Ciriaco Campus
Piero Mottola
Alberto Zanazzo
Daniele Pario Perra
Cesare Pietroiusti
Lorenzo Brusci
Anna Rita Emili
Pieroni & Riescher
formazero
Matteo Fraterno
Lorenzo Romito
Alberto Abruzzese
Salvatore Aprea
Lorenzo Benedetti
Massimo Ilardi
Emanuele Piccardo
Enzo Scandurra
Bartolomeo Pietromarchi
Fabio Briguglio
Patrizia Ferri
Ipertesti mertropolitani. Un progetto itinerante all'insegna delle interazioni fra arte e architettura e una mostra che non vuole esporre la citta', ma manifestarsi come citta' e funzionare in quanto tale, per cui l'atto artistico ed estetico diventano metafore dell'esperienza urbana. La manifestazione e' promossa da Atac e Metro.Roma con il passaggio in via sperimentale del video nei monitor della metropolitana. Partecipano numerosi artisti e curatori.
Ipertesti mertropolitani
UNDERSTUDIO
progetto itinerante di interazione tra arte e architettura in collaborazione con Fondazione VOLUME!
a cura di Fabio Briguglio e Patrizia Ferri
La manifestazione è promossa da Atac e Metro.Roma con il passaggio in via sperimentale del video
“L’utopia praticabile-ipertesti mertropolitani” nei monitor della metropolitana, che ne evidenzia le caratteristiche
di progetto in transito e di attraversamento che esce dai luoghi deputati e si immerge nella realtà di tutti i giorni.
“Pietralata: back to the future”
Alberto Abruzzese – Pentastudio – Ciriaco Campus
“Making Waves: pulsazioni sonore emozionali a Primavalle”
Salvatore Aprea – Sala 2 Architettura – Piero Mottola
“P. rainbow” Stadio Olimpico
Lorenzo Benedetti – 2A+P – PH.ON
“J.G. Ballard a Parco Leonardo”
Massimo Ilardi – Ma_A – Alberto Zanazzo
“radioDeriva: un progetto di parassitismo urbano” incrocio Terme di Caracalla + rete romana dei semafori
Lorenzo Imbesi – CRO studio – Daniele Pario Perra – Cesare Pietroiusti
"G.R.A.: la città anulare"
Emanuele Piccardo – Anna Rita Emili/Altro_Studio – Lorenzo Brusci/Giardino Sonoro
“Milka: dal Campo Boario viaggio di sola andata”
Bartolomeo Pietromarchi – Lorenzo Romito/Osservatorio Nomade – Matteo Fraterno
“Città nomade permanente per Colli Aniene”
Enzo Scandurra – ma0 + formazero – Pieroni & Riescher
Con L’Utopia Praticabile, Understudio – progetto itinerante all’insegna delle
interazioni fra arte e architettura – si addentra nelle problematiche e nella
complessità relazionale degli ambiti metropolitani, mantenendo fede, così, al
proprio assunto iniziale di attivare sinergie e collaborazioni non solo tra autori,
ma anche fra campi disciplinari diversi, teorici ed operativi, secondo un principio
che ispiri un’arte ed un’architettura come processo e qualità diffusa.
L’iniziativa si incentra su Roma, città da sempre in bilico tra passato e presente,
articolandosi in due momenti: il primo, al MAXXI, con gli autori e la presentazione
diretta dei progetti da loro elaborati; il secondo in un evento espositivo con sede
nel Museo H. C. Andersen (artista che con la collaborazione dell’architetto E.
Hèbrand lavorò sul concetto di utopia in termini realizzabili con l’idea di una
città come luogo permanente di confronto di varie realtà nazionali dove confluissero
necessità produttive e bisogni umani).
Il termine di utopia che la manifestazione vuole rilanciare si addice, quindi, sia
al sogno di Adersen, sia alle operazioni degli artisti e degli architetti, nonché
dei mediatori culturali che vi partecipano, secondo la sua ambigua etimologia:
ovvero come “non luogo” e luogo del compimento della felicità, dove, come in ogni
realtà pianificata, il tutto e la parte dovrebbero essere pensati per il bene del
singolo e della comunità insieme.
L’utopia praticabile pone l’attenzione su quelle problematiche e dinamiche generate
dal continuo modificarsi dell’identità metropolitana, guardando ad auspicabili
trasformazioni sociali responsabili nella prospettiva di una nuova estetica urbana
capace di incidere realisticamente su una riprogettazione delle politiche culturali
nei termini di una nuova sperimentazione.
