La Temple Gallery - Temple University di Roma, diretta da Shara Wasserman, ospita una mostra antologica di Fabrizio Passarella. La mostra, intitolata "Worlds in a small room", comprende circa 20 opere fra le piu' significative dell'artista, che coprono il periodo dal 1981 ad oggi. Si tratta di opere pittoriche, perlopiu' di grande formato, di diverse tematiche e tecniche, emblematiche dei tanti cicli a cui l'artista ha lavorato in questi anni.
La Temple Gallery - Temple University di Roma, diretta da Shara Wasserman, ospita una mostra antologica di Fabrizio Passarella.
Nato nel 1953, l'artista ha studiato al Liceo Artistico e all'Accademia di
Belle Arti di Bologna. Ha iniziato ad esporre dal 1980 in numerose mostre
personali e collettive, in spazi pubblici e privati, sia in Italia che
all'estero, tra cui la Triennale di Milano, la Quadriennale di Roma, il
Musée des Augustines di Tolosa, la Flaxman Gallery di Londra, la galleria
Buades di Barcellona, la Galleria d'Arte Moderna di Trento, la GAM di
Bologna, il Ludwig Forum di Aachen, Castello di Rivara, il Castello di
Rivoli, il Centro Italiano di Cultura di Toronto e il Centro delle Arti di
Ankara ecc.
La mostra, intitolata "Worlds in a small room", comprende circa 20 opere
fra le più significative dell'artista, che coprono il periodo dal 1981 ad
oggi. Si tratta di opere pittoriche, perlopiù di grande formato, di diverse
tematiche e tecniche, emblematiche dei tanti cicli a cui l'artista ha
lavorato in questi anni. Si va dagli angeli dei primi anni '80, grandi
ritratti simbolici che risentono degli echi della Neue Sachlichkeit uniti a
suggestioni tecnologiche, alle ceramiche di Meißen, rappresentate come
epitome della fragile perfezione della bellezza e della cultura europea, a
quadri di ispirazione indiana e mediorientale, in cui si mescolano
suggestioni colte e popolari, in costruzioni che risentono della lunga
frequentazione dell'artista con le filosofie, la poesia e la mistica di
quelle culture. Analoghe fascinazioni sono riprese anche da grandi tele in
cui sono ritratti gli amori letterari occidentali dell'artista come
Marguerite Yourcenar e Jean Genet. La voluta assenza di un preciso criterio
cronologico sottolinea la particolare ricerca che Passarella compie da
sempre sulla commistione e la coesistenza di culture e temporalità diverse,
mediate dal tecnologico, sia esso fotografia, video o immagine elettronica.
Tale ricerca è iniziata molto prima dell'insorgere dei richiami etnici ora
di moda e della cosiddetta cultura globale. Per l'artista si tratta da
sempre di riportare nell'opera un'esperienza esistenziale, filosofica ed
estetica, maturata in prima persona con un costante nomadismo, non solo
concettuale ma attraverso un "viaggio" inteso in senso sia spirituale che
fisico. E' questo infatti il senso del titolo della mostra, mutuato da una
vecchio disco di musica elettronica, di riportare cioé, quasi con un
processo magico, mondi e suggestioni disparate e lontane dentro lo spazio
ridotto e finito del quadro e dei muri di una galleria.
Ad ulteriore supporto della mostra verranno esposti i quaderni di viaggio,
i progetti, gli scritti teorici e poetici che l'artista ha prodotto negli
anni, nonché un volume monografico, riccamente illustrato, appositamente
edito da EDISAI di Ferrara, con un testo introduttivo del Direttore della
Galleria d'Arte Moderna di Bologna, Peter Weiermair scritto per
l'occasione, e con un'antologia critica con scritti sull'artista di Dede
Auregli, Luca Beatrice, Arnaldo Romani Brizzi, Beatrice Buscaroli, Roberto
Daolio, Fiorenzo De Gasperi, Irene Kleinschmidt, Corrado Levi, Gianluca
Marziani e Gabriele Perretta.
Per informazioni : TEMPLE GALLERY-TEMPLE UNIVERSITY ROME - Lungotevere A.
da Brescia, 16 - 00196 Roma tel. 063202808
UFFICIO STAMPA: MAX&EVE'nt
Infoline 338 7435189