La mostra presenta due gruppi di opere, i legni degli anni 90 e le piu' recenti tele con PVC. Un dialogo fra opposti: il Naturale con il legno, l'Artificiale con l'atmosfera algida del bianco e nero.
I legni, la plastica
A cura di Cristian Moncada
La ArtConductor presenta negli ampi spazi del Connie Douglas, neonato locale
milanese dagli echi avanguardisti statunitensi, un' occasione preziosa per
conoscere da una prospettiva inusuale il lavoro dell'artista milanese Paola
Fonticoli. La mostra presenta due gruppi di opere, i legni degli anni 90 e
le piu' recenti tele con PVC. Un dialogo fra opposti: il Naturale con il
legno, la creta diluita e amalgamata alla pittura, il nero morbido del
carboncino da una parte; l'Artificiale con l'atmosfera algida del bianco e
nero, i colori acrilici, i pennarelli e la plastica (PVC) che avvolge le
tele, dall'altra.
Nei dieci anni che separano le opere della prima serie da quelle pi recenti
non è successa, in realtà, nessuna vera rivoluzione. Dal caldo si è passati
al freddo, dalla corposità del legno alla leggerezza della pellicola in PVC.
Ma ciò che si mantiene salda e costante è l'urgenza del mondo poetico dell'
artista, la sua curiosità, la sua peculiare voglia di conoscere facendo, la
manipolazione giocosa, seppure controllata, di un'ampia varietà di
materiali. Lo spazio per eccellenza rimane quello della superficie
bidimensionale che, nella sua natura ambivalente, permette la creazione
infinita di nuovi orizzonti.
Nel 1984 Paola Fonticoli si diploma in Pittura presso l'Accademia di Belle
Arti di Milano; l'anno seguente la Nuova Prearo Editore pubblica la sua tesi
di Storia dell'Arte dal titolo Achille Bonito Oliva - La critica dell'arte
come arte della critica. Inizia anche l'attivitˆ espositiva: dal 1985
partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero (tra cui: XI
Quadriennale - 1986 Roma; 40° Premio Michetti - 1987; Premio Internazionale
FIAR - 1991; “Indipendent explorations” - 1994 New York; “Arte 90 a
Milano-Materazioni-Nuovi materiali” - 1995; “Liber-azione” - 2001 Torino;
“Visione interiore - Il senso del presente nella pittura italiana” - 2002;
L'Omaggio a Enrico Della Torre - 2004 Bellinzona; “Generazione anni ‘60” -
2005; “Collettiva” - 2006 Bonn). Dell’85 è anche la prima mostra personale
(Gall. Grazia Terribile) cui seguono: Rio de Janeiro (‘87 Gall. Saramenha),
Kyoto (‘91 Sawai Keiko Gallery), Parigi (‘92 Gall. Janos) oltre a quelle in
Italia: Verona (‘87 Gall. Fuxia Art), Milano (‘89/’91 Gall. Gariboldi),
Mantova (‘92/’96 Gall. Corraini), Venezia (‘99 Gall. A+A), Alessandria (2003
Il Triangolo Nero), Ascoli Piceno 2004 (L’Idioma - Centro d’Arte).
Hanno scritto di lei: Loredana Parmesani, Rolando Alfonso, Claudio
Cerritelli, Barbara Tosi, Francesca Alfano Miglietti, Achille Bonito Oliva,
Reynaldo Roels, Federico Morais, Wilfried Skreiner, Luigi Meneghelli, Elio
Grazioli, Maria Campitelli, Paolo Balmas, Lórànd Hegyi, Martina Corgnati,
Shaun Caley, Giovanni Joppolo, Grazia Quaroni, Phoebe Tait, Flaminio
Gualdoni, Luisa Elia, Bruno Bandini, Girolamo Melis, Enzo Di Martino,
Giorgio Bonomi.
Connie Douglas residence
Via bordighera, 15 - Milano
Ingresso libero