Il Palazzo delle Papesse prende parte all'evento La citta' aromatica organizzando un nuovo appuntamento del ciclo espositivo Pianeti. Alle 18.00 verra' inaugurata The Age of Wonders un'iniziativa espositiva con cui il Palazzo delle Papesse prosegue lo scambio fra giovani artisti, istituzioni e spazi cittadini gia' avviato con il ciclo Pianeti.
The age of wonders
Il Palazzo delle Papesse prende parte all'evento La città aromatica
organizzando un nuovo appuntamento del ciclo espositivo Pianeti.
Venerdi' 24 agosto alle 18.00 verrà inaugurata The Age of Wonders
un'iniziativa espositiva con cui il Palazzo delle Papesse prosegue lo
scambio fra giovani artisti, istituzioni e spazi cittadini già avviato con
il ciclo Pianeti. L'iniziativa darà infatti a tre giovani artisti senesi
l'opportunità di confrontarsi con gli spazi pubblici della propria città . Le
tre installazioni ribadiscono la centralità del gesto artistico e il valore
dell'opera contemporanea nei confronti dello spazio pubblico senza voler
assumere alcuna enfasi retorica e monumentale. Con le loro opere i tre
artisti invitano lo spettatore a rileggere categorie estetiche, esperienze
d'arte e stereotipi aprendosi alle nuove forme della sensibilità e del
linguaggio artistico attuale.
Filippo Frosini ha ideato un manifesto destinato agli spazi per le pubbliche
affissioni. Il manifesto raffigura un cuore composto di lamine di rame
rivettate le une alle altre e circondato di spine dello stesso materiale. I
rivetti sono ruggini e la superficie del rame è coperta di patina e
incrostazioni, come se su di essa si fossero depositati i segni del tempo.
Il cuore oltre ad essere un'iconografia personale è un'immagine che si
aggancia all'iconografia sacra e profana, dal sacro cuore ai cuori di Jim
Dine Contemporaneamente tuttavia, la scelta di riprodurre l'opera in
numerosi manifesti è un modo per confrontarsi sullo stesso piano,
letteralmente, con le immagini effimere e superficiali della pubblicità .
L'opera ribadisce l¹importanza della durata nel tempo e dunque della memoria
nella creazione artistica, ma non si chiude in se stessa, scegliendo invece
di mettere la propria natura tradizionale in gioco nel confronto con le
immagini della contemporaneità .
Francesco Carone ha creato un metro da sarta lungo venti metri e largo in
proporzione in PVC, materiale di cui i metri da sarta sono fatti
abitualmente. Il metro penderà svolto da una delle terrazze del Palazzo
delle Papesse. I numeri progressivi che segnano le misure sono stati
sostituiti dall'artista con formule o simboli che ad essi equivalgono. Le
formule, tratte da linguaggi diversi, dalla matematica, dalla musica, come
dall'alchimia non sono di immediata interpretazione; cosi', ad esempio il
simbolo chimico dell¹elio sostituisce il 2 e un triangolo sostituisce il 3.
Per utilizzare il metro, per prendere la misura delle cose, è dunque
necessario 'essere edotti', possedere un sistema di riferimento. In caso
contrario il metro apparirà insensato e inservibile. Lo stesso rischio di
apparire inutile agli occhi di chi non possieda gli strumenti per
'misurare', corre non solo il metro come strumento, ma come opera, e con
esso le opere d'arte in generale. Il rifiuto dell'opera puo' dunque essere la
spia della sua incomprensione.
Christian Posani costruirà in piazza Sant'Agostino una camera ottica in
muratura. A differenza delle tradizionali camere ottiche tuttavia, l'opera
di Posani invertirà il rapporto fra oggetto dell'osservazione e osservatore.
L'oggetto sarà collocato all'interno della camera ottica e la sua immagine
sarà proiettata su di un vetro smerigliato e sarà visibile dall'esterno. La
costruzione sfrutterà dunque il principio della fotografia per dare luogo ad
una proiezione continua, ad una sorta di video essenziale che sarÃ
interrotto solo dal calar del sole per riprendere all'alba.
L'opera farà dialogare passato e presente, primordi dell'immagine meccanica
e contemporaneità del video d'artista sottolineando la contiguità fra forme
espressive ormai apparentemente distanti.
Le modalità espositive nonché i luoghi scelti dai tre artisti innescano
anche un dialogo serrato con la politica culturale recente della città che
ha visto accelerare il confronto con il linguaggio contemporaneo dell'arte e
le sue più significative manifestazioni. Mentre il lavoro di Francesco
Carone trova nel Palazzo delle Papesse la cornice ottimale per ridefinire
una giusta etica nel rapporto tra istituzioni, Christian Posani ritorna ad
occupare piazza sant'Agostino nel punto in cui il confronto tra città e arte
contemporanea si è fatto più critico allorché Tony Cragg aveva qui esposto
la scultura che oggi si trova agli Orti dei Tolomei. Fillippo Frosini offre
al consumo di migliaia di sguardi il proprio cuore, la propria opera,
invitando ognuno di noi a dedicare maggior tempo e attenzione alle forme
della sensibilità .
Orari
Tutti i giorni
12.00_19.00
Sede
Palazzo delle Papesse,
Via di Città 126,
53100 Siena
Ufficio stampa
Maria Cammelli
Chiara Calciolari
T. +39 0577 220720/21
F. +39 0577 42039