La manifestazione è un confronto a vari
livelli (attraverso installazioni, progetti, video, fotografie, performance,
documentazioni…) che apre a un’ipotesi di attraversamento tra vari campi
disciplinari attraverso otto gruppi di ricerca che hanno elaborato proposte che
vanno dalla periferia più estrema agli spazi interstiziali o di cerniera fino al
centro della città (che di fatto non ha più un centro), nelle quali il teorico si
interfaccia con l’artista e l’architetto e ne media la relazione: si determina cosi
un serrato confronto che ha dato luogo a progetti, analisi, letture,
interpretazioni, ascolti, ipotesi più o meno percorribili nei termini della
realizzazione, ma tutte praticabili come dispositivi di trasformazione o parametri
di consapevolezza della complessa e problematica realtà metropolitana. L’attenzione
si focalizza sulla plausibilità dello scambio comunicativo, sul concetto di
interazione testato sul campo nelle sue effettive possibilità che si giocano sul
terreno comune di una città concepita non solo come ultima trincea di sopravvivenza,
ma come luogo emblematico di relazione per nuovi orizzonti urbani alla luce della
molteplicità irriducibile della vita e del mondo contemporaneo.
L’obiettivo de L’utopia Praticabile è quello di attivare, attraverso l’auspicabile
anche se complessa integrazione dialettica fra architetto e artista, veri e propri
laboratori di ricerca sul campo, che assolvano le varie ottiche e letture
(sociologiche, urbanistiche, estetiche, antropologiche, poetiche , strutturali…)
della città; di contribuire alla definizione e ridefinizione di spazio urbano, che
significa occuparsi concretamente dei contesti del vivere secondo modalità e termini
flessibili ed in divenire.
Un approccio senza modelli o soluzioni astratte, che non
intende imporre né proporre macrosegni “moderni” arroganti e solipsistici artistici
o architettonici, ma soprattutto proporre soluzioni senza confini in assoluto ed in
particolare fra arte, architettura e urban design. La caduta delle categorie in
quanto tali, ma non delle funzioni, può pertanto fornire indicazioni per una
pacifica rivoluzione socio-spaziale, per una sorta di “ecodesign” globale e
molteplice che tenga conto delle diverse identità storico culturali e delle nuove
differenze che spesso sono interne ad una stessa città.
L’utopia praticabile è una mostra che non vuole esporre la città, ma manifestarsi
come città e funzionare in quanto tale, per cui l’atto artistico ed estetico
diventano metafore dell’esperienza urbana e della condizione molteplice e
desultoria della vita che si manifesta con tratti di alterità spesso indecifrabile e
spaesante. Lo sforzo di scavare in questa alterità, di farla propria e di farci i
conti, accomuna artisti ed architetti portandoli a scavalcare barriere disciplinari
e rispettivi campi di azione proponendo due tipologie d’intervento : l’esplorazione
in termini etnografici o romantici, flaneriani e situazionistici e l’esperienza
collettiva; la metropoli come luogo erratico e della visionarietà e la città come
luogo dell’incontro e dello scontro; lo spazio dello scarto poetico e il luogo
comune del sociale, comprendenti in sé varie possibilità di incroci e
sovrapposizioni.
L’utopia praticabile, rispetto a ciò, non dà soluzioni chiavi in mano, ma fornisce
indicazioni, in qualche caso ribaltando in positivo realtà negative, o attenendosi
alla realtà cruda. Indicazioni tutte da verificare per lo più temporanee e in
transito per una città in cui si addensano conflitti e tensioni che hanno fatto
saltare logiche e parametri ora da riconsiderare alla luce di una metropoli che sta
diventando qualcosa di “altro”, di difficile riconoscimento e collocazione del nuovo
in categorie precise, che siano di sviluppo oppure di degenerazione. La
rivisitazione poetica, la rilettura concettuale dello spazio deve sintonizzarsi
dunque necessariamente con la trasformazione della geografia metropolitana, con le
energie e le esigenze di chi vi abita quotidianamente, secondo un atteggiamento in
linea con le esperienze europee all’avanguardia che interpretano la città come
estensione dello spazio del vivere umano.
La manifestazione è promossa da Atac e Metro.Roma con il passaggio in via
sperimentale del video “L’utopia praticabile-ipertesti mertropolitani” nei monitor
della metropolitana, che ne evidenzia le caratteristiche di progetto in transito e
di attraversamento che esce dai luoghi deputati e si immerge nella realtà di tutti i
giorni.
Ufficio Stampa
dr.ssa Carla Michelli con Fausto Capurro e Bruno Stefanelli tel. 06/32298328 cmichelli@arti.beniculturali.it
con il Patrocinio di:
Ministero dell’Università e della Ricerca
Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Assessorato all’Urbanistica (Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio – Roma Capitale)
Assessorato alle Politiche per le Periferie del Comune di Roma
Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni - Università di Roma La Sapienza
Facoltà di Architettura Valle Giulia - Università di Roma La Sapienza
Dipartimento di Architettura e Urbanistica per l’Ingegneria - Università di Roma La Sapienza
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Roma e Provincia
Fondazione Adriano Olivetti
Cittadellarte Fondazione Pistoletto
Tavola rotonda lunedì 25 giugno 2007 0re 11
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
Inaugurazione martedì 26 giugno 2007 ore 17
Museo Hendrik Christian Andersen
Via Pasquale Stanislao Mancini 20 - ROMA
da martedì a domenica, 9.00 -19.30 (ingresso fino alle 19.00)