Sesto evento del programma espositivo "Vetrophanie - Manifestazioni d'artista". Opere grafiche che hanno per soggetto i ritratti di alcune persone che hanno segnato il percorso professionale e intimo dell'artista.
Mostra personale
sesto evento del programma espositivo “Vetrophanie-Manifestazioni d’artista”. con l’artista Nedda Bonini, presidente dell’associazione stessa.
In questa esposizione l’artista presenterà opere concepite nella concentrazione degli ultimi giorni precedenti all’evento, sull’onda dell’entusiasmo per essere stata scelta come rappresentante della grafica sperimentale contemporanea ad un simposio che si terrà a Vienna nel prossimo mese di settembre. I soggetti - ritratti di alcune persone che hanno segnato il percorso professionale e intimo nella vita dell’artista - saranno realizzati con una tecnica assolutamente personale. Le opere grafiche verranno offerte in dono ai protagonisti, come gesto di riconoscenza e testimonianza.
L’idea originaria risale al 2003 in occasione di una mostra proposta da Maurizio Bonora da Zuni sul tema dell’autoritratto, che ha visto tra l’altro la pubblicazione dell’ultimo numero di Numerozero.
Questo, in sintesi, il pensiero dell’autrice: << Nel 2003 iniziai a lavorare con i tessuti e le pelli, per la mia continua smania di cercare nuovi stimoli anche attraverso nuovi materiali, e poi perché desideravo dare forma e vita ad una riserva di ritagli rimasti dentro numerosi scatoloni, risalenti al periodo in cui facevo costumi teatrali, campioni d’abbigliamento e accessori in pelle a collages. Cominciai così a cucire immagini fotografiche e stampe su acetato, dentro forme irregolari che ricordano “i fossili” dei miei libri d’artista, errando nel mio passato…
Fui poi invitata a partecipare ad una mostra sull’autoritratto… e in quell’occasione ricordai che nel 1974 avevo disegnato il mio volto su un foglio di carta da lucido e poi cucito con la Necchi su un altro lucido su cui avevo praticato delle bruciature. Era l’unico mio autoritratto (che non ho più) precedente a quello attuale.
Non ho mai lavorato con convinzione sul tema del ritratto, in quanto ogni metodo di lavoro mi è sempre apparso troppo statico per rappresentare l’imprevedibilità del volto sollecitato dalle emozioni… e non amo lavorare con il video (forse il mezzo più adatto per questo). Però amo sperimentare con la grafica e la stampa.
Così, ricordando quell’autoritratto degli anni ‘70, scelsi dai miei cassetti una foto e tratteggiando i segni più caratterizzanti ne ricavai un lucido. Iniziai a cucire i tratti con la vecchia Necchi su acetato, utilizzando diversi fili di cotone più o meno spessi. Mentre cucivo non avevo ancora un’idea precisa di dove sarei “andata a parare”, però mi piaceva come, mano a mano, attraverso il filo si definisse sempre più il volto, aumentando al tempo stesso il processo di astrazione. Sulle prime tagliai i fili in eccesso sul retro del foglio, come si fa nei vestiti, ma smisi subito perché, in realtà, quei fili in movimento davano maggiore dinamicità all’immagine. Al termine del lavoro realizzai che quell’acetato poteva diventare la matrice per un numero indefinito di stampe, diverse l’una dall’altra… così ne feci un’eliografia.
Ora sto lavorando ad una serie di ritratti con questa tecnica. Tutto sarà pronto nei prossimi giorni… nel frattempo ho potuto riscontrare difficoltà nel trovare una macchina eliocopiatrice, essendo l’eliografia un processo di stampa che, con l’avvento dei nuovi mezzi (stampante laser, ecc), sta lentamente andando in disuso. Per il mio lavoro però non può essere utilizzato altro sistema se non quello, perché è l’unico che permette ai fili di muoversi durante il passaggio in stampa, consentendomi perciò di creare sempre “copie uniche”! >>
Le esibizioni di Vetrophanie, al di fuori dell’orario di apertura, sono sempre totalmente visibili dalle due vetrine della sede dell’associazione (da cui il titolo) e dunque non viene richiesto alcun impegno d’entrata. Ci si può fermare davanti alle vetrine e da lì osservare tutto ciò che ci sarà da osservare. Se poi si sente l’esigenza di approfondire nulla vieta di entrare nella sede dell’associazione e lì chiedere chiarimenti di qualsiasi tipo. E’ un tentativo di rendere l’arte più fruibile, accorciando le distanze che troppo spesso separano l’artista dal resto delle persone. Un’arte in vetrina che non vuole prescindere da quegli aspetti commerciali con cui tutti gli artisti, ogni giorno, devono comunque misurarsi. Vetrina in sostituzione della galleria. Vetrina da inserire nel percorso quotidiano del cittadino.
