni culturali ed artistiche. Daniel sovraccarica i suoi interni di un campionario infinito di accessori digitali, post-ikea, sneakers, raccogliendo in una sola immagine intere annate dei migliori blog di cool hunting.
VERRANNO INOLTRE ESPOSTE LE SERIE:
RAGAZZE , 2006, di Daniel Egnéus.
La declinazione di intimità che ci ha interessato nella realizzazione della mostra è quella generata dai pensieri e dai comportamenti delle ragazze. Oltre alla sensibilità immediata che consente alle ragazze di non allontanarsi mai troppo da una idea personale di bellezza, pensiamo che le ragazze abbiano portato altri contributi, anche insicuri ed incerti, come quelli presenti nel giardino segreto di una adolescente.
SAFARI, 2006.
La serie Safari nasce da un progetto architettonico di Also Available Architecture per uno showroom di Tokyo rielaborato da Daniel Egnéus. Gli esotismi, la négritude, l'attrazione africana che catturarono la cultura europea all'inizio del novecento tornano in backstages surreali affollati da animali della savana.
Immagine: Safari, 2006
press: Lucia Bosso luciabosso@gmail.com
Informazioni:
http://www.alsoavailable.net
http://www.danielegneus.com
Opening giovedi 3 maggio 2007 ore 19
Interverranno:
Diego Cammarata, sindaco di Palermo
Nicola Leanza, assessore regionale beni culturali
Mario Milone, assessore al centro storico
Nino Bevilacqua, presidente autorità portuale
Luca Cordero di Montezemolo
Philippe Daverio, critico d'arte
Gianfranco Miccichè, presidente ars
Demetrio Paparoni, critico d'arte
Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano
PaLab, via Fondaco, Palermo
(Albergheria, fra via dei Biscottari e via Porta di Castro)
martedì- domenica 10/13-16/24
ingresso libero