Due Figure. La mostra e' incentrata sulle sue ultime composizioni in terra cotta policroma. Un fare arte che Alberto Veca nel catalogo sottolinea come risultato della tecnica esecutiva di sovrapposizioni progressive di creta ridotte a fili proprio una "esperienza" che appartiene alla scienza e non all'intuizione.
Due Figure
A cura di Alberto Veca
Martedì 25 Settembre alle ore 18,00 alla Galleria Schubert (via Fontana 11, 20122 Milano) si inaugura la prima mostra personale milanese dell’artista coreana Yang Seel Lee.
Presentata e curata da Alberto Veca, accompagnata da un catalogo delle edizioni della Galleria, la mostra è incentrata sulle ultime composizioni in terra cotta policroma.
Yang Seel Lee dopo una laurea in scultura e un master in disegno di ambienti presso l’Università di Seoul si trasferisce in Italia per perfezionarsi e, sotto la guida di Pericle Fazzini si diploma all’Accademia di Roma, specializzandosi ulteriormente diplomandosi anche alla Scuola d’Arte della Medaglia della Zecca dello Stato.
Per oltre vent’anni, forte della sua solida formazione, si è occupata di disegno industriale come libera professionista nel campo della progettazione di tessuti e accessori per la moda.
Con questi illustri bagagli accademici Yang Seel ha portato avanti negli anni la sua ricerca, dividendosi tra il suo studio di Milano e quello di Seoul.
Una nuova fase della propria ricerca emerge oggi con questa mostra dove con due dozzine di sculture in terra cotta ci offre una completa documentazione sul suo lavoro.
La terra cotta materiale povero in natura ma ricco in lavoro è quanto di più vicino ci sia alla creatività dell’artista che con una tecnica immediata, nel senso che al contrario del più nobile bronzo non richiede la mediazione tecnica di altri operatori che non siano la sola mano dell’artista.
Finalmente, anche il pubblico milanese potrà conoscere la sua arte connotata da un sincretismo culturale tipico degli artisti internazionali, pregni della cultura delle loro radici e rafforzata da un profondo studio della nostra. Un fare arte che Alberto Veca nel catalogo sottolinea sia il risultato della tecnica esecutiva di sovrapposizioni progressive di creta ridotte a fili sia proprio una “esperienza” di un fare che appartiene alla scienza e non all’intuizione o all’istintività.
La Galleria Schubert, non nuova a proposte di artisti orientali, si colloca in un centro virtuale di scambi culturali e luogo di riproduzione dell’arte.
Inaugurazione Mercoledì 25 luglio ore 18
Galleria Schubert
via Fontana 11 Milano
Da lunedì a venerdì 11-19 continuato