Colours in Movement. Nelle sue fotografie si rivela una dimensione sospesa e palpitante del reale, dove i personaggi sono dotati di una propria musicalita' cromatica, e suscettibili di continue variazioni.
Colours in Movement
Potrebbe sembrare il titolo di un musical, ma stiamo parlando di Philip S. Doughty, americano di Chicago che ha scelto di vivere e lavorare in Italia e precisamente in Sicilia, un isola dove tutto ha il sapore di vacanza.
Ed è la vacanza che anima lo scatto fotografico di questo autore, perennemente in movimento nel suo estro creativo, come nella vita, niente ci comunica sensi di apatia o di monotone stasi esistenziali.
In Doughty troviamo quell'essere in viaggio, in fuga dalla routine e dalla frenesia del vivere moderno. Nel segno del movimento e all'insegna di esso viene messa a fuoco l'arte di questo fotografo, che con un semplice scatto di polso imbastisce le sue rappresentazioni, risvegliando l'anima della vita che si cela dietro di esse, non si limita infatti, a catturare scorci ma letteralmente ad animarli, sconvolgendo le regole della staticità della fotografia tradizionale ed esprimendosi con un senso quasi pittorico su un supporto che però non è tela.
L'acqua presenza indiscussa più volte catturata dal suo obiettivo, ha forse la funzione di mediatore fra la luce che si accende di gradazioni cangianti di colore e che viene sentita, vissuta e lui Doughty che misura ogni elemento messo a disposizione dalla natura, un dialogo intimo che registra ora attimi di romanticismo, di nostalgia, o di spensieratezza tipica di un giorno di sole trascorso al mare.
Tutto viene filtrato non con un distacco spesso ricorrente nell'ambito fotografico, dove si tende a immortalare creature o dimensioni perfette o rese tali dall'artificio, non traspare neanche uno sguardo cinico o documentaristico nelle sue immagini, ma si rivela una dimensione sospesa palpitante di vibrazioni di colore con i suoi riflessi, dove all'interno i suoi personaggi, non sono presenze-assenze ma dotati, appunto, di una propria musicalità cromatica, ognuno di loro come Doughty non ha un solo colore, ma più colori suscettibili di continue variazioni, proprio come l'essere l'umano.
Colours in Movement è la personale che porta per la prima volta questo autore a Pietrasanta, con la sfida di catturare ancora una volta, con le sue opere fotografiche, la voglia di apprezzare una condizione esistenziale che provoca movimento, non lo subisce passivamente, sfuggendo a una visione piatta della vita, spesso sottoposta a regole. Tenendo in considerazione l'importanza che può avere ogni colore, che alberga dentro di noi, che incontra-scontra la luce, una luce calda e si anima, così di contorni sfuocati, ora accennati, ora più decisi, sotto l'impulso del movimento, risvegliando, forse un naturale desiderio di avventura. Ogni cosa si muove perchè qualcuno vuole così, non ha senso restare fermi e perdere colore.
Note biografiche di Philip S. Doughty: Vive e lavora fra l'Italia e gli Stati Uniti a New York, si forma artisticamente presso Deerfield Academy nel Massachussets e in California Pomona College.
Vanta numerose mostre le più rilevanti dal 2003 a Venezia, Le quattro stagioni I, Photo District Gallery, Le quattro Stagioni II, Carrandi Gallery New York. Nel 2004 a Colonia, in Germania alla Galleria Schriever, segue a Londra la collettiva Royal Academy of Arts poi a Parigi alla collettiva presso Carrousel du Louvre.
Nel 2006 Water Colours a Santa Margherita Ligure e Portofino Ge presso la galleria Laurin , di nuovo a Colonia presso la Galleria Schriever e a Milano alla galleria d'arte Bianca Maria Rizzi con la personale November.
Apertura mostra 1 giugno 2007
Vernissage 9 giugno 2007
Arte in movimento
Viale G. Oberdan, 10 - Pietrasanta (LU)
Orario: 10-13; 17-19 e 21,30-24,00 e previo appuntamento
Ingresso libero