Antologica. Esposte 15 sculture e 50 dipinti di grande formato che segnano le tappe evolutive della sua carriera, divisa tra l'umorismo e il temperamento ludico delle figure scolpite e la drammaticita' inquietante dei paesaggi dipinti su tela. A cura di Nicola Micieli.
Antologica
a cura di Nicola Micieli
Sarà inaugurata sabato 5 maggio la mostra antologica di Rinaldo
Bigi. Le sale espositive di Palazzo Mediceo ospiteranno le opere del pittore e
scultore toscano, conosciuto in tutto il mondo per le sue figure dal forte
temperamento ludico ed emotivo. 15 sculture e 50 dipinti di grande formato che
segnano le tappe evolutive della carriera del maestro, divisa tra l'umorismo
plastico delle figure scolpite e la drammaticità inquietante dei paesaggi su tela.
Un doveroso tributo che l'Amministrazione Comunale di Seravezza rende ad uno dei
pochi artisti capaci di coinvolgere i sensi, l'intelligenza e le emozioni con un
sapiente accostamento di materiali e colori in continuo, apparente, contrasto.
Nato a Pietrasanta, Bigi ben conosce la bellezza e le difficoltà del denso marmo e
del rigido bronzo, che tratta con grande rispetto e straordinaria familiarità.
Consapevole della forza che si sprigiona dall'accostamento di due materiali così
diversi, realizza sculture che, nonostante la loro ieratica staticità, sembrano
pronte a cambiare posa e azione ad ogni girar d'occhio. Come i personaggi dei
cantastorie, le figure di Bigi - solari e astuti assemblaggi di forme disparate -
trasmettono con vigoroso umorismo ed esuberante fantasia, un candore soltanto
apparente: l'inganno e lo stratagemma fuorviante sono spesso usati da Bigi per
ricordare che nella vita niente è mai come appare e che dietro la favola più bella
si può nascondere la tragedia più amara, nella vita e nell'arte. Da qui la necessità
per lo scultore di calare le sue grandi opere nell'esperienza, collocandole negli
spazi urbani, con i quali quotidianamente interagiamo, ci confrontiamo, e ci
orientiamo.
Di tono opposto le opere di Rinaldo Bigi pittore. I grandi pastelli, pur mantenendo
il suo inconfondibile stile, sorprendono per l'inquietante visione notturna
dell'esperienza umana. Tele cariche di angoscia in cui le figure, collocate in
paesaggi lontani dalla nostra esperienza, sembrano dare voce alle incertezze e alle
paure. I pastelli sono introspettivi, richiamano i momenti di solitudine, ed
interrogano sulle misteriose ragioni della mente.
Il passaggio dai pastelli alle sculture è liberatorio per lo spettatore, che si
sente liberato dalle angosce e rafforzato dal vigore di un ottimismo che non è
risultato di una battaglia interiore vinta, ma di una nuova e pacata visione
dell'uomo nel suo mondo.
Inaugurazione: sabato 5 maggio ore 17.30
Palazzo Mediceo
via XXIV Maggio, 22 - Seravezza (LU)
Orario: 15.00 -19.30 (lunedì chiuso)
Ingresso: intero euro 5 - ridotto euro 3