Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Roma
lungotevere Castello, 50
06 6819111 FAX
WEB
Renato Carosone
dal 25/6/2007 al 1/9/2007
Martedi'-domenica 9-19

Segnalato da

Artirm.uffstampa




 
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25/6/2007

Renato Carosone

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, Roma

Una selezione di 60 dipinti racconta il percorso creativo del musicista-pittore, dagli esordi nei primi anni '60 alle opere della seconda meta' degli anni '90. Un "seconda" attivita', quella pittorica, portata avanti per 30 anni con la stessa dedizione con cui l'artista ha coltivato la sua passione per la musica.


comunicato stampa

Oltre la musica, la pittura

A cura di: Antonio Mercadante

Martedì 26 Giugno 2007 alle ore 19.00, si inaugura a Roma presso il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, la prima esposizione antologica dei dipinti di Renato Carosone. Il grande musicista napoletano (Napoli 1920 - Roma 2001), è stato infatti anche pittore. Con la serietà e la dedizione proprie al suo temperamento, per più di trenta anni ha coltivato per se stesso, con discrezione, questa seconda attività artistica.

Promossa dalla Soprintendenza Speciale al Polo Museale Romano e patrocinata dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma, la mostra è una produzione GHIGA IMMAGINA, una giovane e attivissima società animata da sole donne sotto la direzione di Federica de Blasi. Una selezione di 60 dipinti racconta l'intero percorso creativo di Renato Carosone pittore, dagli esordi nei primi anni '60 sino all'ultima struggente pittura della seconda metà dei '90, i cui esiti - sottoposti all'analisi del metodo storico artistico - si rivelano di pari livello con le intuizioni linguistiche e le realizzazioni migliori fra quelle dei pittori del secondo Novecento.

In seguito all'anteprima romana, l'esposizione sarà presentata per le prossime stagioni a Napoli, a Milano, a Bari, a Messina e in altre città italiane. Poi proseguirà il suo tour verso l'estero. Verrà così diffuso anche presso il grande pubblico un aspetto inedito di Renato Carosone artista. La mostra è curata da Antonio Mercadante, critico formato dalla scuola romana di contemporaneisti, alla cui militanza negli anni '80 si devono alcune fra le scoperte significative di pittori giovani oggi in primo piano. Lo studio delle opere in mostra ricostruisce anche le ragioni che hanno effettivamente impedito a Renato Carosone l'accesso a quel mondo “ufficiale” della critica d'arte di cui invece avrebbe desiderato l'attenzione ma che nel secondo novecento stravolgeva le sue regole e si organizzava in sistema chiuso ed elitario.

Ogni apparizione, ogni ricordo legato alla figura di Renato Carosone raccoglie un apprezzamento senza riserve da parte del pubblico e del mondo della comunicazione. Così è stato anche nelle sole tre precedenti occasioni in cui l'artista ha presentato la sua produzione pittorica: a Napoli, nella Casina Pompeiana, nel novembre 1993; a Salerno, presso la Show-room Publiarte, nell'aprile 1994; e a Roma, presso la Galleria Ca' d'Oro, nel giugno 2000. Uomini di spettacolo, come Renzo Arbore e Maurizio Costanzo, artisti illustri, come Renzo Vespignani, hanno espresso pubblicamente la propria ammirazione per Carosone pittore.

Hanno scritto della pittura di Renato Carosone:

Renzo Arbore
Come non notare che Renato Carosone nei suoi quadri esprime vigorosamente come vuole le sue grandi e innumerevoli esperienze, le sue vecchie e nuove frequentazioni (alcuni di questi volti sembrano quelli che amo e che ospito o invento nei miei programmi…), il suo passato di conoscitore dei personaggi che un tempo (ma anche oggi) bazzicavano i locali notturni (…) sempre però visti in maniera satirica? (…) La pittura di Renato Carosone è assolutamente musicale, ricca di cadenze, una suggestione peraltro dovuta a un autentico talento istintivo, che è estroso ma anche poetico (…) (dal catalogo della mostra alla Casina Pompeiana, Napoli 1993)

Maurizio Costanzo
Sono un antico estimatore di Renato Carosone. Ho trascorso alcuni anni della mia giovinezza ascoltando fino a consumarli i suoi 45 giri (…). L'attuale occasione non riguarda la carriera di musicista e d'interprete di Renato Carosone, bensì l'altro suo “io”, quello avvezzo a frequentare tavolozza e pennelli. I quaranta quadri di questa sua mostra sono in qualche modo parenti del Carosone musicista, sono anche loro attraversati da una vena di ironia sorridente e mai irridente. Renato Carosone non è un “pittore della domenica”. È sufficiente osservare con attenzione le sue opere, per non avere dubbi in proposito. Non gliel'ho domandato, ma sono convinto che per anni la sua naturale ritrosia ha tenuto a bada, vorrei dire agli arresti domiciliari, la seconda attività. Soltanto adesso ha deciso di uscire allo scoperto e di sottoporsi all'altrui giudizio. Complimenti. (dal catalogo della mostra alla Casina Pompeiana, Napoli 1993)

Renzo Vespignani
Non avevo sospettato in questi anni, che Renato dipingesse con una tensione delle forme niente affatto dilettantesca… (dal depliant della mostra alla Galleria Ca' d'oro, Roma 2000)

Il catalogo edito da Gangemi è curato da Francesca Bottari, e si avvale dei contributi di Claudio Strinati, Soprintendente al Polo Museale Romano, di Antonio Mercadante, e di Elisabetta Sandrelli per gli apparati.

Ufficio Stampa Ghiga Immagina:
Mariasole de Blasi
m.sole@ghigaimmagina.com

Ufficio Stampa Soprintendenza per il Polo Museale Romano:
Antonella Stancati con la collaborazione di Anna Valerio
artirm.uffstampa@arti.beniculturali.it

Inaugurazione: martedi' 26 giugno 2007 alle 19

Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo - Sale di Clemente VIII
Lungotevere Castello 50 - Roma
Orari: martedi'-domenica 9-19
Biglietti: 6 euro

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