Violenza d'avanguardia. Il titolo e' 'rubato' ad un'espressione usata dai fondatori di Lotta Continua, movimento di estrema sinistra dell'Italia degli anni 70. L'artista avvia una sorta di editing attraverso il riutilizzo di immagini, riferimenti e suoni, questi cut-up e assemblages contaminati compongono la sua mostra site specific.
Violenza d'avanguardia
La Galleria Fonti presenta la prima personale italiana dell’artista Seb Patane.
Patane lavora sul concetto dell’alterazione fisica e mentale.
L’artista opera una sorta di editing attraverso il riutilizzo e la trasformazione di elementi
spesso già esistenti e costruisce nuove narrazioni appropriandosi di immagini che vengono a
volte parzialmente celate. Questo procedimento artistico è una metafora relativa all’idea di
controllo e di possesso e al contrasto tra figurazione e astrazione.
Violenza D’Avanguardia è il titolo “rubato” ad un’espressione usata dai fondatori di Lotta
Continua, il movimento di estrema sinistra dell’Italia degli anni ‘70. Con questa espressione
ambigua Seb Patane avvia implicitamente un discorso fatto di immagini, riferimenti e suoni che
compongono la sua personale site specific per la Galleria Fonti.
Un’immagine di Luigi Bobbio (uno dei fondatori di Lotta Continua) mentre viene arrestato
nel 1968, è alterata e proposta in forma poster/pittorica: l’opera agisce, cosi’, come catalizzatrice
iconica per un’assemblage di suggestioni visive, che si riferiscono più o meno liberamente a idee
di “rivoluzioni” e a quieti o animati conflitti fisici e mentali.
Le immagini selezionate per la mostra sono state prodotte con queste nozioni in mente,
o collezionate da fonti diverse, quali foto di origine vittoriana, copertine di dischi e libri cult.
Questi lavori hanno riferimenti teorici o estetici che vanno dal teatro più povero all’immaginario
pseudo-politico più o meno estetizzante.
La composizione sonora Violenza D’Avanguardia è realizzata in collaborazione con Giancarlo
Trimarchi dei Loozoo, duo di musica elettronica, col quale Patane lavora da svariati anni. Patane
infatti considera il suono sia come parte integrante di certe sue installazioni, sia come ulteriore
strumento per produrre, in una dimensione concettuale sempre più ampia e complessa, cut-ups
e assemblages contaminati.
I vari elementi, decontestualizzati da una trama più intricata, possono interagire o essere
indipendenti.
Seb Patane nasce a Catania nel 1970, vive e lavora a Londra
Tra le mostre personali:Live in Pankow,REC,Berlino; Art Now, Tate Britain, London, 2007; Maureen Paley, London; Imperial,
Bureau, Manchester, 2006; Ha Loo Sin Nation, Lawrence O’Hana Gallery, London, 2004; Christiane, Shoreditch Electricity
Showrooms, London, 2003.
Tra le collettive: Salon Nouveau, Engholm Engelhorn Galerie, Vienna, 2007; While Interwoven Echoes Drip into a Hybrid Body,
Migros Museum fur Gegenwartskunst, Zurich; Beck’s Futures, Touring Exhibition, ICA, London, CCA, Glasgow, Arnolfini,Bristol;
Figure of the Player, The paradox of the actor, Collection Lambert En Avignon, Avignon; Sweet home under white clouds(curatorial
project), Peles Empire, London, 2006; Prague Biennal 2, Karlin Hall, Prague, 2005; The Black Album, Maureen Paley, London;
Contrapop, Vamiali’s, Athens, 2004; Kick it till it breaks,VTO Gallery, London; Pretty little things, The Ship, London; Bootleg,
Spitalfields Market, London, 2003; Sound and vision, Royal Festival Hall, London, 2002; Penny Dreadfuls, VTO Gallery, London,
Unchaperoned, Aroma Project Space, Berlin, 2001; Self service, 5 Years Gallery, London, 2000; Glossy, Milch Gallery, London;
Exhibitionists Festival, ICA, London, 1998.
Immagine: Razzia, fiori pressati su stampa, 21 x 28 cm, 2006
Inaugurazione 23 maggio ore 18.30
Galleria Fonti
via Chiaia, 229 Napoli
orario: dal martedì al venerdì 16.30-19.30
Ingresso libero