Pinacoteca Civica e Museo Civico Archeologico
Camerino (MC)
piazza dei Costanti (Complesso S. Domenico)
0737 402310, 0737 402309
WEB
Archeologia urbana a Camerino
dal 2/8/2007 al 3/11/2007
martedi' - domenica 10-13 e 16-19, chiuso lunedi' non festivi
0737 402310 FAX 0737 402311
WEB
Segnalato da

Comune di Camerino



 
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2/8/2007

Archeologia urbana a Camerino

Pinacoteca Civica e Museo Civico Archeologico, Camerino (MC)

Duemila anni di frequentazione del 'Pino Argentato'. Nella Sala Crivelli le strutture architettoniche e i materiali ceramici, dal V sec. a.C. al XVIII d. C., scoperti durante i lavori di restauro della ex sede dell'Istituto magistrale, della Scuola materna l'Aquilone e dell'annesso giardino comunemente noto come Pino Argentato.


comunicato stampa

Duemila anni di frequentazione del 'Pino Argentato'

La sala Carlo Crivelli del complesso monumentale del Convento San Domenico ospiterà la mostra ‘Archeologia urbana a Camerino (secoli V a.C.-XVI d.C.) Duemila anni di frequentazione del ‘Pino Argentato’ organizzata da Comune, Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Marche, Pinacoteca e Museo civici - Polo Museale d’Ateneo.

Una nuova stagione di scoperte archeologiche si era inaugurata già con il rinvenimento - durante i lavori di ripristino di Palazzo Bongiovanni - di importanti reperti; ma non è stato un caso isolato come testimonia la più recente - e non ultima - scoperta di strutture architettoniche e materiali ceramici, i più antichi dei quali risalenti al V sec. a.C., durante i lavori di restauro della ex sede dell’Istituto magistrale, della Scuola materna l’Aquilone e dell’annesso cortile - giardino comunemente noto come Pino Argentato.

L’Amministrazione comunale coglie così l’occasione dei lavori di consolidamento post-sisma per intraprendere un percorso diretto al recupero e alla valorizzazione della propria storia attraverso il restauro e la musealizzazione di importanti testimonianze del passato più antico.

I reperti archeologici oggetto dell’esposizione sono rappresentati da materiale ceramico estremamente eterogeneo per cronologia (dal V sec. a.C. al XVIII d. C.) in grado di modificare ed estendere le conoscenze legate alla storia insediativa e culturale della città di Camerino.

In questa iniziativa il Comune ha accanto costantemente la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Marche. Non si è tratta solo di una presenza di “legge”, ma di un supporto fattivo e concreto, nello spirito di sinergia prevista dalla più recente legislazione in materia di beni culturali; la realizzazione di questa esposizione rivela una volta di più, se mai ce ne fosse bisogno, che Enti locali e Soprintendenza non solo possono, ma debbono lavorare insieme per trasformare il bene culturale “da inutile fardello” in opportunità di crescita culturale per l’intera collettività.

La mostra sarà l’occasione per esporre, dopo accurato restauro e attento studio, una selezione ragionata dei materiali ceramici tenendo conto sia della cronologia che delle produzioni attestate così da costruire un percorso espositivo che ne spieghi la presenza e il valore intrinseco.

I duemila anni di storia illustrati dai reperti attestano, dunque, come il luogo godesse di un livello elevato di civiltà già in antico. Sopratutto è sembrato suggestivo scoprire una frequentazione tanto antica di un luogo, il Pino Argentato appunto, che anche in anni recenti è stato ritrovo caro ai camerinesi che amavano frequentarlo durante i mesi estivi quando, chiusa la Scuola materna, il giardino si apriva a residenti e villeggianti.

Sala Crivelli
Complesso monumentale del Convento San Domenico
Piazza dei Costanti 62032 Camerino
Aperto dal martedì alla domenica 10-13 e 16-19; chiuso il lunedì non festivo
Entrata: intero € 3,10 – ridotto € 2,10 per i musei civici e la sede espositiva

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