Fondazione Querini Stampalia
Venezia
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252
041 2711411 FAX 041 2711445
WEB
Memorie di Bisanzio
dal 1/10/2001 al 31/10/2001
041 2711441 FAX 041 2711445
WEB
Segnalato da

Anna Toscano




 
calendario eventi  :: 




1/10/2001

Memorie di Bisanzio

Fondazione Querini Stampalia, Venezia

L'ultimo viaggio. Le peregrinazioni di Manuele Paleologo imperatore bizantino (1350-1425). Nella corte coperta al piano terra della Fondazione Querini Stampalia l’architetto Nikitas Aliferis e il direttore artistico Prof. Athanasios Angelou hanno ricostruito, attraverso grandi foto ed estratti di testi bizantini, i viaggi e le riflessioni di Manuele Paleologo II.


comunicato stampa

All’interno degli eventi culturali Memorie di Bisanzio voluti dal Comune di Venezia, Memorie di Bisanzio, Università Ca’ Foscari di Venezia la Fondazione Querini Stampalia è lieta di ospitare nelle proprie sale la mostra di fotografie e testi ideata da Athanasios Angelou con fotografia e grafica di Nikitas Aliferis. In memoria di Ibrahim Turgut Sen.

Nella corte coperta al piano terra della Fondazione Querini Stampalia l’architetto Nikitas Aliferis e il direttore artistico Prof. Athanasios Angelou hanno ricostruito, attraverso grandi foto ed estratti di testi bizantini, i viaggi e le riflessioni di Manuele Paleologo II. I viaggi coprirono un ampio raggio, dall’oriente all’occidente, dall’Asia Minore attraverso Venezia fino a Londra, e da Budapest a Mystra nel Peloponneso. Lo scopo dell’esposizione è di mostrare al pubblico, attraverso estratti della letteratura di quel periodo l’anima dell’uomo bizantino. I curatori hanno scelto come soggetto Manuele Paleologo II, imperatore attivo, viaggiatore, pensatore, scrittore legato ad una cerchia di amici letterati.

I curatori della mostra sono riusciti a ricostruire le strade che il Paleologo percorse, creando fotografie corrispondenti ai pensieri e agli stati d’animo espressi negli scritti di Manuele e della sua cerchia.

Manuele fu l’ultimo imperatore bizantino a possedere una statura paragonabile a quella degli imperatori del passato come Giustiniano I, Basile I e Alessio I. Fu prigioniero nella torre di Anemas a Costantinopoli, periodo durante il quale maturò come scrittore e uomo di stato (1376-79); difese le mura di Salonicco contro i Turchi ottomani quando era governante della città (1383-87); soggiornò come persona non grata in una regione inospitale dell’isola di Lesbo (estate 1387); fu obbligato a seguire l’esercito Ottomano nella campagna attraverso l’Asia Minore (1391-92); partecipò alla conferenza dei principi a Serres sotto Bayezid nei Balcani rischiando la vita (1394); visse il primo assedio di Istanbul da parte degli ottomani (1394-1402) e il suo contraccolpo diplomatico quando venne in occidente nel tentativo di chiedere aiuto: fu a Venezia, Padova, Milano, Parigi, Canterbury, Londra (1399-1403), inaspettato fu il cambio di fortuna nel 1402 quando l’esercito ottomano subì una pesante sconfitta ad opera dei Mongoli nella battaglia di Ankara; tentò di consolidare l’autorità imperiale (spedizione a Thassos nel 1414) e la difesa del Peloponneso (ricostruzione delle mura nell’istmo di Corinto nel 1415).
La tragedia della sua vita, come ci viene tramandata dalle fonti, fu l’essere stato all’avanguardia nel governare e i suoi tentativi di risolvere il problema della sopravvivenza di Bisanzio non potevano conciliare con il declino irreversibile dell’impero.
Visse alla fine di un’epoca caratterizzata dalla debolezza militare, e allo stesso tempo dal fiorire di arte, musica, studi e letteratura.
All’interno di quel gruppo di imperatori bizantini che furono anche uomini di intelletto; Manuele è un caso unico perché fu anche scrittore ed è proprio grazie ai suoi scritti, nei quali paragona il mondo esterno, attraverso riflessioni e descrizioni, ai diversi stadi della sua vita che si può arrivare ad una approfondita conoscenza della sua persona.

