Fondo Verri
Lecce
via Santa Maria del Paradiso, 8a
0832 304522 FAX 0832 304522

Lo stupore degli occhi
dal 28/9/2001 al 12/10/2001

Segnalato da

Mauro Marino




 
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28/9/2001

Lo stupore degli occhi

Fondo Verri, Lecce

Per l'apertura dell'attività del Fondo Verri Libero Cantiere di Lecce, in mostra le opere di Lucio Conversano, un significativo quanto nascosto e schivo interprete delle inquietudini contemporanee, con una pittura che esprime una radicale tensione metaforica, di sollecitazione, nel suo impatto fantastico, al pensiero e all'abbandono contemplativo.


comunicato stampa

Lucio Conversano

Per l'apertura dell'attività del Fondo Verri Libero Cantiere di Lecce, in mostra le opere di Lucio Conversano, un significativo quanto nascosto e schivo interprete delle inquietudini contemporanee, con una pittura che esprime una radicale tensione metaforica, di sollecitazione, nel suo impatto fantastico, al pensiero e all'abbandono contemplativo.

C’è come un’incanto fantastico, in questa pittura, c’è un pesce che s’alza, da lui viene fuori una figura d’uomo, anche questa in un’ascensione, che è liberatoria, come di una fuga dall’inesorabilità del tempo, che macina corpi e visioni. C’è un cavaliere che porta un vessillo, e mostri e draghi, e forme d’urlo. C’è come un popolo dentro un carnevale di segni e di vuoti legati insieme in leggerezza, con un tratto che parla la lingua dell’ironia, come una sbornia liberatoria, che fa l’artista interprete sincero, in libertà, della sua ricerca.
Fonde pittura e poesia, tant’è forte la metafora che dalle figure viene fuori, per fare traccia di mito, di ricordo, di ossessione; la trattengono, l’amplificano, nella leggerezza che il colore sospende, ora tenue, acqueo, ora come un graffio, fa esplodere i rossi.
L’inesorabilità dell’urlo, della necessità contemporanea di un’arte diretta e comunicante, che porta stupore e domanda, che porta in se il riflesso della vita, Conversano la canta per l’allerta.
E’ pittore di razza, con le sue tensioni emozionali e creative, le sue figure, sempre tese, in movimento di passione; svelano l’artista, non sappiamo se ancora, come sosteneva Verri... è alla ricerca di una strada per arrivare alla fusione delle diverse forme d’arte, ad uno scambio rapido del segno - azione - gesto.
Noi concordiamo e concordiamo anche con il canguro allegro e smodato, come Verri lo definiva, ...nella sua continua lotta per inventare dal niente, per combattere chi da sempre pensa che la storia non si fa qua, che si fa altrove, che qui resta sempre intenso il profumo della fresia, del gelsomino e dei gerani sui balconi barocchi.
Da qui lo stupore. La predisposizione alla bellezza, a saperla cogliere, nelle cose, nella natura e negli atti degli uomini. Stupendo, affermava, quel Verri con la barba, coltivava la possibilità di poter continuamente nutrire la sua necessità, il suo desiderio, di stupore. Poter contemplare, poter dilatare l’opera e l’autore dentro il suo cammino testimoniale, dentro la costruzione e l’affermazione di quell’incanto creativo che la terra dei Tao dettava (e detta), col suo sibilo. Come la continuità di una visione capace di navigare, di fare il tempo occasione d’approdo, nell’incontro, nello scambio che crea, costruisce, è questo il suo vagare militante il suo essere costruttore alla ricerca di costruttori... per rinnovare, sempre rinnovare quel momento, che è movimento di creazione. Momento purissimo, raro, da catturare, da consumare, da tener sospeso, che tutto continua.
Tutto è per lo stupore, per la gioia dell’arte, per la gioia di chi nutre la vita e fa l’incontro occasione alla vita.
Mauro Marino

inaugurazione: sabato 29 settembre_ore 20.30

Fondo Verri libero Cantiere, Via santa maria del Paradiso 8a, Lecce, Info- telefax 0832.304522

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