Vetrophanie - Manifestazioni d'artista. Istallazione. Lo scopo di questo lavoro e' quello di creare una specie di trompe l'oeil, di ambiguita' visiva tra l'immagine del riflesso e il riflesso stesso, in un gioco di scambio.
Vetrophanie - Manifestazioni d'artista
Antonella Antonioni presenta in questa sua prima personale, lo sviluppo e l’evoluzione di una ricerca iniziata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 1999 in occasione di una manifestazione che si svolge annualmente negli spazi della Stazione di Bologna – dal titolo “Accademia in Stazione”- per commemorare le vittime della strage del 2 agosto 1980.La manifestazione è nata dalla collaborazione tra l’ Accademia di Belle Arti di Bologna e le Ferrovie dello Stato.
L’idea di partenza di Antonella Antonioni è cercare di fissare il riflesso dei passanti nelle vetrine: un’immagine sfuocata, sfuggente, rapida, senza dettagli cromatici, come se nel gioco delle trasparenze venisse riportata l’impressione retinica e la traccia labile dell’ occhiata distratta. Nella prima edizione le sagome, ridotte ai minimi segni con la fotocopiatrice e riprodotte su pellicola adesiva erano inserite nella parte superiore vetrata delle porte vetrine di una profumeria chiusa di cui era rimasta solo l’insegna.
Nell’allestimento attuale, le sagome sono state ripensate e riadattate alle vetrine di Start 47. Il titolo è RIFLESSI.
Lo scopo di questo lavoro è quello di creare una specie di trompe l’oeil, di ambiguità visiva tra l’immagine del riflesso e il riflesso stesso, in un gioco di scambio. Si potrebbe pensare inizialmente a una somiglianza con l’opera di M. Pistoletto ma la differenza è nel non cercare l’identificazione dello spettatore nella figura riflessa ma creare una distorsione percettiva. Il tema dei “Riflessi” è perfettamente in sintonia con il contesto di Vetrophanie per questo è stato scelto tra gli altri dall’ artista insieme a Nedda Bonini.
L’uso dei materiali industriali quali il plexiglass e la stampa digitale su PVC, l’elaborazione grafica delle textures e del retino sono i mezzi espressivi dati dalla formazione grafico pubblicitaria dell’ artista e connotano l’opera come prodotto in serie , come citazione della vetrina di un punto vendita dove si specchia una parte di mondo, non come espressione di un virtuosismo manuale.
Le esibizioni di Vetrophanie, al di fuori dell'orario di apertura saranno sempre totalmente visibili dalle due vetrine della sede dell'associazione (da cui il titolo) e dunque non viene richiesto alcun impegno d'entrata. Ci si potrà fermare davanti alle vetrine e da li' osservare tutto cio' che ci sarà da osservare. Se poi si sentirà l'esigenza di approfondire nulla vieta di entrare nella sede dell'associazione e li' chiedere chiarimenti di qualsiasi tipo. E' un tentativo di rendere l'arte piu' fruibile, accorciando le distanze che troppo spesso separano l'artista dal resto delle persone. Un'arte in vetrina che non vuole prescindere da quegli aspetti commerciali con cui tutti gli artisti, ogni giorno, devono comunque misurarsi.
Vetrina in sostituzione della galleria. Vetrina da inserire nel percorso quotidiano del cittadino.
Il progetto generale e l'immagine grafica di Vetrophanie sono dell'artista e designer Nedda Bonini in collaborazione con Silvia Casotti direttrice della casa editrice Nuovecarte, i testi a cura di Dario Mazzoni, collabora agli eventi Giulia Bonora. Seguiranno le mostre personali di: Daniela Carletti, Lucia Bonazzi, Paolo Volta, Fabbriano, Adriana Mastellari, Gianni Cestari.
Antonella Antonioni, dopo una formazione di grafico pubblicitario e una laurea Dams in disegno industriale, ha lavorato nel settore video occupandosi di animazione tradizionale e digitale, si è dilettata nel disegno satirico partecipando a Ferrara alla Biennale dell’Umorismo “le donne ridono” VI Edizione, 1995 ''Donne, denaro e debiti''. Si è diplomata nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Bologna in pittura,ha insegnato a Ferrara e ora insegna grafica in un Istituto Professionale a Bologna. Vive e lavora a Bologna.
Inaugurazione ore 18
St.Art.47
via Cittadella, 45 - Ferrara
Ingresso libero