Pieghe, flussi, pensieri in bocca. Protagonista della ricerca artistica della seconda meta' del XX secolo, dal 1959 Baruchello ha considerato l'arte come sperimentazione radicale. Attraverso l'uso di media e tecniche diverse, ha praticato la pittura, l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l'azione. In mostra opere realizzate dagli anni '70 a oggi. Nell'ambito del Festival di Filosofia.
Pieghe, flussi, pensieri in bocca
a cura di Paolo Fabbri
Il 9 maggio, nell'ambito del Festival della Filosofia, si inaugura presso
il Foyer dell'Auditorium Parco della Musica la mostra di Gianfranco Baruchello dal titolo
Pieghe, flussi, pensieri in bocca, a cura di Paolo Fabbri.
Protagonista della ricerca artistica della seconda metà del XX secolo,
dal 1959 Baruchello ha considerato l'arte come sperimentazione radicale.
Attraverso l'uso di media e tecniche diverse, ha praticato la pittura,
l'oggetto/assemblage, la scrittura, la poesia, l'azione.
In mostra grandi opere realizzate dagli anni Sessanta a oggi. Un quadro
di circa 15 metri, opere su alluminio, un assemblaggio dal titolo La
grande biblioteca, alcuni oggetti realizzati con giornali piegati e
incollati su tavole di legno, sono affiancati da una serie di film e video
degli anni Sessanta e recenti. Il titolo rimanda ad una concezione dello
spazio, del pensiero attraverso il fare immagini, dell'arte che per
Baruchello è ricerca di punti di crisi, articolazione di un processo che
si genera attraverso lo spostamento, il situarsi sui bordi delle cose, ai
confini del comprensibile. Tra derive e continui ritorni al senso, le
immagini, gli oggetti, lo spazio di un quadro di Baruchello è
disseminazione dell'identità, ipotesi sui suoi decentramenti, movimento di
punti, angoli e pieghe tra i quali cercare una tensione, una forza che
resti traccia piuttosto che forma definita. Nei film e nei video la
riflessione è su concetti, su ipotesi continuamente da verificare.
L'aspetto di critica e denuncia più esplicito nei film degli anni
Sessanta, diviene meno evidente tuttavia ricompresso in una riflessione
alla radice stessa del divenire del tempo, sulla durata, sulle possibilità
di pensare lo spazio. Il linguaggio (immagini, parole, gesti) è dunque per
Baruchello continua ricerca di una articolazione tra mente e corpo, tra
pensare e sentire.
Promosso dal Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali
Il 13 maggio Gianfranco Baruchello interverrà inoltre alla tavola rotonda
organizzata all'interno del Festival di Filosofia in corso presso
l'Auditorium Parco della Musica.
Festival della Filosofia
dal 09/05/2007 al 13/05/2007
"Confini", è il tema della seconda edizione del Festival della Filosofia, evento inserito ormai di diritto tra gli appuntamenti annuali più importanti per la vita culturale di Roma. Confini: dalle barriere naturali ai confini politici, il confine è una demarcazione, qualcosa che separa, qualcosa che unisce. Ma il confine è anche un limite, un freno, qualcosa che definisce o rende indefinibile. Qual è il confine tra la vita e la morte? Qual è la finis terrae? Il limite? Lo spartiacque? Chi sconfina l’altro? Questo accattivante tema sarà sviluppato nei suoi aspetti più strettamente filosofici ma anche scientifici, artistici, religiosi, politici, sociologici con interessanti sconfinamenti nella letteratura, nella scienza, nello spettacolo, nell’arte.
E' in edicola la rivista MicroMega con uno speciale dedicato alla prima edizione del Festival della Filosofia "Sconfinatamente".
Ufficio stampa Musica per Roma
tel. 06-80241574 - 231 - 228 ufficiostampa@musicaperroma.it
Inaugurazione: 9 Maggio, ore 19
Auditorium Parco della Musica
viale Pietro de Coubertin, 30 - Roma
Orario tutti i giorni dalle 11 alle 20, domenica dalle 10 alle 20
Ingresso libero.