Per preparare la mostra Athanasios Angelou e Nikitas Aliferis hanno viaggiato attraverso l’Europa e l’antica Asia Minore, per fotografare, spesso nella stesse stagioni del passaggio dell’imperatore, i luoghi dove Manuele disse di essere stato o dove si suppone fosse stato. Le fotografie ci mostrano quei luoghi come lui li avrebbe osservati e i testi ci descrivono le sue riflessioni.
Sorprendentemente, molto rimane dei posti, delle costruzioni e della natura che Manuele visitò; luoghi raggiungibili solo attraverso strade accidentate o addirittura assenti; palazzi restaurati o in disfacimento, ma che ancora dominano il paesaggio dalla loro posizione; la campagna, le piante fiorite e i corsi d’acqua e chissà forse i luoghi delle battaglie.
Riunendo parole ed immagini i curatori tentano non solo di dare un’impressione della filosofia con cui Manuele e la sua cerchia affrontavano le situazioni in una Bisanzio minacciata dai nemici, ma registra anche le riflessioni immediate e le esperienze del momento. Alcuni testi aforistici offrono pensieri che rimangono attuali fino ai giorni nostri e riflettono su sentimenti che sono universali, mentre altri, metaforici, ci introducono alla vita e alla spiritualità dell’epoca.

Il percorso espositivo alla Fondazione Querini Stampalia porterà il visitatore attraverso tre zone collegate tra di loro da parole e immagini che cercano di rispecchiare lo spirito dell’uomo bizantino. Nella parte inferiore lo spettatore potrà seguire nelle immagini fotografiche in sequenza la storia di un uomo e delle sue diverse esperienze. Nella parte superiore potrà conoscere attraverso la letteratura, le riflessioni e le espressioni del pensiero bizantino. Nella parte centrale alcuni estratti degli scritti di Manuele e della sua cerchia potranno essere visti non come uno specifico riferimento ad un luogo, ma espressione generale di attitudini e riflessioni filosofiche.

Nel presentare la mostra i curatori esprimono la loro gratitudine all’amico turco, Ibrahim Turgut Sen, recentemente scomparso, che contribuì alla mostra in corso d’opera.

Il Prof. Angelou e l’architetto Aliferis hanno collaborato alla fotografia, alla programmazione e all’allestimento della mostra, apportando il contributo personale.
Il Prof. Angelou insegna letteratura Bizantina all’Università di Ioannina e ha pubblicato, tra le altre cose, un’edizione del "Dialogo sul matrimonio con la madre imperatrice" di Manuele Paleologo, fornendone una traduzione inglese che ha aiutato a mantenere vivo il testo per gli studenti e i lettori in generale. L’architetto Aliferis ha studiato architettura alla School of the Architectual Association a Londra e ora lavora ad Atene.

Fondazione Querini Stampalia ONLUS
Inaugurazione martedì 2 ottobre ore 18

La mostra rimarrà aperta dal 3 ottobre fino al 31 ottobre 2001
Orari: 10-13/ 15-18, venerdì e sabato apertura serale fino alle 22. Chiuso il lunedì
Ingresso intero £ 12.000 ridotto £. 8.000. Gratuito domenica mattina per i residenti veneziani e mercoledì per gli utenti della biblioteca

Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Anna Toscano, Ufficio Stampa Fondazione Querini Stampalia

biblioteca museo e attività culturali
Castello 5252 30122 Venezia
Tel. 0412711411 fax 0412711445
biblioteca: e-mail:querini@provincia.venezia.it
museo: e-mail:querini.stampalia@provincia.venezia.it

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