Spazio Thetis
Venezia
campo Arsenale (Castello 2737f)
041 2406111 FAX 041 5210292
WEB
Doppia mostra
dal 5/6/2007 al 20/11/2007
Inaugurazione ore 17

Segnalato da

Alberta Spezzaferro




 
calendario eventi  :: 




5/6/2007

Doppia mostra

Spazio Thetis, Venezia

Carol Ross: Hortus conclusus. Un'installazione di sculture, una sintesi creativa di geometria e riferimenti al mondo naturale. Le 9 opere applicano l'idioma industriale di acciaio inossidabile e profili taglienti a una gamma di forme ricche di allusioni figurative e paesaggistiche. A cura di Peter Fitz. "Faccia Lei" Le facce come mappe. Una riflessione sui tratti e sui ritratti per costruire una storia. Un progetto del Museo Arterra di Vienna a cura di Elena Agudio.


comunicato stampa

Hortus conclusus

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a cura di Peter Fitz

L'Accademia Fondamenta e il Museo Civico/Galleria Kiscell di Budapest presentano un'installazione di sculture di Carol Ross

''Carol Ross distilla la realtà fisica in una tipologia di fogge mitiche o simboliche e di forme archetipiche con un ricorso minimo a segni indicativi del soggetto dell'opera.'' (Gary Indiana, Intelligent Design: The Art of Carol Ross, Art in America, novembre 2005)

L'arte della scultrice newyorchese Carol Ross è una sintesi creativa di geometria e riferimenti al mondo naturale. Installate insieme per la prima volta, all'aperto, allo Studio Thetis le nove sculture astratte, a grandezza naturale (2002-2006) applicano l'idioma industriale di acciaio inossidabile e profili taglienti a una gamma di forme ricche di allusioni figurative e paesaggistiche. Immerso nell'ampio respiro del parco di Spazio Thetis, il ''giardino chiuso'' che dà il titolo alla mostra non è un luogo circondato da mura o recinzioni, ma piuttosto una sfera dell'immaginazione, un regno teatrale definito dall'intersecarsi dei rapporti formali e narrativi tra le diverse opere.

La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato e con un saggio di Marcia E. Vetrocq, storica dell'arte, critica e autrice di numerose pubblicazioni di arte contemporanea internazionale. Peter Fitz, curatore della mostra, è il direttore del Museo Civico/ Galleria Kiscell di Budapest e ha allestito il Padiglione dell'Ungheria per la 51a Biennale di Venezia.

Immagine: Carol Ross

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Faccia Lei

Un progetto del Museo Arterra di Vienna, a cura di Elena Agudio.

Le facce come mappe. Una riflessione sui tratti e sui ritratti per costruire una storia che è il visitatore a dover leggere. Faccia Lei è uno storyboard, un tentativo e un invito a collegare diversi comportamenti e differenti culture nei linguaggi dell’arte contemporanea.

Le facce corrispondono simultaneamente a espressioni e a impressioni, a comunicazione dialogica e a muta apparenza, a segni e a significati.

Volti ed espressioni raccolti perché possano esprimere un testo in sé, senza bisogno di ulteriori spiegazioni e didattiche. Questo è il senso del titolo della mostra che vuole essere un invito a stimolare il proprio punto di vista personale. L’idea di una folla virtuale nel quale il pubblico è sollecitato a scegliere e a creare una propria teoria di relazioni e di comprensioni, per trovare legami simpatetici e infine per poter costruire i propri collegamenti e le proprie amicizie.

Babele potrebbe essere la soluzione da praticare per il futuro?