Il progetto generale e l’immagine grafica di VETROPHANIE sono di Nedda Bonini in collaborazione con Silvia Casotti direttrice della casa editrice Nuovecarte e vicepresidente dell’associazione, i testi a cura di Dario Mazzoni, collabora agli eventi Giulia Bonora.
Nedda Bonini
Nata a Bondeno (Ferrara) il 22 -12 -1960. Nel 1985 consegue il Diploma di Licenza in Pittura all’ Accademia di Belle Arti di Bologna col Professor Concetto Pozzati, seguendo i corsi di Incisione del Professor Luciano De Vita. Fin dagli inizi della sua attività artistica alterna la propria creatività nei campi della pittura, della grafica pubblicitaria, dell’incisione e collabora saltuariamente alla realizzazione di decorazioni d’ambiente, scenografie e costumi di spettacoli teatrali. Viene scelta dalle commissioni di artivisive del Circuito GAI a partecipare a numerose esposizioni di rilievo. Alcuni suoi progetti di grafica pubblicitaria sono stati pubblicati in volumi dalle case editrici specializzate P.I.E. Books (Giappone) e Interecho Press (Belgio).
Dopo l’esperienza di collaborazione con le agenzie di pubblicità: Coop Studio e Congress Service di Ferrara, Studio D’Elia di Bologna, nel 1985 ha aperto lo studio di design grafico Arte e comunicazione a Ferrara, occupandosi in particolare dell’ immagine di iniziative culturali promosse da enti pubblici.
Nel 1995, insieme al copywriter Silvia Casotti, decide di trasformare lo studio in agenzia di pubblicità e casa editrice con il nome Comunicarte prima e Nuove Carte poi, in cui Casotti si assume la titolarità mentre Bonini si occupa della direzione artistica. Ha insegnato discipline pittoriche all’ Istituto d’Arte di Ferrara per nove anni e dal 1995 è docente di Tecniche dell’Incisione all’ Accademia di Belle Arti, prima a Catania, poi a Macerata ed attualmente a Venezia, dove dal 2004 tiene anche i corsi di Grafica editoriale.
Dal 1996 contribuisce alle attività del Laboratorio M. Leoni - D. Whitman di Bologna realizzando incisioni e libri d’artista, partecipando e collaborando all’organizzazione di eventi espositivi. Negli ultimi anni la sua ricerca si è orientata maggiormente alla sperimentazione della multimedialità dell’incisione proponendola sotto forme installative, dando la priorità ai valori contenutistici, concettuali e comunicativi, fondendo le varie discipline artistiche, senza preclusioni dal punto di vista tecnico.
Ha partecipato ha numerose rassegne internazionali di libri d’artista e in diverse edizioni: “Libri mai mai visti” organizzate dall’Ass. Cult. V.A.C.A. di Russi (RA); “La bibliothèque imaginaire de Rabelais” a La Derviniere, Chinon (Francia); “Passaparola”, Alfabeti”, “Errare”, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Ass. Cult. La Tana, Spazio dal 1999; “4° Biennale Libro d’Artista Città di Cassino”, Biblioteca Comunale P. Malatesta, Cassino. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche internazionali.
Nello specifico della stampa d’arte ha avuto segnalazioni e riconoscimenti ai concorsi: “Premio di incisione Giorgio Morandi” di Bologna nel 1985; alla prima “Biennale nazionale dell’incisione” di Acqui Terme-Ovada (AL); alla mostra “Perinciso” di Cavezzo (MO) nel 1993; al “Premio nazionale Fabio Bertoni” di Fermignano (PU) nel 1994; “Seconda Triennale di grafica città di Brescia”, Palazzo Bonoris nel 2001.
È stata scelta come rappresentante per la grafica alla mostra “Young Italian Artists”, che si è svolta a Kuala Lumpur, Singapore, Bangkok, curata dall’Istituto Italiano di Cultura.
Ha esposto inoltre a Venezia, Foggia, Bagheria, Mosca, Torino, Bristol, Lincoln. E’ inserita nel volume “Figure del Novecento 2, oltre l’Accademia”- Bologna. Mostre personali: Palazzo Ducale di Mantova nel 1992; Galleria Il Vicolo di Bondeno (FE) e Sala Comunale di S. Pietro in Casale (BO) nel 1997; Fabio Paris Art Gallery di Brescia e alla Rocca di Stellata di Bondeno (FE) nel 2000; Teatro di Casalecchio di Reno (BO) nel 2001; Casa di Ludovico Ariosto a Ferrara nel 2003; Galleria Palestro Arte di Ferrara nel 2006.
Inaugurazione ore 18
Associazione St.Art. 47
via Cittadella, 47 - Ferrara
Ingresso libero