La mostra mette a confronto i lavori di 2 artisti di diversa nazionalita': Eugenio Percossi, italiano ma residente a Praga, costruisce installazioni dedicate al tema del delicato rapporto tra passato e presente, tra la vita e la morte; Jiri David, sviluppa invece alcune riflessioni sulla situazione sociale e politica contemporanea con differenti mezzi espressivi, dalla pittura alla fotografia, dal video all'installazione.
Eugenio Percossi / Jirí David
a cura di Susanna Horvatovicova
Martedì 26 giugno 2007 alle ore 18:00, il MLAC - Museo Laboratorio di Arte
Contemporanea, Sapienza Università di Roma, inaugura Coming in / Coming out of
life le mostre personali di Eugenio Percossi e Jirí David, un progetto
espositivo italo - ceco, a cura di Susanna Horvatovicova.
Coming in / Coming out of life mette a confronto i lavori di due artisti di
diversa nazionalità: Eugenio Percossi, artista italiano ma residente a Praga
che costruisce installazioni dedicate al tema del delicato rapporto tra
passato e presente, tra la vita e la morte; Jirí David, artista e curatore,
sviluppa invece alcune riflessioni sulla situazione sociale e politica
contemporanea con differenti mezzi espressivi, dalla pittura alla fotografia,
dal video all'installazione.
L'installazione fotografica Cento di questi giorni e il video Perché vivi? di
Eugenio Percossi (Avezzano, 1974), un progetto presentato nel gennaio 2007
nella galleria Estro di Padova, mostra una serie di interviste sul tema della
vita e della morte realizzate dall'autore a persone di diversa età ed
estrazione sociale. Nel lavoro Cento di questi giorni il valore di
testimonianza del ricordo della vita diventa ancora più evidente: ogni
fotografia rappresenta l'immagine di una lapide di un defunto che va dall'età
di un anno a quella massima di cento anni di vita. L'artista ha cercato e
catalogato le lapidi in base alla diversa età della persona morta trovata nei
cimiteri romani. La ricerca ossessionante delle testimonianze diventa per
l'artista un momento di condivisione del lutto di coloro che ricordano i
propri cari, e allo stesso tempo "un memento mori", una riflessione sulla
caducità della vita. Percossi, nella semplice trascrizione di un luogo di
memoria, evita messe in scena "sensazionali" e strumentalizzazioni tipiche
della comunicazione dei mass media, accentuando invece il valore testimoniale
e affettivo degli spazi dedicati ai defunti.
Il ciclo fotografico Daniel di Jirí David (Praga, 1956) è un lavoro a colori
dedicato al figlio dell'artista portato avanti nel corso degli anni '90 fino
ad oggi, riporta l'esperienza personale dell'artista di Praga, l'esperienza di
essere padre. Seguendo passo a passo le orme del figlio, le sue prime
esperienze e viaggi, immortalando Daniel in situazioni familiari, l'autore ha
impresso nel suo lavoro i cambiamenti adolescenziali del figlio, ha guardato
il mondo con gli occhi del figlio. L'obiettivo fotografico diventa uno
strumento d'indagine sul concetto di vita di David, che sembra ribadire come
l'arte possa ancora identificarsi con la vita, ma non possa superarla. La
teatralizzazione di alcuni atteggiamenti del ragazzo deforma e connota
l'evento stesso, giochi infantili diventano giochi mentali che trasmettono
atmosfere di intimità domestica. Le fotografie di Daniel frammentano la
percezione del presente e riportano nuovamente l'immagine fuori del
quotidiano, in una dimensione intima ma allo stesso tempo estraniante che
produce una spirale di ricordi non lineari.
La mostra fa parte del progetto espositivo italo ceco patrocinato
dall'Istituto Culturale Ceco di Roma e dall'Ambasciata della Repubblica Ceca
di Roma, in collaborazione con il MLAC e con il contributo della Regione Lazio
per la ricerca "Applicazione nuove tecnologie multimediali arte
contemporanea".
Inaugurazione: martedì 26 giugno 2007, ore 18
Mlac - Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea
piazza Aldo Moro, 5 - Roma
Orario: Lun - Ven ore 10:00 – 19:30
Ingresso libero