Artisti: Wejdan Almannai, Damiano Andreotti, Rob Armory, Akos Birkas, Jakob Bolotin, Benedetta Bonichi, Emilia Burgos, Suzi Chang, Anne Demijttenaere, Gabriele Destefano, Alinka Echeverria, Beatrice Feo, Tarin Gartner, Domiziana Giordano, Antonio Girbes, G.R.A.M., Khosrow Hassanzadeh, Flutura & Besnik Haxhillari, Urs Jaeggi, Kikkos Lanitis, Carolina Larrea, Aroldo Marinai, Jurgen Messensee, Patrizia Guerresi Maimouna, Suncica Perisin Tomijanivic, Lorenzo Petrantoni, Nicola Pucci, Arash Radpour, Ana Rito, Maia Sambonet,
Paola Talbert, Fabius Tita, Mariana Vassileva, Victor Vazquez, Kimiko Yoshida, Santiago Ydaňez, Persefone Zubcic, Xena Zupanic

Faccia Lei sarà ospitata presso lo Spazio Thetis, nell’Arsenale Novissimo di Venezia.

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curated by Peter Fitz

''Ross refines physical reality to a typology of mythic or symbolic shapes and archetypal forms, using minimal signage to indicate a work's subject.'' (Gary Indiana, Intelligent Design: The Art of Carol Ross, Art in America, November 2005).

The art of New York sculptor Carol Ross is an inventive synthesis of strict geometry and natural references. Installed together and outdoors for the first time at Spazio Thetis, her nine lifesize, abstract works (2002-2006) apply an industrial idiom of polished stainless steel and razor-sharp edges to a range of forms that are rich in figural and landscape allusions. Within the broad expanse of the park at Spazio Thetis, the ''enclosed garden'' of the exhibition's title is not a matter of walls or fences but rather a domain of the imagination, a theatrical realm established by the multiple formal and narrative relationships that are at play among the assembled works.

The exhibition is accompanied by a fully illustrated catalogue with an essay by art historian and critic Marcia E. Vetrocq, who has published extensively on international contemporary art. Peter Fitz, the exhibition curator, is the director of the Municipal Gallery/Museum Kiscell, Budapest, and served as the curator of the Pavillion of Hungary during the 51st Venice Biennale in 2005.

Image: Carol Ross

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Faccia Lei – portraits in transition in between medias and cultural areas.

A project from Museum Arterra from Austria, curated by Elena Agudio.

Faces – maps of evidence. Reflecting on them in order to build a reflection the visitor has to read, Faccia Lei becomes a storyboard, an attempt to connect behaviours and cultures in the languages of contemporary comunication.

Faces correspond in the meantime to expressions and impressions, spreading dialogues and outlook, complex personalities or basic structures, signs and significance. Faces and portraits assembled to express a text by itself, needing no further explanation. This is the sense of the title which has to be understood in the ambiguity of Italian language, as an invitation for everyone to take an appropriate personal view point.

The idea of a virtual crowd, in which the visitor is pushed to make up his mind and to invent an own theory of relations and understandings, discovering sympathetic feelings and eventually possible matchings and friendships. Could Babel be the right indication for the future?

Artists: Wejdan Almannai, Damiano Andreotti, Rob Armory, Akos Birkas, Jakob Bolotin, Benedetta Bonichi, Emilia Burgos, Suzi Chang, Anne Demijttenaere, Gabriele Destefano, Alinka Echeverria, Beatrice Feo, Tarin Gartner, Domiziana Giordano, Antonio Girbes, G.R.A.M., Khosrow Hassanzadeh, Flutura & Besnik Haxhillari, Urs Jaeggi, Kikkos Lanitis, Carolina Larrea, Aroldo Marinai, Jurgen Messensee, Patrizia Guerresi Maimouna, Suncica Perisin Tomijanivic, Lorenzo Petrantoni, Nicola Pucci, Arash Radpour, Ana Rito, Maia Sambonet,
Paola Talbert, Fabius Tita, Mariana Vassileva, Victor Vazquez, Kimiko Yoshida, Santiago Ydaňez, Persefone Zubcic, Xena Zupanic.

Faccia Lei will be hosted in Venice in the spaces of Spazio Thetis, a company dedicated to environmental research, located in Arsenale Novissimo. The opening will be on the 6th of June.


Opening h 5p.m.

Spazio Thetis
Castello 2737/f - Venezia
Ingresso libero

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